Disillusioni ambizioni disfattismo

Cari Dottori,

mi rivolgo a voi per una consulenza in merito ad un periodo che sto vivendo.

Vorrei migliorare la situazione lavorativa, ma avendo poco tempo a disposizione

non riesco a studiare come vorrei. Inoltre, le motivazioni che mi spingevano tempo fa

a farlo prima di laurearmi non le ritrovo più.

Il fatto di aver fatto esperienza riguardo il funzionamento della "macchina" lavoro non mi ha

di certo aiutato. Di conseguenza, il disfattismo e la disillusione crescono in me e credo

che portino, di fatto, a non puntare ad avere ambizioni o a soddisfare quelli che sono

i bisogni fondamentali famiglia, amicizia e lavoro.

Per ultimo, un mio amico tempo fa mi disse di vivere alla giornata e non di pensare

nel lungo periodo dati i tempi in cui viviamo. Ma io non credo che si possa pensare

di adottare una strategia del genere senza che si possa minimamente pensare

al proprio futuro e a darsi degli obiettivi a lunga scadenza.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
" le motivazioni che mi spingevano tempo fa
a farlo prima di laurearmi non le ritrovo più."

Le motivazioni possono essere rimodulate in funzione delle tue attuali esigenze, se ancora ritieni che la laurea possa offrirti delle opportunità.
Sarebbe importante trovare riscontri concreti e attendibili alle tue preoccupazioni in modo da agganciare la tua motivazione ad un dato di realtà.
Uno strumento utile in questi casi e il Bilancio delle competenze, per conoscerlo dovresti rivolgerti ad uno psicologo esperto in gestione delle risorse umane.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il problema non è la laurea. Il problema sono le motivazioni . Come riuscirei a rimodularle ?
Il riscontro di ciò che dico lo ho avuto tempo fa inviando curriculum
per varie posizioni e senza mai avere un colloquio tranne quelli nella mia città natia e che andarono
male. Inoltre, inviai curriculum per posizioni di cui ho pluriennale esperienza ed anche in quel caso non ho mai avuto colloqui. Mentre per quanto gli stage ho mandato pochi curriculum e neanche li ho avuto risposta. Credo che tutto ciò sia sufficiente a descrivere la situazione come concreta.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Le difficoltà che descrivi sono concrete ma occorre mettersi in discussione e individuare strategie che non siano solo la ripetizione di quelle utilizzate finora.
Hai preso in considerazione l'opportunità di andare all'estero?
Sei disposto a metterti in gioco diventando "imprenditore" di te stesso?
Inevitabilmente finora hai orientato la tua attenzione in modo selettivo focalizzandoti su alcuni aspetti della tua condizione e scartandone altri, forse è necessario ampliare lo sguardo per cogliere spunti che possano offrirti nuove opportunità.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Il fatto di andare all'estero non la considero come un'opportunita', ma una scelta che comporta conseguenze importanti dal punto di vista emotivo/affettivo ed economico. Tra l'altro, mi sono gia' dovuto trasferire per il lavoro che sto facendo ora ed in passato ho fatto la stessa cosa.
Se con "imprenditore" intende mettere su un'azienda, ci ho gia' pensato ma non ho conoscenze ed esperienza.
Cosa intende con "ampliare lo sguardo" ? A parte questo, non vedo opportunita' almeno per ora dovute sia
da quanto sperimentato in passato che dalla attuale situazione economica italiana.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
In ogni caso si tratta di fare una scelta, anche assumere un atteggiamento disfattista lo è.
Imprenditori di se stessi non va interpretato alla lettera ma come strategia di autopromozione professionale.
Sembra che tu faccia fatica a pensare in termini di "processo" e focalizzi la tua attenzione su percorsi precostituiti: invio del curriculum, colloquio di selezione ecc.
In realtà i percorsi possono essere anche diversi e non occorre che ci sia una situazione economica favorevole, ma sopratutto non bisogna lasciarsi condizionare dalle esperienze precedenti, questo significa ampliare lo "sguardo".
Il cambiamento che cerchi all'esterno devi provare a svilupparlo a partire dalle tue potenzialità/aspirazioni.
Infine è necessario essere disposti a correre qualche rischio, affrontando inizialmente un'incognita altrimenti il rischio è quello di continuare a "girare in tondo".
[#6]
dopo
Utente
Utente
Il fatto è che le mie aspirazioni sono state molto ridimensionate in base alle esperienze pregresse . Detto ciò , non è un girare in tondo ma è avere continuamente esiti negativi o nulli.