L'ansia non mi ha impedito di realizzare gli obiettivi

Buongiorno, soffro d'ansia da prestazione e sociale fin da piccola. Il modo per superarla è stata l'appoggio e l'aiuto dei miei famigliari che mi aiutavano a studiare e ad affrontarla. L'ansia era legata alle prestazioni scolastiche , in particolare se dovevo studiare una poesia o qualcosa che avesse dei tempi precisi mi disperavo, sperimentando angoscia. Ogni problema che preveda una prestazione anziché attivare strategie di risoluzione mi angoscia. Ho studiato all'università accompagnando lo studio all'ansia continua ma poi nonostante il terrore degli esami riuscivo a darli . Ho iniziato a soffrire di depressione dopo la laurea, dormivo incessantemente, ero sempre stanca. Al tempo non lavoravo e quindi cedetti a questo bisogno continuo di sonno. L'anno successivo mi sono ripresa ed ho iniziato un percorso di studio per la specializzazione degli insegnanti, ho seguito con interesse e tenuto il ritmo . L'ansia non mi ha impedito di realizzare gli obiettivi. Ho conosciuto persone molto stimolanti con le quali ho stretto amicizia. Al secondo anno è improvvisamente mancato mio marito e mi sono ritrovata con una figlia tredicenne molto sofferente e problematica. Ho concluso la specializzazione ed iniziato a lavorare per poche ore, tre a settimana in una scuola privata. Preparare le lezioni era molto faticoso ed ero bloccata. Da questo blocco non mi sono mai ripresa ed ho sempre affrontato le classi con estrema paura di sbagliare. Nello stesso anno ho iniziato un percorso farmacologico da una neurologa , la quale mi infondeva fiducia. Trattata con antidepressivi e benzodiazepine ho sviluppato in estate ipomania. Sospesi i farmaci e tornai dalla neurologa in fase ipomaniacale ma non diagnostico' il bipolarismo. Negli anni il mio lavoro è stato sempre devastante a periodi, mi accompagnava una immane fatica e tensione. In seguito a delle depressioni molto profonde mi è stato somministrato il depakin che non ho più smesso insieme all'efexor 150 mg. QUANDO LA SITUAZIONE DIVENTAVA INSOSTENIBILE MI PRESCRIVEVA ANCHE IL SULAMID. Dopo dodici anni ho deciso di cambiare terapeuta. Con il nuovo terapeuta , visto 5 volte, stavamo provando il wellbutrin e poi il brintellix, a causa dei miei problemi di concentrazione. Eliminando il wellbutrin per inserire il brintellix. L'associazione mi ha creato ancora più ansia e da due gg li ho sospesi perché ero al limite dell'attacco di panico. Lo stimolo fobico è il lavoro, appena mi stresso entro in depressione profonda con angoscia. Non riesco a studiare e ho terrore di tornare a scuola. QUANDO mi viene il pensiero, praticamente continuamente , il cuore accelera i battiti. Penso di chiedere l'inidoneità alla funzione, ed.
anche questo mi fa paura nello stato in cui sono. Ho investito tante energie per arrivare qui ed ora ho azzerato tutto. Mi sembra di non avere alcuna scelta, di fronte al minimo problema mi inceppo. Ora sono in malattia e afflitta da senso di colpa, inadeguata alla vita. Mi