Angioma cavernoso

Buongiorno,
Sono una ragazza di 35 operata nel 2008 in quanto mi è stato asportato un angioma cavernoso (circa 5 cm lato destro) a seguito di sanguinamento e perdita della sensibilità.
Dato che vivo in ansia perenne volevo cortesemente chiederle se con l’asportazione totale del cavernoma il problema è risolto o possono insorgere altre problematiche.
Le chiedo questo in quanto spesso avverto in testa dal lato dell’intervento fitte (tipo scosse e bruciore).
In alcuni momenti ho maggiore differenza di sensibilità del corpo dal lato sinistro rispetto al destro.
A volte Dolore agli occhi e tempia anche se per pochi istanti.
Ho avuto anche episodi per lungo periodo di giramenti di testa e stabilità precaria ma facendo i raggi al tratto cervicale è risultato quanto segue “accenno a cifosizzazione;iniziali alterazioni spondilosiche;riduzione d’ampiezza dello spazio intersomatico c4c5-c6c7”.
Sono tutti esiti dell’intervento con i quali devo convivere?se è stato asportato l’angioma posso ritenere qualsiasi sintomo non legato alla testa?
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Buonasera.

Se l'angioma è stato tolto i suoi sintomi non dipendono dall'angioma perché non c'è più e non ricresce.
Molti dei suoi sintomi possono essere dovuti alla craniotomia eseguita e possono migliorare con massaggi ed esercizi di fisioterapia.
Valuti col suo medico se eseguire un elettroencefalogramma per i disturbi della sensibilità, se non già indagati.
Un saluto

Dr. Andrea Seghedoni,
neurochirurgo
www.andreaseghedoni.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore.,
Da qualche giorno avverto anche un fastidio alla tempia destra.
Ho delle fitte con fastidio che si irradia all’occhio,ma soprattutto mi fa male se la tocco e premo leggermente.inoltre continuano le vertigini e le nausee.
Possono dipendere sempre dalla craniotomia?
Lo so che se l’angioma è stato asportato non può ricrescere ma possono insorgere problemi di altra natura dovuti all’intervento?
La ringrazio!
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Se i dolori che riferisce adesso sono gli stessi per il quale le ho dato la risposta di prima, forse allora possono difendere dalla craniotomia e migliorare con un po di massaggi eseguiti da un fisioterapista. Si può anche andare a fare una visita presso il più vicino centro di terapia del dolore, per valutare una indicazione a delle infiltrazioni per la nevralgia.
Vertigini e nausea possono invece avere tante cause scatenanti, spesso non di grave entità (potrebbe essere la conseguenza di un po di cervicalgia, come tante altre cose)
Glielo ripeto, l'angioma non ricresce. Non c'è caso al mondo di un angioma ricresciuto. era li quando lei è nata come una macchia caffellatte sulla pelle. Adesso è stato rimosso e non ricresce, ma perché non è un tumore.

Stia tranquilla e sorrida della vita. I disturbi al volto troveranno un miglioramento con un trattamento e l'angioma è stato tolto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
I fastidi che avverto allo stato attuale sono fitte alla tempia con fastidio che si irradia all’occhio,ma soprattutto mi fa male se la tocco e premo leggermente.
Inoltre da un paio di giorni avverto in bocca un sapore di sapone.
Tutti questi fastidi messi insieme da cosa possono dipendere?soprattutto il dolore all’occhio e alla tempia.
Non so se sia l’ansia ma sono sempre poco concentrata e non ricordo le cose.
È normale?
Un’ultima domanda...sono consapevole che l’angioma non ricresce,ma a seguito dell’intervento e dell’asportazione nella zona dove è stato tolto l’angioma possono insorgere problematiche?
Grazie mille
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Dr. Andrea Seghedoni Neurochirurgo, Medico di medicina manuale, Perfezionato in medicine non convenzionali 229 14
Salve,

lei mi chiede una diagnosi di certezza, che non posso darle di certo con una breve chiacchierata via mail.
Le ho detto che il quadro che lei descrive potrebbe essere dovuto all'intervento e che dovrebbe migliorare con terapia fisioterapica o infiltrativa, ma questo glielo dovrebbe confermare un medico che la prende in cura.
Si rivolga ad un centro di terapia del dolore e al suo medico di famiglia.