Gonartrosi anziano intervento sì o no

Gentile dottore,
mia nonna 85enne è affetta da gonartrosi alle ginocchia.
E’ stata già operata 10 anni fa con esito positivo al ginocchio destro, avrebbe dovuto impiantare la seconda protesi al sinistro, ma sino ad ora è stata restia a sottoporsi all’intervento. Il dolore provocato da questa patologia nell’ultimo periodo si è acutizzato, per questo si è sottoposta a un esame radiografico da cui emerge:
GONARTROSI CON APPUNTIMENTO DELLE EMINENZE INTERCONDILOIDEE TIBIALI E OSTEOFITOSI REATTIVA MARGINALE. MARCATO VALGINISMO DEL GINOCCHIO CON SPICCATA RIDUZIONE D’AMPIEZZA DELLA PORZIONE MEDIALE DELL’AREA DELL’INTERLINEA ARTICOLARE FEMORO TIBIALE; A TALE LIVELLO SI APPREZZA OSTEOSCLEROSI DELLE SUPERFICI ARTICOLARI GIUSTAPPOSTE, EVIDENTE OSTEOFITOSI MARGINALE ED AVVALLAMENTO DELL’EMIPIATTO TIBIALE ESTERNO.
QUADRO DI GONARTROSI FEMORO – ROTULEA.
Desidero sapere se in alternativa all’intervento ci sono terapie che possano alleviare il dolore migliorando la deambulazione, considerato che la nonna non è propensa a sottoporsi ad intervento anche se il suo stato di salute generale è ottimo.
Aspettando una sua risposta la ringrazio e le porgo i miei saluti.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

esistono solo due terapie che possono migliorare i disturbi in questi casi (eccetto l'intervento di protesi): le infiltrazioni di acido ialuronico (lubrificante dell'articolazione) oppure le infiltrazioni di cellule staminali.

L'acido ialuronico svolge esclusivamente una funzione lubrificante, ma non ha alcuna reale azione rigenerativa sulla cartilagine danneggiata.

La cartilagine, del resto, non ha autonomamente la capacità di auto-ripararsi.

Pertanto, l'unica soluzione concreta per riparare il danno cartilagineo, a mio parere, è quella di rigenerare il tessuto attraverso le cellule staminali ematiche (CD-34+) associate con i fattori di crescita delle piastrine (CGF), una metodica in media molto efficace, senza rischi, praticamente indolore, che richiede circa 30 minuti dal momento del prelievo di sangue dal braccio e l'infiltrazione. Oltre tutto, è estremamente economica, essendo il costo paragonabile (a volte inferiore) rispetto a una comune infiltrazione di acido ialuronico.
Noi la stiamo utilizzando in tutte le patologie artrosiche da circa un anno (si tratta di una metodica nuovissima) per la notevole azione rigenerativa sulle cartilagini danneggiate, da cui, poi, si ottiene anche il miglioramento dei sintomi.

Deve però informarsi se nella sua zona c'è qualcuno che utilizza questa medodica innovativa (che non è il cosiddetto PRP, cioè il concentrato piastrinico).

Buona giornata

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale