Quale tipo di psicoterapia adatta a me?

Buongiorno,
Scrivo per ricevere un consulto in base a quale percorso psicoterapeutico può essere più adatto a me, e per capire su quali elementi essenziali dovrei lavorare con il terapeuta per risolvere le mie problematiche, poiché ho già svolto due percorsi psicoterapeutici senza ottenere niente.
Ho 32 anni e sono attratta sempre da uomini molto più anziani di me, e già impegnati, non riesco quasi mai (praticamente mai) ad avere interesse per uomini della mia età o liberi. Più difficili sono da raggiungere e più ho interesse a "lanciarmi in questa sfida", anche consapevole che ci starò male, ma dentro di me la paragono grossolanamente ad una specie di dose di stupefacente a cui non riesco a fare a meno. So che probabilmente questa situazione è collegata al rapporto con mio padre, molto più anziano di mia madre e sempre molto distante da me in tutto e per tutto, ma non riesco a capire come lavorare su questa situazione, perché la consapevolezza già ce l'ho, ma mi mancano gli strumenti per poter stare meglio, ammesso che sia possibile apprendere uno schema diverso e scardinare il mio. Inoltre ho una fortissima dipendenza nelle relazioni, la riassumo così: se l'uomo che desidero mi rifiuta, io smetto di esistere, non voglio più fare niente di cui mi occupavo prima, metto in discussione tutto ciò che mi riguarda, mi spengo e mi annullo, tutto perde significato per me, ed inizio a stare male anche fisicamente.
Inoltre ho il medesimo approccio, ma in scala leggermente minore, verso le attività quotidiane e lavorative: non sono mai soddisfatta di ciò che sto facendo, mi pongo continuamente nuovi obiettivi che al momento mi sembrano vitali, ma che spesso (non sempre però) poi decadono e non mi motivano più, anzi più precisamente provo repulsione verso l'attività ( studio, lavoro, hobby) che stavo facendo con passione fino a poco prima, e se non cambio, realizzando un nuovo obiettivo che diventa un'ossessione ,sprofondo nella disperazione ( insonnia, tachicardia, crisi di panico). Quando succede di sentire necessità di intraprendere un nuovo percorso, e adesso sono esattamente in questa situazione di dover scegliere una strada o un'altra, quindi vivo nel dubbio se il mio interesse sia serio e concreto o sia uno schema che si ripete e ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a capirlo.
Vivo nell'inquietudine e vorrei solo un po' di pace e di realizzazione personale, trovare il mio posto e la mia dimensione, non essere più una "nomade".
Non riesco a trovare un terapeuta che riesca davvero cogliere i punti focali di queste mie problematiche e che mi aiuti a stare meglio. Cosa potrei fare?
Grazie infinite per la disponibilità
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
scegliere compagni di vita più grandi, ed anche non matrimoniabili, Perché non liberi perché non liberi, solitamente risponde a due bisogni : Il primo è ripercorrere un copione edipico, il secondo è proteggersi dall’amore totalizzante.

Molto spesso inoltre, i meccanismi psichici inconsci si difendono, quindi può anche non essere responsabilità del terapeuta il fallimento del suo percorso, ma potrebbe anche dipendere da quanto fosse difficile per lei attuare un cambiamento

In realtà non esiste un orientamento terapeutico migliore di un altro o più adatto di un altro, ma una relazione tra medico e paziente che possa veramente aiutarla, prendendola per mano nel superamento di questo suo immobilismo relazionale

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

per poterLe dare una risposta puntuale su ciò che chiede, è opportuno partire certamente dal tipo di problema, ma anche dal tipo di percorso psicoterapico intrapreso, in particolare sugli obiettivi che aveva fissato col terapeuta e se e in che modo sono stati raggiunti.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte.
In realtà gli obiettivi erano stati accennati in modo molto vago, dispersivo. Io bene o male ho già numerose consapevolezze, solo che non ho gli strumenti per gestire questi schemi disfunzionali, e nelle terapie che ho svolto non mi sono stati forniti (una terapia la sto tutt'ora svolgendo con scarsi risultati). Il terapeuta ascolta e fa domande, ma una volta capito il punto non mi fornisce alcuno strumento ed io sono sempre allo stesso punto di difficoltà.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Da quanto aveva scritto, avevo intuito che il problema fosse proprio questo: gli obiettivi devono esserci e devono essere chiari, percorribili, raggiungibili, tempificabili.

La sola consapevolezza non è sufficiente; poi, per carità, in una situazione come la Sua è necessaria e imprescindibile, ma oltre alla consapevolezza, deve sapere grazie alla psicoterapia COME fare per spezzare questa dinamica.

Chieda al terapeuta esplicitamente ciò di cui ha bisogno, segnalando l'impasse.

Cordiali saluti,
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