Dipendenza affettiva

Sono Sofia ho 21 anni..da un anno ormai ho una relazione con un ragazzo di 28 fidanzato da diversi anni e prossimo all'altare. La cosa era partita come un gioco ma adesso non so più cosa fare. Credo di essere dipendente, se non ossessionata da questa persona e non so come uscirne. A volte mi sento cosi sola e non so con chi parlare..mi confido spesso con le mie amiche ma nemmeno loro sanno come comportarsi. Sto male perché so che lasciarlo mi farebbe stare male ho già provato ad allontanarmi ma il tentativo è stato vano. Mi sento come in una "gabbia" senza via d'uscita. So che lui mi vuole bene ma non abbastanza da lasciare la sua storia fissa per stare con me, è una relazione "tossica" che mi sta portando all'esasperazione. Sono qui per ricevere qualche consiglio pratico. Grazie per la disponibilità
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara ragazza,
le amiche seppur importanti, non possono sostituirsi ad un clinico; figura di riferimento per comprendere a fondo le cause della sua fame d’amore.

Accontentarsi di briciole di affettività, di mancanza di progetto, dell’uomo di un’altra donna, obbliga a più livelli di riflessione.

Come è stata amata da bambina…

Se l’amore ricevuto è stato sufficiente a nutrire la sua autostima…
Cosa le dà quest’uomo…
Cosa pensa di ricevere…

Un altro aspetto da analizzare è il divario tra idealità e realtà: come immagino che lui sia e come è nella realtà.

Un amore senza progetto è destinato alla morte, prima o poi.

Le allego una lettura da cui è tratto il mio ultimo libro, e la invito a leggere tutti commenti delle donne che si trovano esattamente nella sua condizione.

Un affettuoso saluto e coraggio!

https://www.valeriarandone.it/tradimento/amare-un-uomo-sposato/

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66

Gentile utente,

Lei dice: "..Sono qui per ricevere qualche consiglio pratico. .."
Però il "consiglio pratico" più opportuno Lei lo conosce già, solamente che non riesce ad attuarlo.

La fine del rapporto, o anche il distanziamento (in questo caso il matrimonio), getta nello sconforto e nell’angoscia.
Lei titola il consulto "DIPENDENZA AFFETTIVA". Spesso si tratta di adulti che sono stati "bambini non/troppo poco amati” e che ora dipendono dagli altri per quanto concerne il proprio benessere.
Vivono nella paura di essere rifiutati,
scappano dal dolore,
non hanno fiducia nelle loro capacità
si giudicano persone non degne d’amore.
Lei stessa dice "..so che lasciarlo mi farebbe stare male ..",
ma in questa situazione Lei come sta?
Male.
E dunque...

Lei comprenderà che a fronte di una quadro così complesso
qualche "consiglio pratico" è acqua fresca.
Una valutazione psicologica di persona con un nostro/a Collega potrebbe giovarLe.

Saluti cari.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/