Dubbio diagnostico cisti/linfonodo colliquato

Buongiorno, come da titolo, da circa tre settimane presento una formazione di dubbia natura nel collo, lato destro. Lascio passare un paio di giorni dopo essermi accorta di questo voluminoso rigonfiamento e mi reco dal medico di base. Dall'anamnesi emerge che nei giorni precedenti avevo avuto un forte mal di orecchio (il sinistro però), tale da provocarmi dolore anche appena tocco i capelli per raccoglierli. Mi viene prescritto un antibiotico di cui non ricordo il nome, so che il dosaggio era di 500mg e che si trattava di tre compresse che a detta del dottore sarebbero rimaste in circolo per 10 giorni. Passati i 10 giorni e non avendo notato miglioramenti mi reco a fare un'ecografia, poco risolutiva. L'operatore suppone si tratti di un linfonodo colliquato ma per sicurezza prescrive una risonanza magnetica con e senza mezzo di contrasto. Nel frattempo (28 marzo) faccio delle analisi del sangue, dalle quali emergono soltanto linfociti aumentati (53,2 su un limite di 40) e neutrofili più bassi (1,83 su un minimo di 2), VES e PCR nella norma.

Giorno 29 marzo effettuo la risonanza dalla quale emerge "A destra, in sede retro-angolo mandibolare, subito al di sotto del muscolo di gastrico, nello spazio compreso tra la catena giugulare, la ghiandola sottomandibolare e il muscolo sternocleidomastoideo, si osserva formazione ovalare, a margini netti, con diametri sul piano assiale di circa 3,2 x 1,8 cm ed estensione cranio-caudale di circa 4cm, caratterizzata da segnale medio basso nelle sequenze T2 pesate, medio-alto nelle sequenze T1 pesate, che non si modifica significativamente dopo infusione endovenosa di m.d.c.. Caratterizzata inoltre da millimetrico cercine vascolarizzato, più evidente sul versante laterale destro (spessore massimo di circa 3mm). I reperti descritti potrebbero essere compatibili con formazione cistica a contenuto proteinaceo-mucinoso non potendo comunque escludere altre ipotesi diagnostiche (pacchetto linfonodale colliquato). Necessaria consulenza specialistica. Linfonodi con diametro compreso tra pochi millimetri e 1,3 cm circa, bilateralmente, in sede sottomandibolare, giugulo-digastrica, giugulare interna e accessorio spinale. Non evidenti significative alterazioni dell'intensità di segnale a carico delle strutture faringo-laringee, delle ghiandole salivari e della tiroide".

L'operatore consiglia un ematologo, il mio medico di base un endocrinochirurgo perchè convinto che qualsiasi cosa sia vada rimossa "se non altro per un motivo estetico". Entrambi dicono che non è qualcosa di grave ma da indagare. Ora spero capiate la mia grande confusione. Mi sembra che il rigonfiamento sia meno evidente oggi. Aggiungo che ho una mola posta orizzontalmente e mai rimossa per la difficile posizione e che in passato il mio fidanzato ha avuto la mononucleosi (lavoriamo a contatto con il pubblico in palestre). Spero possiate aiutarmi, e se ho postato nella sezione sbagliata chiedo di spostare il consulto nella sezione giusta. Grazie!
[#1]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signora la comparsa di una tumefazione laterocervicale di dubbia interpretazione non è così infrequente e molto spesso la diagnosi si ha solo dopo la sua asportazione dall'esame istologico. Recentemente ho operato una paziente con un quadro clinico dubbio, inviatami dall'ematologo ed alla fine si trattava di una linfoadenopatia reattiva, successiva alla realizzazione di un tatuaggio, con presenza di inchiostro all'interno del linfonodo. Nessuno le vieta di consultare un ematologo, ma se il suo medico le ha consigliato di ricorrere ad un endocrinochirurgo credo sia la soluzione migliore per una valitazione diretta e la decisione di effettuare o meno l'asportazione chirurgica della cisti/linfonodo colliquato.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Nardacchione e grazie per la sua risposta. Che caso interessante il suo! Nel dubbio io mi sono comunque recata dall'ematologo che, ritenendo potesse trattarsi di una cisti branchiale, mi ha prontamente rimandata alla visita con un collega chirurgo maxillo facciale. Si è quindi deciso, in seguito alla visita, di proseguire alla rimozione della stessa e ho già effettuato gli esami per il pre-ricovero. Attendo di conoscere la data dell'intervento. Vedo comunque che anche secondo lei l'escissione e conseguente analisi è la strada da seguire. La ringrazio ancora per il suo parere e in generale per l'aiuto che ci offrite qui, e le auguro un buon lavoro!