Ansia incontrollata

Buonasera sarò breve.
Ho 39 anni e combatto con l ansia da 20 anni. Ho sempre creduto che i medici non capissero nulla e ho fatto controlli su controlli per tutti i miei sintomi. Prendo il Valium a bisogno da anni. Non esco mai senza, altrimenti rischio di finire in ospedale a farmi ridere in faccia ogni 2x3.
Finalmente avevo accettato che tutti i miei sintomi fossero legati all' ansia e questa accettazione mi ha fatto stare meglio.
Improvvisamente 2 settimane fa un mio amico è venuto a mancare per un infarto fulminante. Da allora apriti cielo, si sono scatenati tutti sintomi che prima non avevo, addirittura mi tira la mascella. Ora mi chiedo visto che l ansia/panico e l attacco di cuore sono simili e in me si è installata una profonda paura di scambiare l uno per l altro, potreste gentilmente spiegarmi in maniera semplice da cosa posso capire che è solo ansia in modo da bloccare l attacco sul nascere? grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Infatti le domande che pone adesso, nonostante sia consapevole della natura del suo disturbo, ne esprimono la natura, e Lei non può fare altro che porle.
Anche altre convinzioni, come quelle che il valium al bisogno le consenta di evitare gli attacchi, sono sostanzialmente errate.

La possibilità che ha è di farsi curare il disturbo. Credo che qualcuno glielo abbia anche proposto, anche se poi non ha ritenuto di farlo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Grazie per la risposta ma non ha risposto alla mia domanda. Mi scusi se le sembro brusca ma io non ho più tempo né voglia di farmi sovrastare dall' ansia. Sono stata da molti psicologi e psichiatri ma nessuno ha saputo aiutarmi, inoltre al Sud cure gratuite per la mia problematica non sono contemplate e sinceramente non lavorando non ho questa possibilità. In che senso i calmanti non mi aiutano? Sicuramente non cureranno la causa ma mi aiutano con la sintomatologia. Lei sa cosa voglia dire sentirsi male con 4 bambini piccoli in casa? Come dovrei fare? Impazzire davanti a loro? Ora le chiedo solo di rispondere alla mia domanda ovvero come faccio ad essere certa che quando mi sento male sia solo ansia? C è un modo per capirlo? Ho il terrore di non saper riconoscere malattie più gravi essendo abituata a tutta una serie di sintomatologie. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
No, è Lei che non ha capito. Lei sta ponendo una domanda che è sintomatica del suo stato d'ansia, rispondere alla lettera come se fosse un ragionamento normale non avrebbe senso.

Non le servono risposte a queste domande, le serve una cura.
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Utente
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Va bene quindi la mia costante stanchezza, la sensazione di essere in 3d, i miei dolori, le mie fitte, la tachicardia improvvisa, le extrasistole, la fame d aria, l oppressione, il dolore sotto il collo ecc è tutto legato all' ansia e con una cura mirata sparirebbe tutto? Sarebbe preferibile uno psichiatra o uno psicoterapeuta? È inutile spiegarmi cosa cambia tra un attacco d ansia e un problema più grave? io mi sento una malata e non so come sbloccare la paura costante di una catastrofe. Lei mi risponderà una cura, l ho capito, ma avrei bisogno di un ragionamento logico per favore. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Sta semplicemente ripetendo domande che sono nient'altro che una richiesta di rassicurazione. Più le fa, e più le si risponde, più ritarda nel farsi curare.
Assolutamente no, non ha bisogno di un ragionamento logico, il contrario, il ragionamento che sta facendo è già troppo logico, a vuoto. Iperlogico. Ha bisogno di intervenire.
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Va bene dottore ho capito però vorrei che rispondesse almeno a questa domanda.
Nel disturbo d ansia sono i malesseri fisici che la scatenano o è l ansia stessa a portare dolori e malesseri oppure ancora è una combinazione delle 2 cose insieme? Glielo chiedo perché so per certo che quando sto ok fisicamente l ansia non mi viene. Per questo motivo ho sempre cercato di curare il fisico.
Grazie saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Nei disturbi d'ansia possono esserci diversi meccanismi

a) insieme ai sintomi mentali ci sono quelli corporei, entrambi prodotti da uno stato biologico che coinvolge cervello e resto del corpo
b) la persona esprime il proprio malessere in termini corporei anziché in termini mentali, per un suo stile comunicativo, per l'abitudine a esprimere il malessere in questi termini al fine di essere considerata, oppure per una vergogna a parlare di sé in termini di emozioni

