Ipertensione, antidepressivi e stabilizzatori dell'umore

Ho quasi 65 anni. Da circa due anni ho la pressione alta, anche se episodi sporadici c'erano stati pure in passato, più che altro connessi all'attività lavorativa. Dal 2015 sono in pensione e da allora e per circa un anno la mia pressione è stata intorno a 70/110. Poi una mattina ho scoperto di avere la minima a 100 e la massima a 150 e da allora non vivo più. Avevo già fatto un holter nel 2009, (risultato: media 77/127 ma con alcuni picchi nelle ore diurne), ma decisi di farne un altro nel 2016 (risultato: media 83/127, ma 88/131 nel periodo diurno e 73/112 in quello notturno, con alcuni picchi pressori durante momenti di forte stress).
Il medico di base mi dette ZESTRIL 20 mg.,ma terrorizzata dalla lettura del bugiardino ho smesso dopo poco, limitandomi a prenderlo solo se la massima raggiungeva i 160mmhg. L'ho sostituito con l'ansiolitico Frontal 0,50, che già prendevo, anche se in maniera più sporadica, attività fisica, sedute di agopuntura, fitoterapici e rimedi omeopatici.La pressione è migliorata, ma non quanto avrei sperato. Considerato inoltre che mi sentivo sempre più ansiosa, ipocondriaca e depressa, sono andata da uno psichiatra che mi ha dato la seguente cura:
Frontal 0,50 mg - mattina e sera; Anafranil 25 mg – mattina e sera; Gabapentin 100 – 2 pastiglie.
Dopo oltre un mese dall’inizio della cura (del Gabapentin prendo una sola pastiglia per timore degli effetti collaterali) la mia pressione non scende più e se prima raramente raggiungeva i 160 mmhg di massima, ora mi capita di registrarli molto spesso.E se prima bastava che andassi in palestra o a fare una camminata e, specialmente se avevo preso anche Frontal, la pressione scendeva (talvolta anche fino a 60/90) ora scende solo a 75/125-130. Anche stamani avevo 86/160 appena alzata, ho fatto un po’ di ginnastica ed è scesa a valori normali (75/125), ma circa un’ora fa avevo di nuovo 88/160. Sarà a causa dell’antidepressivo e dello stabilizzatore dell’umore?
La cura dal punto di vista dell’umore ha avuto qualche effetto, ma ho paura a continuarla per gli effetti sulla pressione. Sono magra (52 kg per 1,64 di altezza), faccio un po’ di attività fisica, non sono diabetica, ma i livelli della pressione e del colesterolo sono troppo alti. Si, certo fumo, ma meno di 10 sigarette al giorno, di quelle sottili. E, tutto sommato, avevo la pressione più bassa, quando ne fumavo quasi un pacchetto.
Pensa che debba smettere la cura che sto facendo e riprendere lo Zestril, che peraltro mi faceva venire la tosse? Provare con un antipertensivo più leggero insieme ai farmaci dello psichiatra?
Non so veramente cosa fare. Ho ripreso appuntamento con lo psichiatra e poi tornerò anche dalla dottoressa di base ma mi piacerebbe avere il suo parere.

Grazie per l’attenzione.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Le diagnosi di ipertensione arteriosa e di disturbo d'ansia sono due cose diverse, qui mi sembra che si stia semplicemente misurando in continuazione la pressione, il che non ha senso in nessuno dei due casi.

Se è iperteso, non è perché se la sente o in base a misurazione fatte a seconda di ciò che sente, ma con delle misurazioni standard.

Se invece ha un disturbo d'ansia, tenere la pressione monitorata come se dovesse avere un significato, idem non serve.

Le misurazioni le deve far fare al medico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la celere risposta.
Io purtroppo ho sia l'ansia che l'ipertensione e l'una influenza l'altra. Avevo creduto che curando l'ansia e la depressione si abbassase anche la pressione, ma non è stato così, almeno per il momento. Quello che volevo sapere è se a suo parere potrebbe essere utile aggiungere l'ipertensivo alla cura dello psichiatra e che effetti potrebbe avere (ho la fobia degli effetti collaterali). Ora dopo aver preso un ansiolitico e aver fatto alcuni esercizi di yoga la mia pressione è tornata normale. Capisco che continuare a misurarla non mi aiuta, ma è diventata un'ossessione, anche perché ho letto che continue variazioni sono più deleterie di una pressione sempre alta. Grazie di nuovo per l'attenzione.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Appunto, è diventata un'ossessione, anche perché probabilmente la "pressione" a cui Lei pensa non ha a che vedere con il parametro pressione arteriosa.

Il medico aveva stabilito che Lei dovesse prendere un antipertensivo, presumo sulla base di una diagnosi di .... ipertensione arteriosa ? Oppure no, ed era soltanto vagamente una questione di "sbalzi di pressione", che non significa niente ?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Il mio medico di base stabilì che dovessi prendere un antipertensivo (Zestril 20 mg) perché nell'holter pressorio che feci il 20/10/2016 (risultato: media 83/127, ma 88/131 nel periodo diurno e 73/112 in quello notturno, con alcuni picchi pressori) c'era scritto "consigliabile terapia medica, iniziando, per la tipologia dell'ipertensione e se non sussistono controindicazioni, con ace-inibitoi o sartani al mattino." Devo dire che i risultati possono anche essere stati falsati dal fattoche quel giorno detti in escandescenze diverse volte con mia madre ultracentenaria che non faceva che chiedermi perché mi stessi facendo quell'esame e aveva paura che lo strumento per la misurazione della pressione ogni 15 minuti mi potesse fare male, cosìcché, dopo aver sopportato un po', dalle 17 in poi non ci vidi più, tanto che alle 19.01 lo strumento misurò addirittura 115/159 e alle 20.37 111/147, poi alle 23.53 107/173, ma qui perché stavo facendo a ripetizione dei giochi al computer e comunque la rabbia non mi era passata. Le altre misurazioni durante la giornata furono in larga parte normali, persino con un 60/90, ma alcune lievemente sopra i 90/140. Durante la notte la pressione rimase sempre tra 69-77/90-119, ma al risveglio alle 8,13 avevo 98/118. Ultimamente la pressione minima è tra 75 e 90, ma la massima talvolta intorno a 160. Ora però sono appena tornata dal tribunale, dove ho una causa di lavoro dal 2012 di cui comincio a pensare che vedrò la fine solo se avrò la fortuna di arrivare ai 100 anni come mia madre (e con questa pressione ne dubito) e ho misurato 110/160.
Mi scusi se insisto, ma immagini un'ipocondriaca, patofobica e terrorizzata dagli effetti collaterali delle medicine, di fronte a un problema vero! Ma è poi vero che gli sbalzi di pressione sono peggiori di una pressione sempre alta?
Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Continua a non capire che l'ipertensione non significa "sentirsi teso". Le due diagnosi seguono vie separate, e hanno terapie diverse.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

Leggi tutto