Voglia di masturbarsi

Gentili Dottori,
ho quasi 37 anni ed ho notato negli ultimi tempi che non ho più tanti stimoli nel masturbarmi e spesso arrivo all'eiaculazione poco dopo senza raggiungere l'erezione o a volte è molto debole. Questa è una cosa che è andata scemando già negli ultimi tempi, poi è totalmente decaduta da quando ho intrapreso e concluso da poco una relazione che mi stava praticamente distruggendo e dove abbiamo avuto pochi rapporti (per non dire quasi nulli con grosse difficoltà nel raggiungere l'erezione e/o mantenerla) a causa della poca intimità che avevamo (lei separata con tre figli praticamente sempre presenti).
Premetto che prima d'ora non ho mai avuto grossi problemi con le precedenti partner con le quali ho avuto rapporti seri, mentre in "avventurelle" (poche) spesso ho fatto flop (ansia da prestazione?).
E da considerare anche il fatto che tra la precedente storia seria e quella che credevo fosse tale, ma che invece è andata a rotoli negli ultimi mesi sono passati anche 5 anni, durante i quali mi sono concentrato quasi unicamente sul lavoro ed infatti ora sono ancora molto impegnato e preso dallo stesso che mi tiene occupato dalle 12 alle 18 ore al giorno!
Per completare il mio quadro clinico c'è da dire che soffro di una leggera ipertensione (minima un pò alta) che mi costringe ad assumere per due volte la settimana (martedì e sabato) il NATRILIX LP da 1,5mg soprattutto nei periodi freddi dell'anno, ottenendo ottimi risultati, anche grazie ad una dieta che seguo da oltre un anno e che mi sta portando vicino al mio peso forma. Non fumo più da qualche anno, mentre ogni tanto durante i week-end, nelle uscite con gli amici mi permetto di bere qualche birra o comunque alcolici non troppo forti.
Un paio d'anni fa a causa di una sciovolata mi sono procurato una pubalgia nell'inguine dx che non sono mai riuscito a curare del tutto, anche se forti fastidi così come quando si presentò la prima volta non ne ho mai più avuti. Inoltre ho da sempre il testicolo dx un pò più su di quello sx ed il dx è sempre stato più sensibile di quello sx, ma il chirurgo che mi diagnosticò la pubalgia non ha riscontrato alcun problema di probabile ernia.
Infine c'è da aggiungere che ho spesso delle buone erezioni mattutine (a volte blande a volte soddisfacenti), cosa che va a periodi, ma ultiamente sono quasi sempre presenti.
Pertanto desidereri sapere se il problema che sto riscontrando sulla voglia di masturbarsi e relativo scarso risultato può essere imputato al fatto che forse arrivati ad una certa età può essere normale o per altre cause psicologiche? Inoltre il quadro di cui sopra può essere considerato soddisfacente e le erezioni mattutine escludono qualunque problema organico?
Sarebbe davvero molto gentile da parte Vs darmi quante più indicazioni possibili, poichè sempre a causa dei miei numerosi impegni mi è praticamente impossibile andare da un andrologo e tantomeno eseguire determinate analisi.
Mi scuso per essermi dilungato e Vi ringrazio anticipatamente di tutto.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
caro lettore,

