Impossibilità nel compiere azioni / pressione alla testa e senso di vuoto.

Salve.

Prima di tutto vi scrivo una piccola premessa.
Sono già stato in ospedale e sono anche stato rispedito a casa. Non ho risolto niente e ciò mi ha davvero deluso oltre che a procurarmi una certa dose di rabbia....
Ciò che vi descriverò sarà una condizione seria e di certo "non leggera" che sta compromettendo, al momento, la mia vita.
Non sono depresso e non c'è niente che mi blocca (e lo specifico nella premessa perchè è ciò che mi è stato chiesto in ospedale). Ciò che mi è capitato è qualcosa di puramente "vero".
Non fumo e non ho mai assunto droghe sintetiche.
Sono solito bere alchol solo durante i pasti (del vino) e niente di più. Di rado qualche digestivo. In ogni caso non ho mai avuto problemi con ciò.

Adesso il tutto:
Dopo aver festeggiato l'inizio del nuovo anno, io ed altre persone abbiamo deciso di giocare ad un gioco da tavolo con dell'alcol.
Senza perdermi in chiacchere vi dico che la quantità di alcol bevuta è di circa 1 bicchiere di rum rosso + 2 bicchieri di "cocktail" composto da red bull, rum e vodka liscia (rispettivamente 40%-40%-20% dosaggio a bicchiere).

Come previsto, con il passare della nottata e di circa un altro giorno, ho avuto la tipica sbornia la quale, poi, è passata (specifico che non ho vomitato).
A distanza di giorni però (oggi è il 7 gennaio, per intenderci), mi risulta essere quasi impossibilitato a compiere determinate azioni (persino concentrarmi per scrivervi questa lettera mi risulta difficoltoso....).
Non riesco letteralmente a concentrarmi, non riesco ad elaborare informazioni, talvolta non riesco a percepire emozioni (ad esempio a volte sento che vorrei persino piangere ma semplicemente non riesco).
Sento una forte pressione generale lungo tutta la testa ma, maggiormente (e di tanto anche), nella parte posteriore della testa.... non al cervelletto ma un po' più su.
E' come se qualcosa nel mio cervello non funzionasse più... mi sento quasi come "vuoto".... vorrei usare delle funzioni nella mia testa ma non ottengo feedback.
Tutto ciò che vi ho descritto mi porta ad una situazione di "disagio totale", non riesco più a fare ciò che facevo prima nella mia vita.
Non riesco più a studiare per l'università, non riesco a tenere l'attenzione quando una persona mi parla e così via. Mi sento quasi come se fossi diventato invalido (senza usare paroloni e portando rispetto).
Ciò che vorrei specificare è che questa cosa non risulta, per me, "trascurabile". Non è una cosa che posso ignorare oppure "mandar via" concentrandomi di più ecc.
Il tutto è condito da una paura PERMANENTE di non riuscire a tornare normale, e per normale intendo a far sparire questa pressione e a riacquisire il pieno controllo della memoria, concentrazione ecc.

Vi prego perfavore di lasciare anche solo una piccola opinione, perchè questa situazione è ingestibile.
[#1]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
usa, o ha usato, cannabinoidi?
In famiglia qualcuno si è mai curato per ansia o depressione?

Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria

[#2]
dopo
Utente
Utente
No, mai usato niente di simile! E nessuno si è mai curato per ansia o depressione in famiglia (e/o sofferto di tali patologie)

Riguardo me, vorrei specificare che nel 2015 ho seguito una cura per un anno a base di Paroxetina per curare una forma lieve di ansia (semplicemente mi veniva da andare in bagno "più spesso del normale" in condizioni di stress).
All'inizio, smettendo in maniera sempre graduale ma troppo "bruscamente" per il mio sistema, ho avuto una crisi di astinenza molto forte ma che, fortunatamente, tornando a fare uso di tale medicina, mi è passata e dopo poco ho potuto smettere di farne uso.
Dall'estate del 2016, quando ho finalmente smesso del tutto la cura, mi sono sentito la persona "migliore del mondo", senza problemi e senza sentire di dover ritornare a fare uso di tale sostanza. Nemmeno una singola volta.

Riguardo al post iniziale, vorrei aggiungere che ho un fortissimo mal di testa --> permanente <-- (dall'ultimo dell'anno) nella parte del cervelletto e che l'unico modo per "affievolirlo" è quello di appoggiare la testa.
Paracetamolo/ibuprofene sono stati letteralmente inutili nel cercare di farmi passare tale mal di testa....
Inoltre ho poco appetito e, dopo aver mangiato, ho quasi sempre la nausea.
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Avendo già sofferto di somatizzazioni ansiose, l'alcol potrebbe aver innescato i sintomi che riporta ora. Non si tratta, con ogni probabilità, di sintomi ingestibili. Contatti il suo psichiatra o chi le ha già consigliato la paroxetina, le indicherà la terapia adeguata.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Mi è stato detto di riprendere a far uso di Paroxetina (10mg al giorno).