c) la persona ha come sintomo principale lo stato di allarme rivolto al controllo delle cose, e il timore che succeda qualcosa di negativo e incontrollabile, il che include anche il corpo. I segnali del corpo divengono quindi elemento di allarme, e come tali sono comunicati, con la perdita della distinzione chiara di intensità, gravità, peso e interferenza
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Si grazie è il tipo C. Anche un dolore al dito mi manda fuori controllo ma non sempre.
Ho prenotato per dei test psicologici per poi decidere che strada seguire. Grazie ancora. Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Va bene, i test psicologici non è chiaro a cosa debbano servire in questo caso.
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Da quanto ho capito per appurare se sia solo ansia o anche qualcos'altro.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non è previsto che ci siano particolari test per questo.
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Utente
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Dottore buonasera,
sento il bisogno di chiederle un altro consulto.
Io mi ritengo una persona estremamente emotiva ma razionale. Sono anche molto introspettiva e credo di aver capito, almeno in buona parte, da dove derivino i miei problemi con l ansia ma una delle cose che faccio più fatica a comprendere è il malessere fisico. Sono sicura che tutto sia dovuto ad un eccesso di controllo e di conseguenza alla paura di perderlo. Non capisco perché ci siano dei periodi dove fisicamente sto uno straccio anche senza ansia. Ho notato che i picchi avvengono ciclicamente ma cmq starò bene al max una settimana al mese in tutto. Non capisco se la sintomatologia fisica sia una cosa a parte oppure no. Se ad es faccio una cura di antidolorifici migliora tutto il quadro. Poi a volte mi sento confusa, non ho memoria né testa per nulla. Sono quasi assente e faccio fatica a stare con i miei figli. È possibile che oltre all ansia abbia una sorta di depressione? Quando sto bene non mi faccio sovrastare dai pensieri negativi ma quando sto male non ci riesco. In questo momento non capisco neanche se sono riuscita ad essere chiara su quale sia la mia vera domanda. Insomma il malessere fisico può essere dovuto ad es ad una banale cervicalgia che poi peggiora con l ansia? Potrei avere anche la depressione? Veramente un terapeuta potrebbe bloccare tutti i miei sintomi? Mi scusi ma dopo 20 anni lo trovo quasi impossibile. Ha qualche terapeuta da consigliarmi su Salerno? Grazie e mi scusi per lo sfogo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
A me quest'esposizione fa venire in mente più che altro il meccanismo tipico dell'ossessione, che peraltro lei sintetizza quando parla della paura di perdere il controllo come conseguenza della ricerca continua delle risposte o delle rassicurazioni.
Quindi qualcosa di attinente al campo dell'ansia, in senso lato.

Non è possibile segnalarle qui dei colleghi.
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Utente
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Mi scusi sta dicendo che oltre all ansia potrei avere un disturbo ossessivo/compulsivo?
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Gentile dottore, ho iniziato oggi un percorso cognitivo comportamentale. Credo che faccia al caso mio. Incrocio le dita.
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Più che "oltre all'ansia" , si tratterebbe di uno dei tipi di ansia.
La terapia cognitivo comportamentale può essere utile in caso appunto di disturbo ossessivo. La diagnosi dovrebbe però essere chiarita fin da subito, al fine di scegliere appunto un metodo specifico.
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Sì, i test servono proprio a questo. Dopo che lo specialista avrà un quadro completo della situazione e della sintomatologia mi aiuterà a sbloccare il problema. Non avevo mai avuto a che fare con questo tipo di approccio ma mi piace perché va dritto al sodo. In poche sedute iniziali cerca di individuare la causa e successivamente attua delle strategie per sbloccare il pensiero. La trovo molto più utile delle terapie dove vai per anni a parlare senza sapere cosa stai facendo e per quanto tempo. Cmq proverò anche questa e le farò sapere tra qualche mese.
Grazie saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
No, i test non servono a questo. La diagnosi si fa di solito subito, non occorrono particolari test.
L'approccio per cui si individua il problema e si propongono delle strategie è normalissimo, francamente quale altro potrebbe essere un approccio volto alla soluzione di un problema ?
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Utente
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L approccio è capire da dove deriva il problema quindi sapere come mi sento, cosa percepisco e conoscere la mia storia. Il tutto in breve tempo durante la fase preliminare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Da dove deriva il problema" sottende l'idea che debba derivare da qualcosa di psicologico. Non è detto che sia così, e per le diagnosi in realtà queste interpretazioni non sono in genere necessarie.
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