il fatto di non riuscire a conseguire una valida, accettabile rigidità, nemmeno con la masturbazione fa pensare alla esistenza di una problematica circolatoria alla base del suo problema, forse in connessione con lo stato ipertensivo .
Il fatto di vedere erezioni migliori la mattina al risveglio potrebbe far pensare, a mio parere, alla esistenza di una problematica veno occlusiva cavernosa.
E' chiaro che con tale situazione erettile possano svilupparsi tutta una serie di conseguenze legate ad ansia di prestazione, insicurezza, scarsa voglia di avere rapporti....
Si faccia vedere da uno specialista, pensi che una ottimale funzionalità sessuale è importante e potrebbe essere anche il motivo per trovare poche ore necessarie per andare a farsi visitare
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
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Gentilissimo Dott. Diego,
La ringrazio per la risposta, ma in effetti forse sono stato un pò troppo espansivo nell'esposizione dei fatti.
Al mio problema erettivo non ho mai dato troppo peso prima dell'ultima relazione di cui sopra, dove parlando con chiunque mi è stato detto che era praticamente impossibile trovami in uno stato ottimale a causa delle condizioni in cui ci trovavamo, senza un minimo d'intimità! Di certo però quest'esperienza mi ha segnato molto e mi ha portato sull'orlo della depressione. La mia domanda più specifica è: è normale che a quasi 37 anni non trovi più una certa eccitazione nella pratica della masturbazione? Questa cosa stava già avvenendo prima della mia ultima relazione, solo che non ci ho mai fatto caso più di tanto. Ed inoltre avendo comunque avuto delle ottime erezioni in sporadici casi in questi ultimi tempi, anche una sola erezione completa può escludere del tutto problemi organici?
In aggiunta al mio quadro generale, da circa un mese sto adottando un metodo di cui non faccio il nome per non fare pubblicità gratuita, il quale è composto in 3 fasi:
1) agisce sullo stato psicologico, adottando il sistema della PNL inquadrando il giusto focus mentale, schemi di visualizzazione adatti e la giusta postura, nonchè gli operatori modali più adatti per entrare in uno stato di eccitazione pura.
2) esercizi da effettuare almeno un paio di volte al giorno col muscolo pubococcigeo dalla durata di circa 8 minuti, in modo tale da migliorare l'afflusso di sangue all'apparato genitale.
3) esercizi brevi ed intensi, quali flessioni, un'altro di cui non ricordo il nome che va ad agire sulla forza nelle braccia ed un terzo denominato squash che agisce sulla forza nelle gambe da effettuarsi tutti e tre di seguito per un paio di volte a giorni alterni (li faccio il lunedì, mercoledì e venerdì), con l'intento di migliorare la produzione di testosterone.
Sarei veramente grato di ricevere anche un giudizio su questo metodo, visto che chi l'ha pubblicato decanta soprattutto gli esercizi per il muscolo pubococcigeo come super-consigliati dagli andrologi.
Grazie ancora e saluti affettuosi.
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Utente
Utente
Cari Dottori,
finalmente ho trovato un pò di tempo libero ed ho provveduto ad effettuare una visita presso un noto urologo che ha già in cura mio fratello. In effetti mi è stata diagnosticata una prostatite dopo un certo colloquio seguito da visita ai testicoli e rettale, che probabilmente a causa di quest'infiammazione mi ha causato problemi di erezione. In effetti i problemi di pubalgia menzionati nel mio primo intervento non sono mai esistiti (o comunque rientrati non facendo intensa pratica sportiva) e già all'epoca potevano essere i primi sintomi di questa infiammazione.
Pertanto mi ha prescritto una cura con LEVOXACIN 500 da assumere dopo colazione per 15gg e PERMIXON 320 da assumere dopo cena per 44gg. Successivamente dovrò fare una serie di esami ed effetturare una nuova visita di controllo.
Nel frattempo oltre alla corretta alimentazione, mi ha consigliato anche un'attività sportiva, pertanto stavo seriamente considerando di frequentare una palestra un paio di volte a settimana, ma il mio dubbio è: anche praticando gli esercizi indicati nel post precedente a questo, talvolta ho accusato maggiori dolori all'inguine, pertanto è consigliabile cominciare subito l'attività sportiva o dopo un certo periodo di cure sopra descritte?
Il medico mi ha detto che l'attività fisica non può fare altro che migliorare la prostatite, ma sotto questo aspetto gradirei un ulteriore parare da parte Vostra.
Certo di un Vostro gentile riscontro, ringrazio come sempre di tutto e Vi auguro buon lavoro.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Una piccola correzione: la cura con PERMIXON 320 da assumere dopo cena è della durata di 40 giorni.
Mi scuso per il disguido.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.1k 1.2k 642
Caro lettore ,

a questo punto segua attentamente tutte le indicazioni ricevute e nel frattempo ,se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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