Non so che fare

Salve, ho 22 anni, frequento l'università, lavoro il fine settimana e in generale mi do da fare. C'è però una sitazione che non riesco a spiegarmi. Nel campo amoroso sono un po' "vergine", ho poca esperienza, come avevo già detto non ho avuto la classica "storia seria", un fidanzato ma semplicemente delle frequentazioni con alcuni che non mi interessavano in modo particolare, quindi sono stata sempre io a voler interrompere la conoscenza. Con un ragazzo, sono uscita 3/4mesi (di solito capisco in poco tempo se c'è interesse da parte mia verso un'altra persona) ma in questo caso ho deciso di "buttarmi" e andare oltre le prime uscite di conoscenza che generalmente faccio. Questo ragazzo mi piaceva caratterialmente, ma fisicamente non provavo nessun tipo di sentimento, attrazione, chimica. La cosa è finita male perché alla fine, io a lui piacevo abbastanza, mentre a me non attraeva quindi era difficile anche solo dargli un bacio, o essere coccolata da lui. Non è stato facile decidere e capire che non mi piaceva, perché pur sapendolo dentro di me, non riuscivo a staccarmi da quella figura che mi dava attenzioni, che faceva carinerie e che era premuroso nei miei confronti etc...
Io, dopo quella circostanza, mi sono ripromessa di non uscire e farmi più coinvolgere da persone che non mi attraevano fisicamente e caratterialmente, io "grazie" a quella persona ho capito cosa non è l'amore e di questo ne sono contenta.
Dopo 4 anni quasi, la storia sembra ripetersi, un amico che mi conosce bene ha espresso il suo interesse per me, già da un po' di tempo. Io so razionalmente che non mi piace, che è l'opposto di ciò che guardo in un ragazzo, sia cartterilamente che esteticamente, e glie l'ho anche fatto presente, e lui mi ha risposto che anche per lui io non sono perfetta, che però gli piaccio e che lui vorrebbe provare, dato che bisogna solo provare per capire se siamo fatti per stare insieme.
Qui sta il mio dubbio, so quello che guardo è che mi piacerebbe in un uomo, caratteristiche che lui ha solo parzialmente, so che non mi ci vedrei accanto, e che mi sentirei in imbarazzo ad andare in giro con lui; ma allo stesso tempo le sue parole fanno ogni giorno "breccia" dentro di me, mi sta quasi convincendo a provare a stare insieme e io non so quale parte di me ascoltare. Potete aiutarmi?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

Non esiste l ' uomo perfetto e dal momento che dici di apprezzare solo parzialmente le qualità di questo ragazzo, mi domando quali aspettative hai a riguardo. È vero che una persona innamorata per un certo tempo vede in modo perfetto l ' altro ma qui si tratta di altro, di una attrazione.

Che cosa non ti convince?
Quali aspettative hai?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
La ringrazio per la risposta dottoressa.
Io quello che vorrei è una persona che mi colpisca per prima cosa a livello estetico, che mi susciti qualcosa. Se c'è da parte di entrambi questo interesse inizialmente estetico, si può provare ad uscire e approfondire la conoscenza sul piano caratteriale per vedere se c'è affinità, modi simili di pensiero, cose in comune etc... questa sarebbe la mia relazione "ideale", fino ad ora invece, ho avuto solo frequentazioni con persone che caratterialmente mi piacevano, ma esteticamente no. Con il ragazzo con cui sono uscita 3/4mesi, ho voluto andare oltre il 'non interesse' estetico, perché so che la bellezza non è tutto, inizialmente andava tutto bene,ma poi a me non veniva di essere affettuosa e non ero presa come lo era lui.
Poi per rispondere alla domanda su "cosa non mi convince di questo ragazzo" oltre che a livello estetico, caratterialmente lui è insicuro, potrei fare io quella che protegge e rassicura mentre generalmente è l'uomo che "dovrebbe" dare sicurezza o incarnare comunque quella figura di stabilità e protezione.
Chiedo qualcosa di non realistico? Sto sognando una relazione perfetta che non potrà mai verificarsi? Dovrei accontentarmi dato che so di non essere neamche io perfetta?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

una certa attrattiva fisica presente negli occhi di chi guarda (e dunque altamente soggettiva) può certamente rappresentare un possibile primo aggancio,
che però non è sempre necessario
- e nemmeno sufficiente -
perchè scatti l'innamoramento.

Esso va ben oltre all'aspetto fisico.
Secondo alcuni orientamenti attinge direttamente nell'inconscio,
nelle esperienze più profonde e lontane della persona,
nei rapporti genitoriali,
nei sogni di bambini.
Bellissimo a questo proposito il libro della Baldaro Verde "Illusioni d'amore, le motivazioni inconsce nella scelta del partner".

Per questo a chi non si innamora mai
o non è mai oggetto di innamoramento
noi consigliamo un percorso psicologico.

Quanto alla Sua affermazione che
"generalmente è l'uomo che "dovrebbe" dare sicurezza o incarnare comunque quella figura di stabilità e protezione. ",
detta così suona di stereotipo vecchia maniera.
Nella coppia ci si dà e si riceve sicurezza e protezione in maniera scambievole e reciproca, evitando una fissità di ruoli che imprigiona e ingessa persone e relazioni.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Gentile dott.ssa Brunialti
Sono d'accordo con lei quando dice che l'interesse non è solo fisico ma c'è ben altro, e che questo non è sufficiente perché scatti l'innamoramento. Ma se questa attrazione fisica manca a me risulta difficile poi avere contatti fisici o rapporti con l'altra persona e soprattutto io sono certa che guarderei altri ragazzi e mi sentirei io in difetto perché sto con una persona che non mi piace totalmente per come è.
Quando dico che è "l'uomo che dovrebbe dare sicurezza" intendo dire che potrei essere io "l'uomo della coppia", che lo sprona, che lo rassicura che lo incoraggia etc.. ovviamente so che questo rassicurare, proteggere ci deve essere da entrambe le parti, perché stare insieme è anche aiutarsi a vicenda ma io mi sentirei ripeto "l'uomo della coppia".