Gelosia

Gentili medici,
Sono qui a chiedere un consiglio circa una situazione che mi sta affliggendo da un po'.
Premetto che sono in psicoterapia psicodinamica da 7 anni e che la psicoterapeuta nonché psichiatra che mi segue mi aveva proposto di terminare la psicoterapia qualche mese fa asserendo che possiedo ormai gli strumenti per andare avanti da sola. Abbiamo ripreso le sedute in seguito alla ricomparsa di alcuni sintomi: angoscia abbandonica e forte ansia. Contemporaneamente a questa situazione con la mia analista, ho iniziato da 6 mesi una relazione con un uomo verso il quale nutro grande affetto e una forte attrazione. Abitiamo a 100 km di distanza per cui ci vediamo soltanto nei weekend mantenendo però un quotidiano contatto telefonico. Sembrava andare tutto nel migliore dei modi fino a quando non ho iniziato ad avere sospetti sulla sua fedeltà a seguito di alcuni episodi in cui lui si è addormentato la sera col telefono irraggiungibile rendendo così impossibile la nostra usuale chiacchierata telefonica. È successo alcune volte ed io ho reagito con angoscia profonda e comunicandogli il giorno dopo il mio stato di ansia e la mia paura di un eventuale tradimento. Le sue rassicurazioni hanno avuto un benEfisio momentaneo perché sono intimamente rimasta convinta della sua non sincerità, anzi ho iniziato a sviluppare pensieri sgradevoli e intrusivi da ogni minimo segnale (trovare una sciarpa femminile in camera sua, ricevere un messaggio che mi sembrava frutto di un errore di destinatario, pensare tutte le volte che il suo telefono è irraggiungibile che mi stia tradendo ). Ne ho parlato con la mia terapeuta e lei lo ricollega ai miei tratti borderline e alla mia incapacità di tollerare i distacchi. Ora mi sento prigioniera perché vorrei fidarmi e vorrei non distruggere questo rapporto ma questi pensieri partono al di là della mia volontà e tutte le volte mi scuso col mio partner ripromettencomi di riuscire ad essere razionale. La dottoressa mi ha proposto di assumere Cipralex e ho iniziato soltanto oggi. Mi è anche sorto il dubbio che questi miei sintomi possano essere ricondotti ad un disturbo paranoide e ne parlerò con la dottoressa nel corso della prossima seduta. Vorrei capire se gli antidepressivi possono in qualche modo attenuare il mio problema e se esiste una reale speranza di miglioramento per me. In passato sono stata tradita dal mio ex marito e non ho mai superato il trauma.
Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
la sua psichiatra le ha risposto adeguatamente alla spiegazione dei suoi nuovi sintomi.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Gentile dott. Ruggiero,
la ringrazio per la sua risposta.
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