Ossessione del tradimento fisico e mentale da parte del partner.

Buonasera sono Sara.Ho conosciuto un’uomo l’anno scorso,il mio attuale ragazzo,dopo essermi lasciata,da pochi mesi,alle spalle,Una relazione amorosa finita male,durata circa un’anno,finita a causa di alcuni miei dubbi su una amica storica del mio ex.dubbi ahimè rilevatosi veri perché dopo pochi giorni che ci siamo lasciati,hanno finalmente deciso di stare insieme e ad avere un figlio.Forse questo evento mi ha un po’ traumatizzata, anche se questo non è il trascorso più burrascoso della mia vita.Il mio problema oggi è che non ho assolutamte fiducia nel mio attuale ragazzo,sviluppando delle manie di controllo sulla sua vita, che vanno a vuoto perché ,ovviamente,non me lo consente. Purtoppo questa fiducia è venuta a mancare non per i miei complessi emotivi, ma perché la sfortuna o forse ciò che attiro sono persone infedeli.
Ho conosciuto questa persona in un momento in cui era emotivamente preso dalla sua ex ragazza, persona con la quale aveva dei progetti di vita profondi. Storia finita male A causa della sua ex.Conosco questa persona(il mio attuale ragazzo)e dopo pochi mesi fa rientro nella sua vita la ex sopra citata.A questo punto ,lui, ha un profondo calo emotivo e non sa se tornare indietro o fare un passo avanti con me.In tutto questo io ne risento tantissimo. Sta di fatto che la confusione di questa persona ha lasciato me in bilico,mentre si viveva entrambe contemporaneamente. Si conclude col fatto che io scopro tutto,e dopo una serie di situazioni, loro comunque decidono di non tornare più insieme(scelta presa nuovamente da lei)ed io alla fine ,dopo del tempo,decido di perdonare tutto e dargli una possibilità a mente serena.
Trascorrono i mesi, e dopo una nostra litigata, il giorno dopo,mi accingo a guardare il suo telefono, e vedo che la sera del litigio invita una sua amica di sera a fare una passeggiata nella zona in cui lui ha casa fuori città.Leggo che lei non accetta l’invito, dunque sostanzialmente non succede nulla ma vado comunque su tutte le furie e lo lascio. Fa intervenire sua madre, va a parlare con i miei genitori insomma mi riconvince e lo riperdono.le cose gravi che sono venuta a scoprire guardandogli il tel.sono queste, ma non so che altro ha fatto in realtà. So che sono andata oltre le logiche e forse è proprio questo che mi fa male. Ma oggi vivo con la paura che mi tradisca in ogni istante,c’è stato un periodo che controllavo sempre il suo telefono,adesso ha messo la password perché vuole che il mio perdono nei suoi confronti sia vero,e che devo avere fiducia, ma lui di contro fa poco per rassenerarmi tranne il fatto che abbiamo coinvolto le famigle, ducendo che questo possa rasserenarmi.Ci lasciamo e ci riprendiamo ogni settimana,anche per cose stupide sempre legate alla mia sfiducia..lui è saturo delle mie pressioni.So che sto bene quando siamo insieme ma terribilmente male quando non c’è.Non so più se sono pazza io, stupida, emotivamente fragile o lui mi ha plagiata mentalmente,d’altra parte è anche una persona molto impegnata lavorativamente parlando mentre io ancora non lavoro.quindi ho tanto tempo per farmi paranoie mentali.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Cara ragazza, i dubbi che lei si pone su sé stessa sono molto più importanti di quelli che si pone sul suo partner, per una semplice ragione: su sé stessa può lavorare, su un altro no. Può imparare a gestire la sua ansia, la sua cattiva abitudine di spiare il partner, può valutare se accetta che lui abbia delle amiche e che ogni tanto, innocentemente, le veda. Non può, invece, imporgli una sorta di schiavitù, che del resto non farebbe bene a nessuno dei due. Tenga conto che i rapporti si costruiscono molto più sul piacere allegro e sereno di stare insieme che sui folli amori torturanti, e chieda a sé stessa se sta bene con questo ragazzo o no. Si chieda anche se fa stare bene lui, o se gli rende la vita impossibile. Che lei non stia lavorando, e a quel che capisco nemmeno studiando, è senza dubbio un male. La sua è l'età in cui si costruisce un futuro, e poi lavoro e studio sono modi per incontrare il resto del mondo, capire che ci sono tante maniere di vivere le relazioni, e uscire per quanto è possibile dai pensieri fissi. Se poi da sola non ci riesce, cerchi l'aiuto di uno psicologo. A volte una semplice consulenza può eliminare tanti disagi. Con molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
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Carissima dottoressa Anna.
Il fatto che per adesso non lavoro è vero, ma studio sono al terzo anno di università.
La mia vita non è piena oltre l’università solo perché non lo voglio io, perché sto vivendo un periodo di apatia.. solitamente amo fare mille cose, ma adesso sembra che la mia attenzione sia solo concentrata su questo fatto. E la cosa mi turba tanto.
Vorrei avere la forza di cambiare, di maturare, di crescere, di essere più sicura di me, di essere Donna.
Mi piacerebbe riuscire a cambiare ma tutto questo va in fumo ogni qualvolta succedono cose che vanno diversamte da come me le aspetto io. Mi butto giù e basta e ricomincio con le mie ansie paranoie ed è un vizio che non auguro neanche al mio peggior nemico una condizione che non fa onere.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Quello che lei scrive mi conferma nell'idea che lei stia attraversando un periodo particolare, nel quale una consulenza psicologica potrebbe fare la differenza. Tenga conto che alle ASL e nei consultori, gratuitamente e senza impegnativa, può accedere allo Spazio Giovani. Ci faccia sapere, e auguri.