dismissione lenta paroxetina

Buongiorno, d'accordo con il mio psichiatra ho cominciato mesi fa lo scalaggio della mia dose di paroxetina presa in media sempre sui 20 mg ad eccetto qualche periodo che arrivai a 30. La diagnosi Iniziale é stata di doc senza compulsioni ed attachi di panico, sono trascorsi circa 10 anni con questa cura. Ho ricevuto in questi tempo enormi giovamenti. Ogni buon periodo lungo che si protraeva nel tempo, giuntamente con il medico psichiatra e qualche volta avventatamente anche da solo da solo, pensavo di poter cominciare a scalare fino a toglierla. Sempre senza successo o per un motivo o per un altro sempre dovevo ritornare alla dose di 20 mg per stare bene. L´untimo "tentativo" fatto é stato con paroxetina fatta in preparazioni galeniche fatte i una farmacia di fiducia, proprio per tentare diminuire piú lentamente. da 20 mg sono passato a 15 per 6 mesi e stavo benissimo, poi a 12,5 x 2 mesi dopo 10 x 2 mesi poi a 7,5. da qui il problema verso il 15 gg a 7,5 sono iniziati i problemi, per prima cosa crisi di panico che ho saputo controllare grazie a mia moglie psicologa che guidato e focalizzato nella respirazione. Sono tornato dal medico psichiatra che non é purtroppo lo stesso che mi seguiva. dice che sono sintomi da sospensione o di scalaggio troppo rapido. Tornare alla Paroxetina 20 mg. e per i primi giorni diminuire ansia alprazolam 3 x 0,25 a scalare dopo la prima settimana.
Lo scalaggio non é stato abbastanza lento?
Il tempo di latenza della paroxetina per di nuovo tornare a fare effetto é sempre circa un mese o tenendo conto che praticamente non ero a zero ma prendevo 7,5 mg magari é piu´corto?
Questi dolori muscolari veramente possono essere parte di un quadro di sospensione?

Ringrazio anticipatamente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

In questo tipo di percorsi si perde il senso di come funzionano le terapie e le malattie. Se uno riduce la cura nel corso di mesi e mesi, con un andamento così graduale, e poi dopo un po' sta male, non c'entra nulla la sospensione. C'entra il fatto che togliendo una cura, dopo un po' i sintomi possono tornare perché la malattia riprende.
Non è questione di lentezza ancora maggiore nella riduzione, ma nel fatto che come risultato della cura che non c'è più alla dose normale, i sintomi possono tornare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Dottore, grazie mille per la sua solerte risposta. Diciamo che in fondo anche se fa male ammetterlo immaginavo una cosa del genere. Prendo la paroxetina da poco prima dei 40 anni e adesso ne ho compiuti 50. Si immagini, che come altri forse, siamo assaliti a volte dalla frustrazione di dover dipendere forse a vita da una molecola. Da quí i vari tentativi di dismissione. poi, soprattutto se non fose che alla dose di 20 mg quella in cui sto bene, purtroppo ho sempre avuto problemi nella sfera sessuale. Il medico mi disse che potevamo tentare introducendo escitolopram e pian piano togliendo la paroxetina per vedere se questo problema sessuale riceveva giovamento. Sinceramente ho paura a cambiare perché mi ricordo che quando presi per la prima volta la paroxetina, passai al´inizio un paio di settimane di inferno che solo la disperazione di come stavo in quel momento mi fece accettare.

Grazie di nuovo.