fistola liquorale conseguente ad asportazione meningioma

Sono stato operato ad agosto 2010 per l'asportazione di un meningioma anteriore destro, dopo un mese mi é comparsa una rinorrea alla narice destra che inizialmente ho sopportato facilmente perché presente solo d'inverno al mattino presto (suppongo per il gocciolamento del liquor accumulatosi nelle cavità durante la notte, mentre durante il giorno il "percolamento" limitato evaporava direttamente senza accumularsi) anche perché il medico di base ha fatto "spallucce". Negli anni il disturbo si é amplificato (il neurochirurgo che ha eseguito l'operazione, a fronte di RM, nel gennaio 2017 non ha rilevato niente) fino a che negli ultimi mesi il fenomeno si presenta anche durante il giorno, spesso semplicemente inclinando la testa in avanti. Una visita otorino nei giorni scorsi ha rilevato, tramite endoscopia, un "percolamento". L'otorino ha detto che é necessaria una TC con mezzo di contrasto iniettato nella spina dorsale per confermare la diagnosi e procedere probabilmente ad un intervento. Successivamente alla endoscopia il gocciolamento, precedentemente copioso, si é praticamente azzerato. A questo punto le domande: 1) quali sono i possibili interventi 2) quali sono, nel caso non voglia fare l'indagine ventilata, che considero eccessivamente invasiva rispetto al disturbo, le possibili conseguenze di un mancato intervento 3) quali sono le iniziative da prendere in attesa di prendere una decisione 4) quale potrebbe essere il motivo della scomparsa del disturbo e se tale scomparsa suggerisce un possibile intervento poco traumatico per via endoscopica. Ringraziando per la risposta invio a tutti un cordiale saluto.
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Dr. Teodoro Aragona Otorinolaringoiatra, Chirurgo pediatrico, Esperto in medicina del sonno 200 14 3
Buonasera,
per la diagnosi è necessaria un'analisi del liquido stesso con la ricerca di alcune proteine presenti nel liquor cefalorachidiano (ad es. le beta trace protein). La TC con il mezzo di contrasto iniettato dalla schiena è una metodica desueta. La TC e la RM servono per programmare un intervento che solitamente si effettua in endoscopia in centri con comprovata esperienza. L'intervento mira a chiudere la comunicazione tra lo spazio liquorale ed il naso. La comunicazione può essere più o meno ampia e dare una rinoliquorrea più o meno intermittente. Queste caratteristiche cliniche non cambiano tuttavia l'iter diagnostico e terapeutico.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dr. Teodoro Aragona
Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale
www.aragonaorl.com

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Utente
Utente
Buonasera dott. Aragona, la ringrazio molto per la risposta esauriente e tranquillizzante. Se ho capito bene la diagnosi può essere definita grazie alla sola analisi del liquido. Una volta accertata in tal modo la situazione si individuano con TC e RM le modalità di intervento. ripetendole i miei ringraziamenti anche per la Sua disponibilità la saluto cordialmente.
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Dr. Teodoro Aragona Otorinolaringoiatra, Chirurgo pediatrico, Esperto in medicina del sonno 200 14 3
Si figuri. Tuttavia è opportuno valutare la presenza o meno di rinoliquorrea in quanto la presenza di una fistola rinoliquorale la espone a rischi i infezioni potenzialmente gravi.
Resto a disposizione
Buona serata
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Utente
Utente
Gentile dott. Aragona la ricontatto per farle una segnalazione oltre che per chiederle un parere: dopo l'indagine con l'endoscopio il fenomeno che è andato crescendo da un minimo gocciolamento a settembre 2010 ad una "fontana" minimamente aperta a gennaio scorso, adesso è scomparsa. Non so cosa pensare. Le invio i migliori saluti.
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Dr. Teodoro Aragona Otorinolaringoiatra, Chirurgo pediatrico, Esperto in medicina del sonno 200 14 3
Buonasera,
le ripeto che le fistole rinoliquorali possono avere delle fasi di attività e delle fasi di inattività. Ad ogni modo la loro presenza impone una valutazione della Beta Trace nel liquido che, qualora fosse positiva, impone un intervento di plastica del basicranio a fine di interrompere questa comunicazione tra il naso ed il cervello che potrebbe esporre ad un rischio di infezioni meningoencefaliche. Vedo che lei è della provincia di Potenza. Mi sento di consigliarle l'Otorinolaringoiatria di Casa Sollievo della Sofferenza in quanto molto preparati a gestire queste problematiche.
Se ha necessità mi tenga aggiornato.
A presto
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Utente
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la ringrazio della risposta e per l'interessamento, mi scuso per la ripetizione che le ho provocato, non avevo colto nelle sue precedenti l'indicazione della possibilità di fasi nel mio disturbo. la ringrazio inoltre per la indicazione del posto dove approfondire la situazione, che presto le avrei chiesto. la saluto ancora cordialmente.
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Immagino che si aspettasse una mia ripresa del discorso, eccomi di nuovo qui. Debbo chiederle, se possibile, di indicarmi con precisione gli esami da eseguire sul liquido, che qui non chiedo nemmeno visto che ignorano la metodica. Esami che effettuerò appena il disturbo si ripresenterà ,in tal modo, potendo, potrò organizzarmi per tempo in previsione del viaggio per la prima visita. la saluto cordialmente.
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Utente
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gentile dottore buonasera. vorrei porle ancora un quesito relativamente al mio problema: non esendosi ancora ripresentato ancora il mio problema a distanza di un mese dall'endoscopia si può ipotizzare l'avvio della chiusura della fistola in conseguenza dell'endoscopia stessa?
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Dr. Teodoro Aragona Otorinolaringoiatra, Chirurgo pediatrico, Esperto in medicina del sonno 200 14 3
Salve,
qualora fosse presente una fistola sarebbe improbabile, ma non impossibile, che si chiudesse spontaneamente.
L'endoscopia che ha fatto ha finalità diagnostica, non terapeutica.
Le consiglio di seguire l'iter proposto in precedenza. Buona serata