Operazione miopia e valutazione occhio secco

Buongiorno,
Ho 37 anni e una miopia stabile da quando ne avevo una ventina. Per molti anni (direi dai 15 ai 34) ho portato giornalmente le lenti a contatto in tutte le occasioni in cui dovevo uscire di casa, poi gradualmente hanno iniziato a darmi fastidio dopo qualche ora (sensazione di bruciore e secchezza) pur passando dalle mensili alle quindicinali e po alle giornaliere. Attualmente quindi utilizzo gli occhiali e le lenti a contatto solo per poche ore quando devo fare sport. Accuso a volte sensazione di occhio secco e fotofobia, probabilmente aumentata dal fatto di dover avere a che fare con il PC per otto ore al giorno e da un'allergia agli acari della polvere. L'utilizzo delle lacrime artificiali aiuta ad alleviare il disagio quando questo di presenta.

Ho effettuato quest'anno due visite oculistiche, di cui la seconda, in una clinica specializzata in operazioni di correzione della miopia, comprensiva di alcuni esami pre-operatori per valutare l'idoneità ad un'operazione di correzione laser.

Da entrambe è risultato un visus corretto di -4 (OSX) e -3.75 (ODX). Il primo medico, dopo avermi visitato, per il discorso dell'occhio secco mi ha prospettato una operazione PRK, che ha detto avere meno probabilità di problemi di occhio secco, e dato alcune lacrime artificiali da provare.

Dal secondo esame, è risultata una pachimetria ODX: 570 e OSX: 556 e una BUT>10 s.

Il medico non ha quindi ritenuto necessario esami più approfonditi per il discorso dell'occhio secco, dicendo che all'esame obbiettivo lo stato della lacrimazione era nella norma. Mi ha prospettato quindi un intervento Lasik che il centro effettua utilizzando il microcheratomo, spiegandomi come l'occhio secco è uno degli inconvenienti dell'operazione ma che di norma è uno stato transitorio.

Vorrei quindi chiedervi se, secondo voi, il BUT>10 s è sufficiente per avere una valutazione quantitativa della "secchezza" dell'occhio, o se è meglio che effettui altri tipi di esami (Schirmer o altri..) per capire se effettivamente una operazione al laser può portare problemi cronici di questo tipo. Essendo un'operazione importante, vorrei andarci con i piedi di piombo nel valutare i possibili effetti collaterali.

Inoltre, in una condizione di occhio secco, quale delle due operazioni è consigliabile?
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
Buongiorno
come Lei Sto arrivando! sono esperto e docente di Chirurgia Refrattiva e Dirigo un Istituto specializzato nella diagnosi e cura dell’Occhio Secco.

1 step
inserisca punctum plug

2 step
chirurgia laser di superficie
prk o lasek

3 step
nel 2018 mai lasik con il microcheratomo
oggi c’e; femtolaser per questo

4 step
non e’ vero
la lasik da problemi perrenni di Occhio Secco rispetto alle tecniche di superficie

5 step
anche la SMILE relex zeiss
da occhio secco

6 step
valuti di fare delle sedute di luce pulsata prima e dopo la chirurgia refrattiva per migliorare ils uo occhio secco


buona giornata ed in bocca al lupo

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Grazie per le risposte. Approfondirò meglio il discorso della cura dell'occhio secco prima di decidere per l'operazione.

E' possibile che questa secchezza sia dovuta all'utilizzo per molti anni delle lenti a contatto?

Per quanto riguarda le operazioni "di superficie", ho letto della Lasik, della PRK, ma anche delle varianti Trans-PRK e Epi-Lasik. Ci sono delle differenze sostanziali in termini di risultati e disagio post operatorio tra queste tecniche?

Intanto ho letto, quanto meno per la PRK, che il recupero è piuttosto lento e ci vogliono anche un paio di settimane per poter tornare a leggere da un videoterminale, e visto che ci lavoro giornalmente è una cosa da tenere in conto. Mi conferma queste tempistiche?

Grazie,
Saluti e buona giornata
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, qualcuno può rispondere cortesemente a queste ultime domande relativamente ai vari tipi di operazioni di superficie?

Inoltre, se volessi fare un ulteriore esame per valutare quantitativamente la secchezza dell'occhio, mi consigliate di effettuare lo Schirmer test, oppure è ci sono altre prove più attendibili?

Grazie
[#4]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
le suggerisco i seguenti test sul FILM LACRIMALE


test di Schirmer tipo 1

BUT

Ammiccamento palpebrale


test al verde di lissamina

test al rosso fenolo

meibomiografia

test di Korb Marino


in bocca al lupo
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Sig. Marino,
Ho effettuato il test di Schirmer, da cui sono risultati i seguenti valori, che sembrano essere pienamente nella norma:

OD: 15 mm
OS: 16 mm

Premetto che, senza pensare al fatto che dovessi fare tale esame, ho instillato una goccia di lacrima artificiale per occhio circa 3,5/4 ore prima del test, ma a parere del medico che ha effettuato l'esame questo non dovrebbe aver influito con i risultati.

A questo punto, si può pensare che, con questo tipo di risultato, si possa affrontare "serenamente" anche una Lasik, o meglio effettuare test ulteriori sulla lacrimazione?

Può essere che la sensazione di secchezza, sia in larga parte dovuta all'utilizzo quotidiano del PC (con minor numero di ammiccamenti e tutto quello che ne consegue) e non a uno stato "patologico" di occhio secco?

Grazie,
Buona serata
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