Il problema è che non sto notando miglioramenti... anzi... giusto oggi, per questo, sono andato all'ospedale perchè la situazione è diventata seriamente ingestibile ma mi han rispedito a casa visto che non c'erano specialisti e usando anche la scusa che "in questo ospedale non c'è il reparto psichiatria".
E' stata una delle più brutte esperienze nella mia vita...

Le giuro, con tutto rispetto e in tutta sincerità, che sto passando seriamente l'inferno... non sono in grado di fare letteralmente niente nella mia vita al momento...

Secondo lei se fosse questa la causa (o magari cause affini) possono comportare danni permanenti?
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Perchè danni permanenti? Per una "sbronza"? Non direi. Stia tranquillo e insista con la paroxetina che, lentamente, agirà. Magari andrà aggiustato il dosaggio, se necessario, quindi si faccia seguire dal suo psichiatra di fiducia. Supererà questa fase.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Mi scuso per il ritardo ma visto che non stavo molto bene sono andato a letto...

Una situazione del genere fa davvero impazzire, è una delle sensazioni più brutte che possiamo avere...

La ringrazio davvero immensamente per la sicurezza che mi sta trasmettendo!

Riguardo al dolore nel retro della testa e anche sulla parte alta sul lato sinistro (ma più su della tempia) che cosa consiglia? Sono sempre "effetti collaterali" dovuto da ciò che è successo e da ciò che sto passando? (visto che i normali antidolorifici non funzionano...)
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
è probabilmente una cefalea muscolo tensiva, passa
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
intanto la ringrazio per dedicare il suo tempo a me e a questa situazione.

Non ho mai sofferto di cefalea (e in tutta la mia vita penso di averne avuta massimo 2-3 volte).
Da quel punto di vista posso ritenermi fortunato.

Riguardo al mal di testa che ho, a me non pare qualcosa di "normale", perchè non è come un mal di testa comune...
E' come se fosse un dolore perpetuo insieme ad una forte pressione (quasi come se tale pressione delimitasse delle esatte aree), sia nella parte della cervicale che sul lato dove ho detto. Inoltre è una sensazione (per sensazione mi riferisco al mix dolore+pressione) molto più profonda, come se fosse esattamente al cervello....

Magari descrivendolo potrà sembrare appunto normale, ma io sono sicuro al 100% che non lo sia (o che perlomeno, che ci sia "dell'altro", e non mi riferico a cose drastiche, ma semplicemente che non sia una sola "banale" cosa)... tutti noi abbiamo avuto anche dei leggeri mal di testa ecc, ma questo è letteralmente diverso... e, per specificare, è un malessere fisico molto forte.
Non riesco nemmeno a mangiare più di tanto, non ho appetito...
Vorrei specificare che NON STO DELIRANDO, tutto ciò che sta accadendo è puramente dolore fisico, confusione vera e propria (nonostante io mi senta lucido), e impossibilità di fare le cose "sul serio".

Poi persiste il fatto che anche se avessi la lontanissima sensazione di stare meglio, come provo a fare un'attività la quale richiede attenzione, il mal di testa diventa più intenso e il mio livello di attenzione si compromette in maniera totale e senza un barlume di miglioramento....
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Come preferisce ma, non ci crederà, sembra proprio una somatizzazione ansiosa a tipo cefalea muscolotensiva (dolore dal cervello no, il cervello è insensibile al dolore).
Tuttavia io non posso fare diagnosi online, lo sa, quindi non posso sostenere la mia tesi se non con le dovute distanze.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Lei non si immagina quanto sto apprezzando il tempo che mi sta dedicando, la pazienza e le sue opinioni, e la ringrazio infinitamente per questo!

Quello che avevo scritto non era per essere in disaccordo o per criticare!
Volevo provare a spiegare al meglio ciò che sentivo in modo da farle capire al meglio la mia situazione!

Se posso permettermi, le dirò di più.
Nonostante siamo attraverso un pc lei mi sta dando una grandissima mano, molto più di quanto mi hanno potuto offrire delle persone faccia a faccia... e questo lo apprezzo moltissimo, mi fa capire che ci sono ancora brave persone... (e questo non è solo riferito a livello professionale ma anche a livello personale).

Mi dispiace solo vedere che non noto miglioramenti riguardo al fattore della concentrazione... ho sempre strutturato la mia vita su cose molto difficili dove la concentrazione, ragionamento ecc sono un must (per esempio studio anche al dip. di informatica), e adesso mi ritrovo stoppato a causa di questa stupida mente che non lavora....
Riesco a malapena a mangiare e mi riempo dopo pochissimo, quasi niente... (non perchè non voglio mangiare ma semplicemente mi sento sempre pieno "chimicamente").

Adesso mi sono accorto di avere qualche sensazione strana nei pressi del fegato...

Lei avrebbe qualche consiglio in più? (ogni sua parola per me è tesoro, e la rispetto!).
[#11]
Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
mi dia tempo, ora devo uscire ma in serata le rispondo
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dopo
Utente
Utente
Certo, si figuri! Con calma, quando è possibile, e senza fretta!
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Non deve ringraziarmi, io e i miei colleghi siamo qui per interagire con l'utenza di Medicitalia. Questo comporta anche non essere d'accordo a volte, mi creda.
E grazie per le sue parole di apprezzamento.

Tornando a noi, cerchi di fidarsi un pochino di me, faccio il clinico da quasi trenta anni e le ripeto che i sintomi, tipicamente preoccupanti, tipicamente "migranti", polimorfi e tipicamente privi di un riscontro strumentale, sono espressione di un complesso circuito ansia-sintomi-somatizzazione-dubbio che è a sua volta un disturbo, va curato perchè pervasivo e angosciante.
Meno pensa ai sintomi e più si concentra sulla cura e meglio sarà.
Un caro saluto.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Come sempre la ringrazio per avermi risposto; grazie per le sue parole, per la sua pazienza e per la sua disponibilità!

Mi ritrovo a ringraziarla così tanto perchè purtroppo, dalle esperienze avute fuori dal pc, sono rimasto così deluso... ho visto davvero di tutto: medici frettolosi, medici che sottovalutavano il problema, medici che non mi davano nemmeno il tempo di spiegare il problema, medici che addirittura mi hanno detto "tu non hai niente, ti serve uno psicologo" (che, con tutto il rispetto per gli psicologi, ma vedersi dare una risposta del genere così a bruciapelo e oltretutto inesatta quando si è presi da mal di testa così forti causa bisogno di farmaci molto forti, è un po' irrispettoso per il paziente).
Invece, quando si trovano delle persone così competenti (specialisti, dottori) disposte a darti una mano anche solo attraverso una chat, rispondendo con modi giusti, essendo chiari, gentili e soprattutto disponibili, allora vuol dire che c'è del buono!

Tornando a noi, io mi fido non al 100% ma al 200% di ciò che dice e mi sento davvero onorato di poter parlare con una persona come lei (riferendomi pure al carico di esperienza e conoscenza).In ogni caso sto cercando di non pensare al peggio (anche se quando prende.. prende ecco, perchè siamo persone).
Sto cercando di pensare sempre al miglioramento.

Tali espressioni che si sono create, come dice lei, "extra", verranno curate automaticamente dalla paroxetina oltre che ai sintomi principali molto "forti"?

Per tenerla aggiornata:
- mi è stata aumentata di nuovo la dose a 20mg di paroxetina (10mg al mattino e 10mg alla sera)
- per un piccolo supplemento, per aiutarmi in ogni caso, mi è stato detto di prendere 4mg di prazene al mattino e 4mg la sera

- Noto che a volte ho piccoli miglioramenti (solitamente dopo aver dormito oppure alla sera verso l'ora di andare a dormire), per poi avere "ricadute" nel pomeriggio. Una cosa strana che ho notato è che, a volte, assumendo più zuccheri del normale, ho anche situazioni di "lieve lieve lieve" benessere a livello mentale.

Letteralmente per scrupolo (proprio per voler strafare) in modo da darmi anche un po di sicurezza, mi è stato detto di fare un EEG (che avverrà il 18/1) e degli esami del sangue completi + urine (visto che risalgono a circa un anno e mezzo fa).
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Dr. Mario Savino Psichiatra 1.3k 75 10
Io ho studiato dove lei vive e le garantisco che ci sono anche tanti professionisti attenti.
La paroxetina solitamente cura sia i sintomi "maggiori" che quelli attenuati

I miglioramenti sono graduali e si verificano tra alti e bassi, è normale.
[#16]
dopo
Utente
Utente
I risultati dell'EEG non hanno trovato niente di strano...

Tuttavia, a 23 giorni dall'accaduto (e sotto effetto di paroxetina, 30mg + prazepam 20 gocce) continuo a sentirmi alla stessa maniera.

Non riesco a concentrarmi, non riesco a usare la mente, non mi sento me stesso, mi sento come se non riuscissi a orientarmi bene nell'ambiente circostante, non sono lucido ed ho una continua e forte pressione cranica....

Non ho notato NESSUN miglioramento....

Premetto che sono preoccupato per questa situazione... come lo sarebbe chiunque. Oltre a questo non c'è niente, non ho preoccupazioni, tutto andava bene, era perfetto e ogni ricaduta nervosa è da escludere secondo me...

Non so che cosa mi stia succedendo ma sento come se una cura a base di paroxetina ecc non sia la soluzione....
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