Che esami mi consigliate di fare? Cosa posso aver contratto?

Cari dottori, feci un consulto su questo sito qualche giorno fa nella sezione Psichiatria, ma vorrei avere anche un vostro parere in merito.
Sono un ragazzo di 19 anni che dai 16 anni ha assunto ogni psicofarmaco esistente.
Zoloft, Anseren, Impromen, Prozac, Anafranil, Cipralex, Seroquel, Clopixol, Brintellix, Lazapir, Halcion, Efexor, Songar, Risperdal, Depakin Chrono, Lamictal, Xanax, Samyr e Prazene.
Antidepressivi: sempre dosi massime.
Antipsicotici: dosi minime e dosi medie.
Benzodiazepine: dosi di abuso, prese per tanti mesi ogni giorno, mai al fabbisogno.
Stabilizzatori dell'umore: dosi medie.
Dopo l'assunzione di questi medicinali, non mi sento più in me:
Non ho nessuna emozione. (felicità, tristezza, angoscia, rabbia, inquietudine, vergogna, paura, ansia, etc...)
Non ho nessun sentimento. (bene, odio, compassione, amore, rispetto, etc...)
Non avverto lo stimolo della fame e della sete.
Non avverto lo stimolo del sonno, della stanchezza e del rilassamento.
Non avverto nessun desiderio sessuale, non ho erezioni e non mi esce più lo sperma.
Non ho nessun bisogno, stimolo, desiderio e interesse.
Non ho memoria e concentrazione: vivo giorni di cui la sera stessa non conservo il minimo ricordo, come se si cancellassero definitivamente dalla mia mente.
Non ricordo la mia vita passata; e se mi viene in mente qualche ricordo è sempre sfocato, come se non mi appartenesse.
Non ricordo film, libri e canzoni che in passato conoscevo per filo e per segno. Anche se li ripasso nuovamente, li ridimentico.
Non traggo piacere da niente.
Non ho nessuna voglia e motivazione.
Non ho passioni e sogni.
Non ho l'intelligenza e le funzioni cognitive di un tempo.
Non ho più creatività.
Non ho cura della mia persona, difatti non mi lavo e non mi vesto.
Non mi sento presente nella realtà.
Non ho controllo sulla mia mente: ho voci, dialoghi, scene e musiche intrusive che crea la mia testa senza il mio controllo e partecipazione.
Non capisco il valore materiale.
Non differenzio il giusto dal sbagliato.
Non scendo più di casa, e rimango nella mia casa col pigiama, senza far niente per mesi e mesi.
Non sono lucido e non sono più la persona che ero prima; sono cambiato completamente nel carattere e nel cervello.
Ho letto ogni cosa su internet sugli effetti avversi che tali molecole potessero avere sul sistema nervoso, e credo di essere rimasto una vittima.
Ho visto forum, testimonianze di ragazzi, siti psichiatrici, video su youtube, interviste... e tutti testimoniano la mia tesi.

Questi farmaci mi furono prescritti per una ruminazione mentale che avevo nei confronti dei giudizi che mio zio esprimeva sul mondo. Tali giudizi mi bloccavano e non mi facevano essere me stesso, poiché mi sentivo sempre giudicato.
Dopo l'assunzione di queste sostanze, si è tolto quel problema ma si sono aggiunti altri cento molto più gravi.

Che esami potrei fare per escludere un danno cerebrale, un decadimento cognitivo, etc...?
Di cosa potrei soffrire secondo voi? Cosa mi consigliate?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Dovrebbe farsi curare, anche perché evidentemente alcune cose, dette così, non hanno significato letterale. Quindi prima va capito, facendosi visitare, la situazione in cui è, poi le sarà prescritta una cura.

La sua "tesi" non ha il minimo senso, essendo riferita a un insieme di medicine tra loro diverse e anche opposte.

