relazione tossica?

Gentili dottori,
ho 21 anni e sto con lo stesso ragazzo, di poco più grande, da quasi 6 anni.
Lui è perfetto, mi ha da sempre messa su un piedistallo, non mi ha mai fatto torti o mancare nulla, siamo cresciuti insieme ed è soprattutto grazie a lui se oggi sono diventata quello che sono, tra di noi c'è un ottimo feeling, abbiamo lo stesso senso dell'umorismo e ad oggi posso dire che lui è stato un bellissimo regalo che mi è stato fatto dalla vita.Nonostante tutto questo però non posso dire di essere mai stata realmente convinta, motivo per cui abbiamo avuto vari tira e molla (sempre abbastanza brevi) e ogni volta ero io a lasciarlo. A distanza di anni non sono ancora capace di dire se sono innamorata di lui, ma la cosa di cui sono sicura è che senza di lui crollo. E' capitato che lo tradissi, gli ho sempre confessato tutto e lui è sempre stato comprensivo, ci siamo fidanzati che eravamo bambini ed è normale che ci sia un pò di curiosità a volte, ma non ho mai avuto altre vere relazioni.
Penso sia utile precisare che da quando sono nata non ho mai avuto un papà, mancato dopo qualche mese dalla mia nascita, e sono figlia unica. Fin da piccola sono stata abituata a stare da sola e la cosa devo dire che non mi pesava molto, forse per abitudine, ma da quando ho conosciuto questo ragazzo non ne sono più capace. E' come se lui colmasse un vuoto che ho costantemente dentro, forse neanche lo fa in realtà ma quando sono con lui me ne illudo. Mi sento tremendamente in colpa perchè lui è una persona splendida e penso meriti di meglio ma allo stesso tempo io non posso dire di non voler avere altre esperienze perchè mentirei. Ho provato a lasciarlo, più volte, ma è come se tutto perdesse senso, mi sento persa, vuota, inutile. Sono molto insicura, nella vita in generale, e non ho mai avuto una grande autostima, i pochi ragazzi che ho conosciuto non si sono compratati benissimo con me e ad ogni modo io non mi sono mai sentita del tutto libera perchè il mio pensiero tornava sempre al ragazzo in questione, suppongo in termini di sensi di colpa. So che il mio è un atteggiamento egoista, ma non so davvero come uscire da questa situazione, è come se fossi completamente assorbita affettivamente da questa relazione, ne ho bisogno.
A volte vorrei che lui mi facesse dei torti o che la smettesse di essere sempre così giusto con me per avere qualche motivazione in più a staccarmi da lui, ma non posso negare che mi rende molto serena.
Non riesco, in sostanza, a capire se sto con lui perchè sono egoista, perchè lo amo, o perchè colma un affetto che mi è sempre mancato, ovvero quello di un padre.
Non mi aspetto una risposta precisa ma anche solo un consiglio mi farebbe piacere.
Grazie a chi si è interessato.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazza,
mi sembra probabile che le farebbe comunque bene elaborare ulteriormente il lutto paterno con l'aiuto di uno psicoterapeuta, che può valutarne l'effettivo bisogno. Infatti gli eventi che accompagnano i primi periodi dopo la nascita segnano spesso la vita successiva per fenomeni di imprinting e potrebbe ancora esserci il bisogno di colmare "un vuoto", come le dice.

Un altro elemento che potrebbe essere importante per discernere meglio come rapportarsi a questo ragazzo, potrebbe essere il raggiungimento di una indipendenza economica e lavorativa, perchè essa può accompagnarsi a una maggiore maturità emotiva e personale.

Non sempre le relazioni amorose si caratterizzano per la presenza di sentimenti passionali e la passione non è elemento sufficiente perché una storia duri nel tempo.

Se poi vuole capirne di più sulla sua storia le consiglio di consultare uno psicoterapeuta perché colloqui di terapia possono molto migliorare la comunicazione e le relazioni come illustrato al seguente link https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/psicoterapia-della-gestalt/articoli/MigliorarelerelazioniinterpersonaliconlaTerapiadellaGestalt.html

cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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