Esperienza che mi ha cambiato la vita

Buon giorno.
Sono un ragazzo disabile di 27 anni che alcuni anni fa ha subito abusi fisici e psicologici, gli stessi abusi che mi hanno portato infine a diventare disabile. Da qualche tempo ho iniziato ad appassionarmi all'horror e a scrivere e da circa un anno sto notando una mia tendenza a replicare nelle mie storie parte degli abusi subiti nel corso degli anni, anche se mai lo faccio abusando di personaggi a me ispirati o altri ispirati a persone reali, solo a personaggi da me totalmente inventati. Mi chiedo quindi se ci sia un nesso tra quel che ho subito e quel che sto scrivendo. Il dubbio mi è venuto guardando altre opere, sempre horror, in cui personaggi che avevano subito torture sviluppavano pensieri fissi e manie a riguardo oltre a depressioni et similari. Premetto che non mi sento ne depresso ne ansioso, nonostante le mie svariate patologie che mi consentono un'autonomia ai limiti dell'autosufficienza, mai assunto droghe prima degli eventi avversi a me accaduti, ad oggi assumo cannabis per dolore cronico regolarmente prescritta, però quando devo parlare delle mie vicissitudini (come ora) mi incasino e divento una sorta di ameba incapace di esprimersi, nonostante io non abbia ne paura ne disagio in questo momento. In sintesi vorrei capire se questa mia condizione, che mi auguro transitoria anche se a livello economico mi sta ben fruttando (Ho venduto un paio di libri all'estero)
PS: Tengo a precisare che il problema è nato anche prima dell'assunzione del farmaco a base di cannabinoidi
Un grazie a chi risponderà.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Gentile utente,

tra le differenti variabile che Lei ci presenta,
non è facile mettere ordine.

Ci provo.

Che Lei si liberi delle sue sofferte esperienze scrivendo,
mettendo su carta il dolore e la paura,
può essere positivo.
Molti scrittori hanno utilizzato questo metodo.

Dico "può" perchè senza una conoscenza diretta e personale la certezza non esiste.

..................

"..questa mia condizione, che mi auguro transitoria.."
"..il problema è nato anche prima dell'assunzione del farmaco a base di cannabinoidi.."
A cosa si riferisce?

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, grazie per la tempestiva risposta.
riguardo la mia affermazione:

"..questa mia condizione, che mi auguro transitoria.."
"..il problema è nato anche prima dell'assunzione del farmaco a base di cannabinoidi.."

Mi riferisco al fatto che difficilmente è colpa del farmaco psicoattivo che assumo, dato che la mia ispirazione è nata prima dell'inizio dell'assunzione dello stesso.

Riguardo al dire "Mi auguro transitoria" lo dico semplicemente perché i miei scritti, mi causano non pochi problemi a livello del giudizio che le persone esprimono nei miei confronti chiedendosi "Ma questo cos'ha in testa?"

Non che il giudizio mi dia problemi nella vita, ma è comunque fastidioso a volte l'esser giudicati da biechi moralisti della domenica.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Noi da qui non possiamo sapere se si tratti di pensieri ed ispirazioni
letterariamente creative
oppure
ideazioni patologiche;
a livello di "scrittura" e scrittori
talvolta i confini sono labili, così ci dice la storia della letteratura.

Lei come si sente soggettivamente?
Ha scritto a noi per un dubbio oppure per un malessere?
Assume farmaci oltre alla cannabis per uso terapeutico?

Quanto al giudizio della gente...
non si può evitare.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Francamente mi sento molto bene, non ho ansie e paure d'alcun tipo ne mi sento depresso.
Assumo steroidi in cronico oltre che cannabinoidi. Sono un tipo piuttosto allegro e gioviale da sempre, molto ironico e autoironico.
Il mio consulto lo scrivo per un dubbio, visto che non vorrei aggiungere alla mia lunga lista di patologie un un'ulteriore voce (ho 7 patologie croniche). Sono per il motto "prevenire è meglio che curare" tanto che ho pensato di parlare con uno psicologo ma per assurdo (assurdo perchè trascorro molto tempo con i medici) l'idea mi mette comunque a disagio visto che ho sempre rifiutato di parlare di ciò che ho subito per un motivo che francamente mi sfugge.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
"..ho sempre rifiutato di parlare di ciò che ho subito per un motivo che francamente mi sfugge. .."

Forse ne parla indirettamente scrivendo romanzi sul tema.

Se ne sentirà la necessità, affronti l'argomento con un nostro Collega.
Ma può darsi che in questo modo si esaurisca la vena letteraria.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti