Le informazioni che ho non sono sufficienti

Cari Dottori,
scrivo per avere chiarimenti su una reazione allergica che si é presentata piú volte negli ultimi anni a intervalli piuttosto ampi.
Circa un'ora dopo aver mangiato alimenti SEMPRE DIVERSI (che elenco di seguito)avverto dapprima un leggero dolor di stomaco, poi ho prurito e mi riempio di bolle su tutto il corpo (in particolare collo, petto e braccia) e il viso mi si gonfia moltissimo. Ho avuto questo problema in tutto sei volte nel giro di una decina d'anni, con due episodi a distanza di tre mesi nell'ultimo anno, in cui ho avuto anche vomito e una leggera diarrea.
La reazione dura alcune ore e il gonfiore al viso (soprattutto agli occhi) impiega un paio di giorni a riassorbirsi anche se assumo delle compresse di bentelan.
Vorrei eseguire dei test ma non so da che parte iniziare e il medico di famiglia a cui mi sono rivolta non ha saputo aiutarmi, perché dice che le informazioni che ho non sono sufficienti.

Questi sono gli alimenti che ho mangiato prima delle reazioni e che comunque assumo regolarmente senza problemi. Ognuna delle combinazioni che vado a elencare mi ha provocato questa reazione una sola volta:

- insalata, rucola, carote, mais, olive nere, ceci.

- pasta al pomodoro; pancetta; formaggio spalmabile, insalata verde con carote; frutti di bosco

- felafel (polpette di ceci) e insalata

- cotoletta

- pizza bianca con fiori di zucca

- frittata di patate

Cosa possono avere in comune tutti questi alimenti? Che test dovrei eseguire?

Sono un po'preoccupata perché mi sembra che le reazioni siano ogni volte piú violente.

Grazie mille per il vostro gentile aiuto.








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Allergologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2009
Allergologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
i primi passi per una valutazione allergologia adeguata sono rappresentati da un'anamnesi 'ad hoc' (la raccolta di informazioni relative al rischio allergologico generale e ad altre problematiche concomitanti di altra natura) e dall'esecuzione di test idonei (dal RAST ai prock test) e mirati al sospetto clinico. Laddove necessario si proseguirà con esami ematochimici specifici eo diete diagnostiche e reitroduzione mirata di categorie di alimenti. Il problema 'allergia alimentare' benchè spesso evocato nei disturbi che lei ha descritto può anche non essere il centro del problema.
Il tutto dovrà essere supervisionato da un allergologo di sua fiducia.

Cordiali saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Cassaglia,
La ringrazio molto per la Sua risposta. Se ho capito bene, dunque,l'unico modo per stabilire se le mie siano o meno reazioni allergiche é eseguire tutti i test necessari.
Ho giá provveduto a prenotare una visita da un allergologo, ma vorrei gentilmente chiederle un parere su come comportarmi nell'eventualitá che, nell'attesa della visita, l'episodio si ripeta. Lei crede che sarebbe il caso di andare al Pronto Soccorso? Ci sono farmaci che potrebbero limitare il fenomeno?
Il medico di famiglia, cui mi sono rivolta in attesa di incontrare uno specialista, mi ha prescritto delle compresse di Zirtec da prendere solo in caso di emergenza. Lei crede che potrebbero essere utili?
Perdoni la paranoia, ma l'ultima volta che ho avuto questa "reazione" il fenomeno é durato alcune ore (dalle 9 di sera al mattino successivo), ero sola e mi sono davvero preoccupata. Vorrei solo essere pronta e affrontare la questione nel migliore dei modi.
Grazie mille.



[#3]
Allergologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2009
Allergologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
i farmaci da utilizzare in maniera preventiva o in caso di comparsa dei sintomi variano a seconda del tipo di reazione e della sua intensità. Gli antiistaminici (lo Zirtec) possono andare anche bene in caso di reazioni di lieve entità; i cortisonici sono utili in caso di reazioni più intense, fino ad arrivare all'adrenalina da utilizzare in caso di reazioni di shock anafilattico. Il tutto, ovviamente, se siamo nel campo delle reazioni allergiche che, nel suo caso, non sono ancora state accertate nella loro genesi. Non credo che la sua sia paranoia ma solo una ragionevole preoccupazione nei confronti di un fenomeno nuovo con cui avere a che fare. L'allergologo a cui si è rivolta saprà guidarla alla comprensione migliore.
Andare al ps in caso di reazione intensa mi sembra al momento la soluzione più ragionevole.
Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora Dr. Cassaglia per la sua chiarezza e disponibilitá.
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