Nella mia relazione il sesso latita

Buongiorno Dottori, ho 45 anni ed ho una relazione che dura da oltre vent'anni. La nostra sessualità a parte il primo periodo è sempre stata altalenante nel senso che ci sono stati dei periodi di quasi astinenza che ho vissuto con sofferenza. Lui non ha avuto relazioni con altre, ne sono sicura e non mi sono mai spiegata il motivo del problema. Io non gliel'ho mai chiesto però gli ho manifestato molte volte il mio scontento. A me sembra, ma non ne sono sicura, che qualche problema sia sorto dopo che durante i rapporti sessuali, nella foga, mi sia lasciata andare nel manifestare il desiderio di fare sesso con due uomini contemporaneamente. Comunque sta di fatto che ultimamente di sesso non ne facciamo e io sono stufa, gliel'ho detto più volte, sono stata chiara e gli ho chiesto se quel coso gli serve solo per pisciare e l'ho avvertito che se le cose stanno così dovrò provvedere a soddisfarmi altrimenti. Non è servito a niente. Non è cambiato nulla. Non so più cosa fare, mi potete dare qualche consiglio? Grazie infinite.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

le ragioni che possono spegnere il desiderio sessuale sono moltissime, anche di tipo relazionale, ma spesso legate a disfunzioni sessuali che generano disagio e sensazioni sgradevoli. Se ad esempio un uomo sperimenta una situazione di defaillance, non sarà molto propenso a rifare l'amore, perchè spesso teme un ulteriore insuccesso.

Capisco il Suo punto di vista, ma in situazioni del genere è preferibile affidarsi al professionista direttamente. Se Suo marito non vorrà essere presente all'inizio, può cominciare Lei e poi coinvolgerlo nel trattamento.

Ma i modi diretti e bruschi non sempre sono i migliori....

Cordialmente,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

leggendo il Suo consulto, nonchè la risposta data dalla dr. Pileci che condivido ampiamente,
mi è tornato alla mente un consulto a cui ho risposto solo qualche giorno fa
scritto da mano - e mente - maschile,
e che riflette assai bene le problematiche che anche Lei si trova ad affrontare
(fatti tutti i "distinguo" del caso, dato che non ci sono due situazioni identiche!).
Veda se Le interessa ed eventualmente ci faccia pervenire le Sue riflessioni:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/601881-la-nostra-sessualita-alcune-domande-ed-una-valutazione.html

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte.
Cordiali saluti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Le nostre risposte hanno suscitato anche qualche Sua riflessione?




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dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Beh..sì, soprattutto il fatto che se il suggerimento (dr.ssa Pileci) è quello di rivolgersi ad uno specialista vuol dire che il problema è stato classificato come "serio" e non affrontabile con qualche buon consiglio. Quanto alle letture da Lei proposte mi pare trattino un argomento che io avevo solo sfiorato e citato come ipotesi, ma non lo riconosco come centrale. Non ci siamo mai confrontati a freddo in proposito anche perché queste mie esternazioni sono state a dir poco sporadiche. Il problema ce l'ha lui
ed è lui che lo deve risolvere. Gli dirò di rivolgersi ad uno specialista.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

per evitare fraintendimento con Suo marito, è opportuno a mio avviso essere un po' più morbide e non dire che è lui a doversi rivolgere ad uno specialista, meglio farlo insieme! ;-)

Anche perchè, se ci pensiamo bene, le problematiche sessuali sono di solito problematiche della coppia.

Il fatto che abbia suggerito una consulenza diretta NON significa che il problema sia grave o serio, ma che è opportuno risolvere ciò che vi fa soffrire e che comunque non ha senso trascinarsi dietro.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Signora,
Il desiderio sessuale è veramente difficile da analizzare e da diagnosticare.

Il calo del desiderio sessuale, detto più precisamente desiderio sessuale ipo attivo, necessita di più di una diagnosi.

Si analizza il partner, con una diagnosi andrò sessuologica - ed esami ematochimici, soprattutto gli ormoni sessuali: testosterone e prilattina - la compagna, e le dinamiche di coppia.

Si analizza inoltre, la qualità della vita sessuale, e se la qualità correla con la mancanza di quantità.

Le allego del materiale, ma Nel mio sito personale r nel mio canale you tube troverà molto altro


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6137-che-fine-ha-fatto-il-desiderio-sessuale-desiderare-il-desiderio.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it