Placca carotidea ulcerata formante anfratto!!!!

Buongiorno egr.gi dottori, sono un uomo di 63 anni, e circa un anno fa durante una visita periodica dal mio cardiologo, mi è stata riscontrata una placca alla carotide sx con apparente doppio lume. il mio cardiologo mi ha consigliato di rivolgermi ad un chirurgo vascolare per un approfondimento. Quest'ultimo dopo visita ed eco tsa, mi prescrive una ANGIO-TC testa e collo con MDC che riporto l'esito: Regolare opacizzazione delle arterie carotidi comuni e delle carotidi interna ed esterna bilateralmente. Calcificazioni parietali delle carotidi comuni.
regolare opacizzazione dell'asse vertebro- basilare, arterie cerebrali anteriori,medie e posteriori. Assenza di formazioni aneurismiche.
Non alterazioni densitometriche del parenchima cerebrale e cerebellare, ne aree di patologica impregnazione dopo mdc.
Sistema ventricolare in asse armonicamente ampio. Il chirurgo vascolare non ritiene necessario intervento chirurgico ,per prevenzione mi ha prescritto terapia con PLAVIX 75 e Crestor 5. Chiedo a Voi se dopo un anno di questa terapia debba continuare, anche perche da un recente controllo , presso uno studio di diagnostica vascolare, la dimensione della placca è immutata, ma dice il referto" si conferma ampia ulcerazione su placca bulbo-ostiale sn con flusso in entrata sul flap, tentenzialmente "contro corrente" con ulcerazione di10x7 mm determinante una stenosi del 35/40%. Quello che mi preoccupa è la potenziale emboligenita, questa spada di damocle che mi fa vivere in ansia. premetto che non ho fino ad oggi accusato nessun tipo di sintomo collegato, tranne episodi di vertigini che mi porto dietro da alcuni anni. Vi chiedo se è il caso di rifare la Tac e di continuare la terapia. aggiungo che prendo il bisoprololo 2.5 e metà Amlodipina da 5 per una leggera ipertensione. inoltre ho effettuato un holter dove e stato riscontrato che ho delle extrasistoli sovraventricolar (5 singoli -1 coppia). E il caso di pensare ad un intervento? Grazie e scusate la lungaggine.
[#1]
Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA

Gentile Utente,
considerata la morfologia della placca un ulteriore consulto con Chirurgo Vascolare esperto di chirurgia delle carotidi potrebbe essere indicato.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la celere risposta, saprebbe indicarmi quali sono i centri piu specializzati in questo tipo di intervento? Io sono residente in Puglia prov. Lecce, ma non ho problemi a spostarmi al nord.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Scusate vorrei capire inoltre perche ci sono diverse scuole di pensiero riguardo ad un intervento preventivo,. I rischi sono maggiori del beneficio? Ci sono altri modi (terapie) "per "stabilizzare " la placca ? Grazie
[#4]
Dr. Cesare Massa Saluzzo Radiologo interventista, Radiologo, Chirurgo vascolare 65 7
Buongiorno, innanzitutto non sospenderei la terapia; bisogna ristudiare la TAC in suo possesso ed in particolare la morfologia di quella placca aterosclerotica che così minuziosamente è stata descritta dal Collega Radiologo lasciando presupporre che qualcosa vada fatto; se dovessi decidere solo sulla base del grado di stenosi non la opererei, ma la rivisitazione della TAC potrebbe farmi cambiare idea e magari pensare di eliminare il problema coprendo la placca con uno stent.

Dott Cesare Massa Saluzzo
www.massasaluzzo.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Dott. Saluzzo grazie per la risposta. L'ipotesi dello stent era stata ipotizzata , ma da come ho capito , vista la conformità di questa placca con uno "sperone" non sarebbe idonea, in quanto questo sperone potrebbe far non aderire lo stent o provocare foratura dello stent stesso.
Inoltre se ho capito bene lo stent sarebbe piu indicato per persone piu giovani.
Una eventuale asportazione chirurgica, preventiva, comporterebbe rischi elevati di eventi avversi?
Grazie
[#6]
Dr. Cesare Massa Saluzzo Radiologo interventista, Radiologo, Chirurgo vascolare 65 7
Come ho detto va rivista la TAC con la conoscenza dei materiali a disposizione per eseguire l'intervento endovascolare, cioè considerando l'ipotesi dell'angioplastica con stent: di per se questa tecnica non è assolutamente controindicata in caso di placca eccentrica (a sperone), ma semmai con altre caratteristiche e lo stent non è indicato in pazienti più giovani, anzi.
Esistono rischi di complicazione sia per la metodica endovascolare che per quella aperta per evitare le quali bisogna rivolgersi a chi fa un minimo di 50-70 interventi all'anno e a chi ne ha eseguiti nella sua carriera un grande numero.
Grazie
[#7]
dopo
Utente
Utente
Grazie è stato molto chiaro. Le chiedo se c'è un metodo per sapere chi e in quali centri esegue questi tipi di intervento in numero elevato come da lei suggerito.