Crisi d’ira bambino 6 anni

Buonasera, sono la mamma di due bambini maschi di 6 e 9 anni. chiedo un consiglio su quale indirizzo diagnostico terapeutico seguire per un problema che riscontriamo con il figlio più piccolo.
R. ha avuto uno sviluppo regolare, è un bambino intelligente e pieno di interessi, soprattutto intellettuali, è molto fantasioso e creativo. A scuola è molto bravo, non ha mai dato problemi ne’ didattici ne’ comportamentali, anzi le insegnanti non hanno mai riscontrato alcuno dei segnali preoccupanti che noi genitori rileviamo .
Fin dai due anni si è mostrato , solo in casa, estremamente capriccioso ed ostinato nelle sue continue e svariate richieste. All’eta Di 5 anni l’abbiamo accompagnato più volte da una psicologa per il fatto che si chiude in un mutismo assoluto nei confronti di altri adulti in nostra presenza,ma la specialista non ha rilevato problematiche rilevanti . Verso di me Si mostra molto affettuoso e fiducioso, mentre verso il padre ed il fratello nutre una forte gelosia e difficilmente si lascia andare a comportamenti affettuosi.
Negli ultimi mesi i capricci si sono trasformati in vere e proprie crisi d’ira Anche molto violente rivolte verso noi ed i nonni paterni, le crisi sono quotidiane e ripetute,iniziano con un pretesto e durano più di un’ora. In questi momenti il bambino ci dice cose terribili ( che vuole ucciderci, vederci morti,parolacce...) e impugna oggetti contundenti per minacciarci. Noi abbiamo provato sia con le buone che con fermezza a calmarlo ma inutilmente. La sua ira si rivolge anche contro il fratello, verso cui nutre un astio spropositato. Inoltre R. Manifesta un interesse sessuale molto più precoce rispetto alla sua età, è molto interessato alla nudità, fa alcuni disegni (solo a casa) con spiccati particolari anatomici, cerca di baciarmi sulla bocca,e tocca in maniera inappropriata la cuginetta più piccolae la nonna paterna ( mentre rispetta la nonna materna)La cosa ci inquieta tantissimo, tanto che in me si fa strada il sospetto che in qualche modo abbia subito un abuso ma non capisco in quale situazione o da chi ( a parte le scuole, l’hanno curato solo le nonne). Inoltre il fratello non ha mai e poi mai manifestato questi comportamenti. Durante le crisi il bambino mantiene un sorriso sarcastico ma ha gli occhi disperati, per mio marito si trattano solo dei capricci di un bambino da sempre difficile, ma io sono convinta che ci stia chiedendo aiuto in maniera sempre più eclatante.Vorrei riportarlo da uno specialista che riesca a vedere oltre l’immagine di bambino perfetto e controllato che vuole dare di se’ e mi aiuti a capire questa situazione... quale figura vi sembra più idonea? Uno psicoterapeuta, un neuropsichiatra infantile, uno psicologo?
Grazie per l’attenzione
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Dr.ssa Arcangela Annarita Savino Psicologo 49 3
Gent.le Mamma,
in relazione a quanto espone sembrerebbe che il bambino mostri similmente un comportamento dirompente e della condotta (questa definizione diagnostica non costituisce una diagnosi ma solo un riferimento al tipo di comportamento che ha descritto).
Le indicazioni offerte nella sua richiesta di aiuto sono indicative di un malessere o stato psicologico che va meglio inquadrato ma allo stesso tempo non sono sufficienti a poterle offrire una risposta più esaustiva. Pertanto io la invito a rivolgersi presso qualche centro o studio specifico sull' età evolutiva, anche presso la ASL territoriale, al fine di avere un inquadramento approfondito del disagio che suo figlio mostra. Sicuramente la invito ad approfondire.
Cordialmente la saluto.

Dr.ssa Arcangelaannarita Savino

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per la risposta, ho preso appuntamento presso un centro specializzato
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Dr.ssa Arcangela Annarita Savino Psicologo 49 3
Da esperta del disturbo citato, da esperta dello sviluppo dei bambini e coordinatore dei servizi educativi 0-6 anni le posso dire che la lettura dei comportamenti possono essere "confusi" o subito evocati per una sorta di paura generalizzata. Ma posso dire che un bambino "timoroso" dell'ambiente esterno ( dall''ambiente fisico esterno alla casa, ai pari fino ad arrivare anche agli adulti) mostra comportamenti di isolamento e di scarsa interazione. Un bambino che ha una chiara percezione della sua paura e soprattutto la percezione chiara delle sue difficoltà (in primis è imputato il linguaggio) il bambino mostra comportamenti simili a quelli presenti nel disturbo. Solo una valutazione adeguata può chiarire e definire la situazione.

La saluto cordialmente
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Dr.ssa Arcangela Annarita Savino Psicologo 49 3
Mi perdoni tanto solo ora mi sono accorta dell'errore di destinazione dell'ultima risposta.
Mi scusi ancora.