Svenimenti

Buonasera,
Sono una ragazza di 24 anni. Ho sempre avuto problemi legati alla bassa pressione, cioè mi capita spesso che la vista diventi annebbiata per un paio di secondi se mi alzo velocemente. L'anno scorso, a seguito di uno sforzo, sono svenuta. Ero da sola, quindi non so cosa sia successo e il medico ha pensato fosse sempre a causa della bassa pressione. Il problema, che all'inzio ho pensato fosse soltanto una mia suggestione, è che non mi è sembrato soltanto di svenire (sono svenuta un'altro paio di volte nella mia vita ed è stato diverso), ma mi pare di aver rovesciato gli occhi e di essermi irrigidita prima della vera perdita di coscienza. Non molto tempo fa, mi sono svegliata durante la notte ed ero completamente irrigidita, la bocca serrata e non riuscivo a muovermi. Anche questo non so se possa essere un evento legato a fenomeni del sonno. Mi chiedevo se questi due eventi potessero essere riconducibili a qualcosa e se sia necessario qualche esame, oppure non siano particolarmente importanti.

Grazie a chi risponderà.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

l'episodio notturno potrebbe configurare una paralisi da sonno, niente d'importante e senza significato patologico.
L'altro episodio si potrebbe spiegare col sopraggiungere del malore, che poi l'avrebbe portata allo svenimento, l'instaurarsi di un meccanismo di difesa con contrazione muscolare per evitare o limitare la caduta.
Entrambe sono solo ipotesi a distanza, per un approfondimento del caso sarebbe consigliabile una visita neurologica ed eventuali esami diagnostici che il collega potrebbe richiedere, per es. un elettroencefalogramma.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Utente,
dalla descrizione della sua fenomenologia, occorsa a seguito di una brusca variazione posturale, è legittimo postulare -
come ha correttamente fatto il suo medico curante - l'ipotesi della ipotensione posturale. Tuttavia, la manifestazione di perdita di coscienza, ancorché possa ancora essere sostenibile la medesima patogenesi, a mio avviso meriterebbe un ulteriore approfondimento costituito da un elettroencefalogramma.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it