Schizofrenia ed energia

Salve, sono un ragazzo di 29 anni soffro di psicosi, mi hanno detto che si tratta di schizofrenia.
prendo Olanzapina 10 mg due volte al giorno mattino e sera più clorpormazina 50 mg per indurre sonno.
il mio problema è che ho letto alcuni articoli che dicono che questa malattia è grave e che non tutti rispondono bene ai farmaci.
Ho letto che la schizofrenia toglie qualsiasi energia che i malati passano tutto il giorno a dormire e guardare la TV in sostanza a fare nulla.
ammetto che anch'io dormo tanto circa 12 ore, ma non riesco a stare fermo devo assolutamente fare qualcosa se non sento che sto sprecando la mia vita quindi la malattia fisica influisce consecutivamente sul lato psicologico.
preciso che non riesco a guidare, non riesco a fare sport perche troppo pesante per me e non ci riesco, ma riesco ad uscire da solo, riesco a pulirmi bagno e doccia da solo, i farmaci li prendo da solo, al CSM vado da solo a piedi, riesco a socializzare bene, sono indipendente in molti aspetti.
e qui sorge la domanda: per caso soffro di sintomi negativi della malattia ? per caso ci sono effetti residui della malattia ???
già ad esempio leggere un libro (saggi) faccio fatica, voi mi direste anche quelli normali non ci riescono, io penso che se, se lo mettono in testa ci riescono in fondo non hanno la malattia e stanno bene quindi è solo questione di priorità,nel senso che ne hanno altre per quel momento,ma uno che vuole una cosa e fa fatica ha sostenerla in modo continuato, lì sorge la domanda sopra: per caso si tratta di sintomi negativi ???
quindi ce questo retro pensiero,ma per caso faccio fatica a fare certe cose perche ce questa maledetta malattia che me lo impedisce, perche secondo me se uno parte con questa impostazione mentale non combinerà mai nulla. viceversa.
Chiedo vostro aiuto, Grazie infinite.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Però qual'è quindi il problema. Se si tratta di sintomi negativi, cosa c'è di strano rispetto alla diagnosi di riferimento ? In altre parole, quello che ha e come si sente almeno in parte è Lei stesso a sentirlo e riferirlo, quindi che si chiami in un modo o in un altro che differenza fa ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la rapida risposta.
se si tratta di sintomi negativi bisogna prenderne consapevolezza ed agire.
è una questione psicologica.
secondo quello che ho descritto si può affermare che ci sono sintomi negativi residui ???
cosa devo fare, conviverci ??? o ci sono delle strategie terapeutiche ???
o invece lei poi dire il contrario cioe che non ho niente di tutto questo ???
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"bisogna prenderne consapevolezza ed agire.
è una questione psicologica."

No.

Sono i sintomi di una malattia, la consapevolezza non è detto che ci sia, ma soprattutto non è che si possa agire contro i propri sintomi, se non curandoli.