Ipp a lungo termine

Gentilissimi specialisti,
sono affetto da Reflusso gastroesofageo con pregressa esofagite di grado A sec. Los Angeles, incontinenza cardiale di III ° sec. Hill e ernia iatale (presente nella prima egds ma non troppo grande, assente nella seconda a distanza di meno di un anno).
La prima egds l'ho eseguita senza essere sotto trattamento, la seconda ero sotto trattamento con pariet da 10mg mattina e sera dopo aver abbandonato la ranitidina 150mg, e dopo aver cambiato gastroenterologo.
Essendo un sanitario, e spulciando per lavoro tra pubblicazioni di ogni genere mi sono imbattuto in due studi (1 cinese e un altro europeo) dove si evidenziava l'aumento del rischio di cancro all'esofago in soggetti che assumevano ipp a lungo termine...
Premesso che comunque gli studi pubblicati vanno sempre presi con le pinze volevo chiedere, dato che il mio gastroenterologo mi fece capire che la terapia con ipp avrei dovuto farla a vita, se ci fosse qualche alternativa valida agli ipp...
Attualmente resto col dubbio sul fatto che la terapia con ranitidina avesse apportato o meno benefici dato che prima di eseguire la seconda egds iniziai ad assumere pariet 10mg mattina e sera, anche perché la sintomatologia è rimasta più omeno la stessa (probabilmente la mia sintomatologia dipende da spasmi esofagei a detta dello specialista).
Avevo pensato di parlare con il gastroenterologo e di ripassare alla ranitidina per poi eseguire egds e vedere se con questa si ripresenta esofagite...
consigli e pareri?

grazie mille
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Mi sembra ragionevole.
Se la sintomatologia dipende da spasmi e non da reflusso non e' necessario inibire la secrezione acida. Ne parli con il gastroenterologo. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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