Sarcoidosi, linfoma o neoplasia?

Mio padre (65 a.), dopo alcuni mesi di tosse secca (soprattutto durante la notte), di lieve dispnea e di altrettanto lieve dolore al torace, si è sottoposto ad un esame spirometrico (esiti nella norma) e successivamente a RX torace e TAC con mdc. Va segnalato che, a seguito di un contatto con il bacillo tubercolotico durante l'infanzia, ha sempre avuto "cicatrici polmonari", segnalate anche dalle precedenti radiografie. è stato fumatore fino all'età di 35 anni, per il resto conduce una vita regolare nell'alimentazione e nell'esercizio fisico. Non ha avuto deperimento e nessun fenomeno di emottisi.
l'esito della tac è il seguente:


Esame eseguito prima e dopo infusione venosa di mezzo di contrasto organoiodato.

A carico di entrambi i polmoni sono riconoscibili diffuse formazioni nodulari, più evidenti nel lobo polmonare superiore dx, che presentano margini sfumati e spiculati, con prevalente distribuzione in sede peribronchiale e mantellare.

Sono inoltre riconoscibili plurime adenopatie confluenti in sede paratracheale, sottocarenale, lateralmente all'arco aortico e in sede ilare bilaterale, che presentano calcificazioni nel loro contesto, la maggiore del diametro complessivo di circa 5 cm. in sede sottocarenale

Nelle scansioni eseguite al passaggio toraco-addominale sono riconoscibili alcuni linfonodi tondeggianti di circa 1,5 cm. in sede paraortica sn e all'ilo epatico. Non significative alterazioni a carico dei restanti organi addominali compresi nel campo di studio.

Al fine di caratterizzare il quando si consiglia PET-TC e/o mediastinoscopia.


La pneumologa ha prescritto una broncoscopia per avere dati istologici e ha ipotizzato sarcoidosi, linfoma o formazione neoplastica.
Cosa ne pensate? Grazie

[#1]
Dr. Baldassare Di Silvestre Pneumologo, Medico di laboratorio, Medico igienista 13 1
Sono completamente d' accordo con la collega e con il beneficio di una visione limitata della situazione anche l' ordine dei sospetti (al primo posto una sarcoidosi) forse non andrebbe esclusa una reinfezione endogena da tbc anche se il quadro clinico non sembrerebbe suggestivo per questa,aspetti comunque fiduciosamente i risultati della broncoscopia che potrebbero essere dirimenti ( gradirei conoscerli per curiosità professionale), cordiali saluti dott Baldassare Di Silvestre

Dott Di Silvestre Baldassare

[#2]
Dr. Biagio Carlucci Medico Chirurgo 2
Le lesioni toracopolmonari descrite alla TC impogono una definizione diagnostica certa che si può ottenere solo con esami cito/istologici. Consiglierei pertanto, di eseguire, come consigliato dai Colleghi pneumologici, la fibrobroncoscopia che avrebbe un'altissima probabilità di definire il quadro clinico attraverso una serie di esami quali il lavaggio broncoalveolare per la ricerca di cellule atipiche e l'esame citomorfologico con fenotipizzazione linfocitica, la biopsia bronchiale e/o transbronchiale, l'agoaspirazione per esame citologico delle linfoghiandole paratracheali e sottocarenali. Ricorrerei alla mediastinoscopia o alla biopsia polmonare chirugica nel caso in cui gli esami eseguiti sui prelievi broncoscopici non fossero dirimenti. Non comprendo l'utilità della TAC/PET in questa fase diagnostica perchè comunque, a prescindere dalla captazione o meno, le lesioni vanno definite con i citati esami cito/istologi.

Dr. BIAGIO CARLUCCI

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
oggi abbiamo saputo che il prelievo broncoscopico non è stato dirimente ai fini della diagnosi. Hanno consigliato di effettuare una nuova TAC tra circa due settimane per valutare eventuali modificazioni del quadro e, nel caso sia peggiorato o rimasto stabile, procedere alla mediastinoscopia. Mi chiedo se non valga la pena di fare la mediastinoscopia subito: per quanto si tratti di una procedura piuttosto invasiva, forse aiuterebbe a fare una diagnosi più rapidamente senza lasciar trascorrere altro tempo. Mio padre ha inoltre constatato che assumendo dell'acido acetilsalicilico il sintomo della tosse sembra diminuire drasticamente. Questo potrebbe far propendere per un quadro infiammatorio? Ed è il caso che continui con la (auto)somministrazione del farmaco? o questo può inficiare gli esiti di una futura TAC? vi ringrazio molto per la disponibilità.
[#4]
Dr. Baldassare Di Silvestre Pneumologo, Medico di laboratorio, Medico igienista 13 1
Purtroppo non è infrequente che la broncoscopia non riesca ad essere dirimente per la diagnosi , concordo che la tappa successiva debba essere la mediastinoscopia con biopsia diretta dei linfonodi (anche se l' esame e più "invasivo" del precedente è indispensabile porre una diagnosi) probabilmente si potrebbe "saltare" l'esecuzione di un' altra TAC, ma posporre di un paio di settimane la mediastinoscopia non ha alcun effetto pratico sull' eventuale approccio terapeutico, e ritengo devono esserci motivazioni valide da parte dei colleghi che hanno il quadro d' insieme del percorso diagnostico nel proporre una nuova TAC, per quanto riguarda la tosse che si attenua con l' assunzione di asa non so dare onestamente una risposta scientifica, sicuramente l' assunzione di questo farmaco non può interferire con i processi diagnostici radiologici o istologici, cordiali saluti
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