Scialoadenite che torna

Gentili Dottori,

tempo fa scrissi dicendo che una scialoadenite alla ghiandola sottomandibolare sinistra mi aveva causato dolore e gonfiore e trattata con clorexedrina (si scrive cosi?) e poi Bactrim mi passò. L'ecografia disse: nessuna lesione focale, nessun calcolo, niente di anomalo.
Effettuai l'ecografia al termine della cura antibiotica quando non avevo più dolore e solo leggero gonfiore.

Attualmente dopo 3 mesi giusti il dolore seppur più limitato è tornato con gonfiore e fastidio a deglutire e sbadigliare, sempre stessa ghiandola, stesso lato sotto mandibolare. In questi 100 giorni nessun sintomo o dolore o fastidio.
Il mio medico mi ha invitato a ripetere il bactrim (essendo io allergico a penicilline e cefalosporine) dicendo che l'ecografia appunto non mostrando nulla, deve per forza trattarsi di una causa batterica.

Volevo chiedere due cose: la prima se considerando le mie allergie agli antibiotici sopra citati, vi siano altre soluzioni antibiotiche che non siano Bactrim sempre ( Klacid? per esempio)
La seconda: un'ecografia a differenza di una risonanza, dipende essenzialmente dalla bravura del medico che la esegue...potrebbe o può capitare che un calcolo possa non essere visto se piccolo o sfuggire all'ecografia? Nel senso: è un esame sicuro e certo per evidenziare anomalie e problematiche alla ghiandola salivare?

Chiedo ciò in quanto, il dentista ha aggiunto, alle considerazioni del medico di base, che è un'infiammazione piuttosto rara, non comune ed è poco comune ancor di più che senza esserci nulla all'esame ecografico, il disturbo ritorni a 100 giorni dalla cura antibiotica.

Spero qualche dottore possa suggerirmi cosa fare e come trattare casi simili se successi o conosciuti su pazienti.
Ringrazio

Cordiali Saluti
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Dr. Mirco Di Biase Dentista, Odontostomatologo 558 17 6
Gentile utente,
Dopo aver eseguito una eco ghiandolare il cui risultato è stato negativo, è stato sottoposto ad esame obiettivo è radiografico onde escludere una patologia in origine odontogena ? Spesso un infezione pulpare che conduce ad una necrosi di uno o più elementi dentari, può determinare i segni e i sintomi da lei descritti. La terapia antibiotica infatti riduce la carica batterica ma può verificarsi una riacutizzazione del processo infiammatorio. Per cui se non L ha gia fatto le consiglio una visita odontoiatrica con valutazione attenta dello status degli elementi dentali. Cordiali saluti.

Dr. Mirco Di Biase
Medico Odontoiatra e protesista dentale, studi Brughrio ( Mb) Gessate (Mi) mirco_db@libero.it