Problema basso addome

Salve,
Da circa quattro anni soffro un particola tipo di problema: mi sveglio di notte con un dolore fitto alla vescica, con stimolo di urinare, dopo aver urinato il dolore aumenta, ma dopo una seconda urina il dolore passa...ho subito pensato ad un dolore alla prostata e ho consultato un urologo, che pur non riscontrando anomalie a livello prostatico (in base ad analisi del sangue, delle urine e ad ecografie) mi diede degli antibiotici. Dopo alcuni mesi, successivamente ad una partita di calcio ebbi di nuovo lo stesso problema sempre di notte, consultai un altro urologo ma non mi trovo nessuna anomalia.
Il 23 dicembre di questo mese, ho riavuto lo stesso dolore, stavo seduto al pc, mi sono alzato, ho ruotato il busto e ho sentito un leggero crac (come se si fosse spezzato qualcosa) nella zona sovrapubica (sopra la vescica), da quel giorno ho iniziato ad avvertire un indolenzimento ai genitali (testicoli e pene) e urinavo piu' frequentemente. Dal 1 gennaio questo indolenzimento è passato ma ora sento un fastidio all'osso sacro, o meglio dietro all'osso sacro perchè con la palpazione il fastidio non aumenta ne diminuisce. volevo chiedere cosa potrebbe essere questo problema...qualcosa muscolare? o a livello di tendini? o di nervi?

Grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Gentile signore
non è possibile formulare una diagnosi a distanza. In via generale Le posso solo segnalare che effettivamente possono esistere patologie della sinfisi e delle sacroiliache che possono creare sintomi simili a quelli da Lei descritti (mi riferisco solo ed esclusivamente ai dolori alla sinfisi e al sacro, non ai sintomi di natura urologica).

Per un inquadramento della Sua situazione Le suggerisco una visita da parte di un collega reumatologo che saprà senz'altro trovare una cornice esauriente a tutti i suoi problemi eventualmente con l'ausilio di altri specialisti qualora lo riterrà opportuno.
Le auguro un buon 2009

Cordialmente

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante