Nervo vago causa attacchi panico e stipsi ?

Cari dottori
Nel titolo ho cercato di riassumere il più possibile quelli che sono i miei problemi.
Da diversi anni ormai (direi che il tutto è iniziato circa 10 anni fa prima in modo leggero per poi via via aggravarsi) soffro di digestione lenta, stipsi cronica e conseguente gonfiore, stanchezza e debolezza. Inoltre soffro di attacchi di panico quando guido in autostrada o in altezza o in posti che non conosco.
Qualche volta soffro anche di emicrania e di fitte allo sterno.
Fino ad ora ho sempre ricondotto entrambi i disturbi principali (ansia e stipsi) ad una natura psicologica e ho anche tentato con scarso successo una terapia psicologica.
Ho anche disturbi al collo e alla schiena se pur lievi, tipo indolenzimenti.
Mi chiedo ora invece, a seguito di qualche info trovata sul web se il tutto non possa essere di natura fisica e forse attribuibile al Valgo ....
Vi sarei molto grado se voleste darmi un vostro parere professionale a riguardo.
Saluti
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Come premessa, devo dirle che l'opposizione psicologico-fisico , o mente-corpo non esiste. Tutte le nostre funzioni nervose e mentali hanno una base biologica, fisica. Quindi ha poco senso dire che l'ansia o l'emicrania abbiamo "una base psicologica".
Per rispondere alla domanda sul vago, tutto quello che avviene nei nostri organi, cioè tutto quello che non è solamente intellettuale, è dovuto all'azione del vago o del suo opposto, il simpatico, dall'attacco di panico alla stipsi.
Vi sono individui,e lei potrebbe essere tra questi, che hanno una spiccata labilità neurovegetativa, e possono soffrire di tutta una serie di disturbi funzionali. Queste persone venivano denominate dalla vecchia medicina "vagolabili" e i loro disturbi funzionali attribuiti alla "distonia neurovegatativa". Questi erano concetti validi che purtroppo noi medici abbiamo perduto.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, se ben capisco mi parla in soldoni di una possibile predisposizione ad una "debolezza" dei nervi in questione, la domanda successiva che quindi mi sporge spontanea è: c'è qualche test che possa confermarlo e nel caso conviene farlo ?
Grazie nuovamente per l'interessamento
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Non parlerei tanto di debolezza, quanto di "tono". Un maggior tono simpatico può portare a certi disturbi, e un maggior tono vagale ad altri disturbi. Ma parlo di disturbi funzionali.
Esistono test per misurare il tono neurovegetativo; sono o farmacologici o tramite strumenti computerizzati. Ma fa prima a contattare uno psichiatra o neuropsichiatra esperto di farmacologia.
[#4]
dopo
Utente
Utente
seguirò il suo consiglio, buona vita
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