Masturbazione

Allora, premetto che una contraddizione e una confutazione di ciò che seguirà sono ben accolte. Vorrei esprimere delle mie idee e opinioni sugli effetti dell'astenersi dall'atto di masturbarsi: mi sarebbe piaciuto sapere cosa ne pensa uno specialista a proposito di quest'ultime.
Secondo me ed attreverso la mia esperienza ho notato che l'astenersi dal masturbarsi reca degli effetti positivi su di me. Uno potrebbe dire: "bisogna vedere come si svolge la tua vita quotidiana per sapere se gli effetti che hai riscontrato provengono davvero da questa astensione" ma, io vi posso assicurare che la manifestazione di questi "effetti positivi" avviene esattamente in concomitanza con l'astensione. Questi effetti positivi sarebbero l'avere una voglia maggiore di fare sforzi mentali ad esempio (studiare o magari anche solo arrivare a rispondermi a quesiti che normalmente sarebbero troppo difficili da risolvere in quanto ho poca voglia di spremere le meningi), avere una memoria più "fresca", raggiungere obiettivi e compiere progetti con una soddisfazione notevolmente più alta (il che spiegherebbe magari l'incentivazione a sforzare l'intelletto).
Dunque quello che interessa a me è se magari è già stato portato avanti qualche studio in merito, cosa ne pensate voi specialisti in merito alle mie opinioni?
Grazie tante, scusate la mia ripetività.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

se Lei ha verificato che
"..l'astenersi dal masturbarsi reca degli effetti positivi su di me."
si astenga.
Non esiste problema.
Masturbarsi non è un dovere, eventualmente è un piacere.

Qui sul sito non credo esistano News o Minforma, che riportano ricerche al proposito;
ma molti studiosi hanno approfondito l'argomento,
non ultimo Freud attraverso il concetto di "sublimazione".

"..cosa ne pensate voi specialisti in merito alle mie opinioni? .."
Penso che ogni persona cerca il proprio benessere,
e Lei lo sperimenta così;
purchè non sia frutto di una auto-castrazione dei suoi bisogni/desideri.

Saluti cordiali.





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
più che chiedere se fa bene astenersi dall’autoerotismo, dovrebbe chiedersi quanto e con che modalità lo praticava.

Talmente tanto e male da toglierle la voglia di fare altro?

Era una masturbazione compulsiva?

Prona?

Quotidiana?

Associata a sensi di colpa?

Sostitutiva del piacere condiviso?

Se le sue risposte sono tutte si, ridurre fa bene, ed anche analizzarne le cause, altrimenti sono soltanto paure e voci di popolo

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto garzie per la vostra attenzione. Dr.ssa Randone, queste opinioni non vengono da nessuno in quanto è la prima volta che le esprimo e provengono dalle mie "osservazioni": non sono voci di popolo (ovviamente l'ignoranza regna tra questa società ed è vero che si prende per vero qualsiasi cosa). Non si tratta di paura menomale, come purtroppo potrebbe succedere a molti adolescenti. Non credo neanche sia compulsiva perché se lo faccio non è per contrastare l'ansia ecc. Al momento non mi interessa coniugarmi con qualcuno.
Il fatto della quotidianeità dell'atto mi fa rimanere perplesso, io considero la masturbazione come una dipendenza, come fa uno a praticarla ogni tanto? Sarebbe pressoché impossibile regolare la frequenza di essa per non intaccare il benessere perché le dipendenze non funzionano così. Ha tutti i tratti di una dipendenza: assueffazione, alterazione della percezione della realtà, effetti collaterali. Io non voglio offendere nessuno perché riconosco l'impegno dei psicologi, ma come fa al giorno d'oggi tutta la società a non ammettere che ogni atto di masturbazione da vita a una dipendenza e va trattato come tale? È una cosa così ovvia e riguarda tutti. Che ne pensate? Grazie del vostro interesse.