L'unica cosa su cui non ragiona come fonte del problema è la più scontata: la malattia di cui soffre, e che se è senza cura si sta esprimendo indisturbata.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Dottore, sto andando da uno psichiatra e uno psicoterapeuta che mi hanno indirizzato a test psicodiagnostici e che hanno ammesso che i farmaci presi nel passato, datomi da un altro psichiatra, non erano per nulla consoni ai miei disturbi. Il mio ex dottore non aveva capito un tubo. Quando iniziai la cura è perché mi davano fastidio i giudizi di mio zio, e tali giudizi mi bloccavano e non mi facevano essere me stesso; il dottore non azzardò mai una diagnosi, disse solo: ruminazione ossessiva.
Ad ogni incontro mi prescriveva un farmaco diverso.
Zoloft: 100 mg.
Anseren: 25 mg.
Impromen: 5 mg.
Prozac: 40 mg.
Anafranil: dai 20 fino ai 150 mg R.P.
Cipralex: 20 mg.
Seroquel: 50 mg.
Clopixol: 10 mg.
Brintellix: 20 mg.
Zyprexa: 5 mg.
Halcion: Tre compresse da 0,125 mg/ml al giorno.
Efexor: 150 mg.
Songar: dalle 20 alle 60 gocce da 0,375 mg/ml
Risperdal: fino ai 4 mg.
Depakin Chrono: 500 mg.
Lamictal: 50 mg.
Xanax: 2 mg R.P.
Samyr: 800 mg.
Prazene: dalle 20 alle 40 gocce.
In soli due anni e mezzo ecco le sostanze assunte. Mi chiedo veramente i danni che tali molecole abbiano avuto sul mio cervello, dato che non soffrivo di nulla sopra elencato prima di tutto ciò.
Credo di stare al punto di non ritorno.
Che esami potrei fare per escludere un danno cerebrale? Risonanza magnetica nucleare, funzionale? Spect?
Poi, una depressione può portarti l'assenza delle emozioni e dei sentimenti facendoti stare in uno stato pseudo-vegetativo?
Potrebbe essere una depressione indotta da farmaci non consoni, o potrebbe essere un danno al sistema nervoso irreversibile?
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Utente
Utente
Poi questi gravi problemi di memoria a 19 anni, possono essere dovute alle benzodiazepine assunte? Il dottore non me le dava mai al fabbisogno, me le faceva assumere tutti i giorni per mesi e mesi. Per fortuna che non mi hanno portato dipendenza.
Dimenticavo una cosa, in concomitanza a questi farmaci, quando scendevo ancora, bevevo alcool esageratamente e fumavo Marijuana. Le canne le fumavo sporadicamente, non sempre; all'incirca due spinelli a settimana.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
In effetti la diagnosi non fu era chiara, se era solo "ruminazione ossessiva", e i farmaci presi però da come li ha dettagliati sembrerebbero per un disturbo ossessivo con varie aggiunte collaterali, certo, di ogni tipo alla fine.
Ma adesso invece che diagnosi ha ricevuto ? Se si è stabilito che le cure non erano adatte, evidentemente si è giunti ad una diagnosi
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Utente
Utente
Ancora non l'ho ricevuta poiché devo ancora finire i test. Al momento me ne hanno fatti solo due: Rorschach e MMPI, quindi si sono soffermati sulla personalità.
Io non reputo la mia una patologia psichiatra, poiché so di per certo che i terribili sintomi che avverto ora, o per meglio dire, le cose che NON AVVERTO più sono dovute all'assunzione di quei farmaci, prescritti senza alcun criterio da un incapace. Era un neuropsichiatra infantile, l'errore più grande della mia vita è stato affidarmi a lui.
Non avevo sbalzi di umore, non avevo pensieri insoliti senza nesso logico sulla realtà, non avevo nulla che faccia pensare ad una patologia psichiatrica.
Avevo semplicemente una forte ruminazione mentale sui giudizi negativi che mio zio (tipo estremamente giudichevole che ce l'ha col mondo intero) esprimeva.
Ad esempio: Se lui diceva che stare sempre per strada era un comportamento da falliti, etc... io non scendevo per timore di essere giudicato.
Ora questo problema è passato, ma ormai mi ritrovo come un vegetale. Non ho più emozioni e sentimenti, non ho nessuna voglia, nessun desiderio, nessun bisogno, nessuna motivazione, non ho memoria e non avverto nessun stimolo naturale (dormire, mangiare, avere rapporti sessuali).
Sono stato 9 giorni senza mangiare e non ho avvertito il senso della fame e della sete. Sono stato cinque giorni senza dormire (o se dormivo, pochissime ore) e non ho avvertito la minima stanchezza o sonnolenza. Cerco di guardare siti porno e non mi succede nulla, come se il sesso avesse perso di attrattiva, mi è indifferente. In più non ho più erezioni, sono impotente a 19 anni.
Quelle medicine mi hanno distrutto, ormai non mi riconosco più, sono cambiato anche nel carattere. Da ragazzo energico e pieno di passioni, sono diventato estremamente passivo.
Questi farmaci (se dati ad un soggetto che non ne ha bisogno per lungo tempo) possono provocare ciò che avverto ora? Appiattimento affettivo, deficit cognitivi e quant'altro?
Non provo neanche tristezza/rabbia/ansia etc... per questa situazione, non mi suscita nulla. Se non parlassi e ragionassi sarei veramente un vegetale.
Comunque, che esami potrei fare in base a ciò che le ho detto?
La ringrazio.
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Utente
Utente
Ipotizzano per una depressione maggiore comunque, anche se io effettivamente, la depressione la considero come la malattia della sofferenza, della tristezza, dell'angoscia (avevo mio padre depresso, l'ho visto combattere con questa malattia per tutta la vita; difatti si è suicidato il 2015)... Una depressione si può manifestare con l'assenza di ogni emozione? felicità, tristezza, angoscia, rabbia, euforia, vergogna, paura, ansia, e quant'altro?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non la seguo.
Quello che scrive fa pensare ad una patologia psichiatrica, se sono pensieri ossessivi lo è, non capisco cosa significhi che siccome erano ruminazioni ossessive allora non è una patologia, insomma un discorso non logico francamente.

