Ipocondria e ansia

Salve, vorrei chiedere un consulto su alcune problematiche che si sono presentate circa un anno fa.
A febbraio dell’anno scorso ho assunto per la prima volta il vita mia la pillola anticoncezionale. Questa mi ha causato una serie di sbalzi d’umore abbastanza fastidiosi e per questo ho smesso di prenderla dopo circa due mesi.Terminata l’assunzione ho perso una quantità enorme di capelli a causa dello sbalzo ormonale, questa condizione mi ha sconvolta. Ho vissuto con l’ansia di diventare calva, passavo tutto il giorno a guardare la riga dei capelli e ho quasi comprato una parrucca. Compunque adesso la situazione si è risolta,ma da quando è cominciata, sono in uno stato perenne di ansia e ipocondria.Mi spaventano i ladri, ho paura di aver lasciato la porta di casa aperta o il gas acceso e controllo diverse volte per accertarmi che non sia cosi, per un breve periodo ho pensato (senza motivo e consapevole che non fosse davvero possibile) che mia madre volesse uccidermi, non guardo più film violenti perchè mi terrorizzo, mi sono diagnosticata le più terribili malattie anche per un raffreddore, ho tutta una serie di sintomi fisici tra cui formicolio alla testa, dolore alle tempie, alla faccia in generale,parestesie e acufeni che pensavo fossero imputabili alla sclerosi multipla e che invece il neurologo attribuisce con certezza allo stress. Le prime fisime che ho elencato sono abbastanza sporadiche e si presentano principalmente in periodi di stress,l’ipocondria invece non mi abbandona mai, ho costantemente paura di avere una qualche malattia e passo ore a cercare i sintomi su internet.
Il problema è che io sono perfettamente consapevole di non avere nulla, del fatto che tutti i sintomi che sento siano causati dall’ansia ma non mi calmo fino a quando non ho il parere di un medico. Questo stato di calma dura pochissimo però, perchè poi mi viene mal di testa o una qualsiasi cosa e subito mi autodiagnostico una nuova malattia.Ho cercato di ragionare su tutte queste problematiche e a mio parere la paura più grande che ho è quella di morire. Sono arrivata a questa conclusione perchè l’altro giorno mi è stato raccontato che una ragazza, che conoscevo solo per sentito dire, è entrata in coma a causa di una malattia e adesso rischia seriamente di morire. Da quel momento ho vissuto in una situazione di ansia incredibile,ad un certo punto mi sono sentita malissimo e ho cominciato a pensare di star morendo anche io, tanto da voler andare al pronto soccorso. Ma non ci sono andata, perchè malgrado mi sentissi davvero male ero perfettamente consapevole di non avere assolutamente nulla.Ho pensato di chiedere un consulto in psicologia perchè l’altro giorno mi sono ritrovata a leggere alcuni casi clinici di Freud e potrei tranquillamente essere un caso clinico anche io.Secondo voi potrei essere isterica? Cosa devo fare per sare meglio?
So che chiedere un consulto sulla base di casi scritti un secolo fa è ridicolo, ma vorrei comunque un vostro parere.
Grazie mille
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Attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente
io credo che risponderle alla domanda sull'isteria avrebbe esattamente lo stesso effetto che ha la risposta del medico che le dice che non ha nulla, servirebbe solo per rinforzarle le sue paure che vive da un anno.

"Cosa devo fare per sare meglio? "

Quello che le potrebbe servire è affrontare ciò che ha portato in questo consulto con uno psicologo/psicoterapeuta che la aiuterà a conoscere i motivi dei suoi malesseri e paure.
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