Invalidità civile e accompagnamento

Salve, mia madre (83enne) è molto sofferente, e la vorremmo sottoporre a visita presso l'INPS per la richiesta dell'invalidità e delll'accompagnamento.
Tra tutti gli svariati disturbi di cui ella soffre, quelli più significativi sono due: una demenza mista, diagnosticata in un Centro UVA (specializzato nelle demenze), e quello della vista.
Mi permetto di allegarne i referti di entrambe le patologie, sperando che mi possiate dire la vostra impressione circa le nostre aspettative.

Certificato rilasciato dal Centro UVA: "Paziente con deterioramento cognitivo su base vascolare con disorientamento temporale, disturbi della memoria, dell'attenzione e del linguaggio. Non effettuabile il MMSE per severo deficit del visus. Notevolmente ridotta l'autonomia funzionale e personale di base.
ADL 1/6; IADL 0/8. Non deambula in modo autonomo. Presenta dispnea dopo minimo sforzo.
Diagnosi: Demenza mista (vascolare e degenerativa)."

Certificato rilasciato dall'ASL: "Miopia degenerativa con degenerazione maculare atrofica. Visus O.S. 1/100; O.D. 1/20 (un ventesimo)."

Vi sarei molto grato se per favore mi poteste fornire non delle certezze (che nessuno mi può dare), ma dei punti di vista.

Grazie,
Cordiali Saluti!
[#1]
Dr. Simone Lo Baido Medico legale 12
Gent.ma Utente,
sua madre può sempre essere visitata presso l'INPS di competenza su invio di richiesta da parte del medico di base.
L'ente in questione provvederà a chiamare sua madre a visita nel più breve tempo possibile richiedendo tutta la documentazione e sottoponendola ad esame medico da parte di una commissione.
Giungerà infine una certificazione di attestazione di invalidità civile in punteggio da 1-100%.
Il mio personale consiglio è quello di richiedere quanto prima l'invio della richiesta per visita di invalidità civile al fine di appurare il grado di invalidità raggiunto dalla paziente.
Distinti saluti,

Dr. Simone Lo Baido

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Lo Bello,

Intanto la ringrazio per la sua risposta, ma la mia domanda era un'altra. Cioè cercare di interpretare il significato delle due diagnosi che si evidenziano nei certificati medici, per comprendere (o cercare di farlo), se quanto hanno scritto i due specialisti, possa dare vita alla concessione del c.d. accompagno o meno.
Grazie,
Cordiali Saluti.
Maurizio L. G.
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