I test di Rorschach e MMPI per valutare la personalità non vedo cosa dovrebbero chiarire, al massimo sono test orientativi.

Secondo me c'è qualcosa che non torna nel fatto che non le sia chiara la diagnosi ma poi dica che sono "solo" ruminazioni (allora le è chiara).

L'insieme dei sintomi che ha riportato è evidentemente qualcosa di troppo "totale", per cui non vorrei che il modo di esporlo facesse parte dei suoi sintomi.
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dopo
Utente
Utente
Dottore, sto dicendo che nel passato avevo una ruminazione ossessiva sui giudizi di mio zio, adesso non ho più ruminazioni né tanto meno pensieri ossessivi proprio perché sono diventato apatico e non mi interessa più niente.
La nuova diagnosi ancora non l'ho ricevuta, hanno solo ipotizzato per una depressione maggiore.
Non so nemmeno io del perché mi abbiano fatto due test di personalità.
I sintomi che ho riportato infatti sono qualcosa di troppo totale, ma non fanno parte di nessuna ruminazione o ossessione, sono l'insieme dei sintomi che mi sono venuti dopo l'assunzione di quei farmaci.
Possono tutti quegli antidepressivi/antipsicotici/benzodiazepine/stabilizzatori ad avermi condotto a provare, o per meglio dire, non provare e non avere più nulla? possono provocare questo tipo di invalidazione? e che esami potrei fare per vedere un danno cerebrale e un declino cognitivo?
Possono provocare appiattimento affettivo, apatia, anedonia, abulia e deficit di memoria e concentrazione?
D'altronde hanno giocato a piccolo chimico nel mio cervello con tutte quelle molecole diverse; hanno agito sulla serotonina, dopamina, noradrenalina, acido gaba... ed ora non mi capisco più.
La prego, mi risponda su queste domande.
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Utente
Utente
Dottore mi scusi, ho controllato ora. Io avevo posto la domanda nella sezione Neurologia, come mai mi è stata spostata in Psichiatria?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
No, magari la ruminazione non è più su quello, ma c'è modo di pensare che vi sia ancora formalmente una ruminazione, su altri aspetti, tipo uno stato apatico del momento, per cui si sta in effetti ponendo problemi e sta auto-valutando tutti i parametri che sono tutti massimamente alterati, e questo è abbastanza tipico di quando uno fa valutazioni in chiave dubitativa o depressiva.
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta dottore, ma non ha risposto alle mie domande.
Io ci penso spesso a questa situazione, ma ciò non mi crea disagio, angoscia, paura, tristezza... non provo semplicemente nulla. Sono un automa che riesce solo a parlare e ragionare ma senza avvertire niente, nessuna emozione, sentimento e voglia.
Vi richiedo nuovamente se quelle 20 molecole possano avermi portato a questa situazione vegetativa.
Non dormo, non mangio e non bevo neanche. Non ne avverto lo stimolo e la necessità.
Perciò, vi chiedo, che esami potrei fare per escludere un danno cerebrale?
Antidepressivi, antipsicotici e benzodiazepine se prese senza alcun criterio possono portare a ciò?
Inducono a lungo andare questi danni? o gli effetti collaterali (appiattimento affettivo) scompaiono con il termine dell'assunzione?
Spero che possa rispondermi a queste domande.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ho risposto, dicendo che mi pare che la ruminazione adesso sia proprio su questo tema, del danno che i farmaci avrebbero fatto.
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Utente
Utente
Dottore ho capito della ruminazione, ma io sto chiedendo un'altra cosa...
Anche senza "ruminare" lo stesso non avverto più niente, a cosa può essere dovuto? ho il cervello completamente anestetizzato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Questo può dipendere da diversi tipi di stato cerebrale, anche una depressione per esempio, ma anche una ruminazione sulle proprie funzioni le fa avvertire come anestetizzate.
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dopo
Utente
Utente
Quindi gli psicofarmaci assunti, in quelle dosi, non mi hanno potuto portare danni cognitivi (agendo anche sull'acelticolina) e anestesia emozionale?
Una TC Pet può evidenziare il mio stato cerebrale?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ripeto, mi pare stia facendo ragionamenti di tipo ossessivo, su elementi che neanche è in grado di comprendere, parziali, frammentari, tipo il nome di un neurotrasmettitore.
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dopo
Utente
Utente
Sì dottore, ma lei non risponde alle mie domande. Io le chiedo che esami potrei fare per escludere un danno cerebrale, le chiedo se i farmaci assunti possono indurre ad un fortissimo appiattimento affettivo e deficit cognitivi, ma lei non mi da una risposta in base a questi dubbi.... Non fa nulla, grazie lo stesso.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Va bene, vedo che non legge le risposte. Lei vede solo le sue domande, va avanti su quelle e non presta attenzione ad altro che non sia "quali esami devo fare per escludere un danno cerebrale". Discorso inutile.
[#19]
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Utente
Utente
Infame, vigliacco e psichiatra. Volevo solo sapere che esami diagnostici fare per escludere danni neurologici dovuti a tutta l'immondizia psichiatrica che ho ingurgitato. È un anno che non prendo più nulla, ho recuperato la lucidità e non soffro di nessuna malattia psichiatrica; erano semplicemente gli effetti di quei veleni. Ciao dottore, uomo inutile.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Appunto, come dicevo prima.
Al di là di questa serie di offese, queste sì veramente inutili, la domanda ha poco senso, anche partendo dai suoi presupposti che non soffre di niente etc.
Per cui non si tratta di trovare qualcuno da offendere, ma di esprimere una domanda che abbia un senso tecnico.
[#21]
dopo
Utente
Utente
A parte che l'unica cosa VERAMENTE inutile di questa discussione sono i nomi di quelle "medicine". Ma poi di che senso tecnico parla? Le chiesi che esami potevo fare per escludere danni neurologici, e lei ci ha girato intorno. Capisco che fa parte del vostro mestiere girare intorno alle cose ma non capisco del perché vuole far passare domandi con un senso per domande farlocche. Così come volete far passare per cure ciò che è un veleno.
Ripeto ancora una volta, questo consulto lo richiesi nella sezione Neurologia, e nonostante ciò, mi ha risposto lei.
Qualche neurologo (medico che non studia l'astratto) può rispondermi a distanza di un anno a questo consulto? Attendo. Grazie.
[#22]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non ci ho girato intorno, è una domanda priva di senso. Soprattutto parte da presupposti discutibili, ma anche fossero giusti, è malformulata.

E' perfettamente inutile che insulti le persone che le rispondono.

Ed è inutile che solleciti risposte di altri. Se vuole un neurologo deve scrivere nella sezione neurologia, magari esprimendo una domanda un po' più definita, e che non sia una semplice polemica contro tutti.
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