Diagnosi asma

Gentili Dottori,

Sono una ragazza di 28 anni, non fumatrice, normopeso.
Da circa 5 mesi avverto difficoltà respiratorie quotidiane che mi creano molta apprensione.

Il mio medico di base mi aveva inizialmente rassicurata dopo la misurazione della saturazione dell'ossigeno (98%) e l'auscultazione del torace, tuttavia, dato che stavo sempre peggio ho deciso di fare una visita cardiologica (nella norma) e infine una visita pneumologica.
In seguito a quest'ultima sono sprofondata nel più grande sconforto, in quanto durante la spirometria ho avuto una forte crisi d'asma che si è calmata relativamente con somministrazione di broncodilatatore e aerosol.
La dottoressa mi ha prescritto come terapia d'attacco prednisolone e aritromicina, oltre che Symbicort mattina e sera e Ventolin al bisogno.

Aggiungo che soffro da anni da reflusso gastroesofageo (ho effettuato già due gastroscopie).

Tra un mese ho una nuova visita dalla pneumologa per valutare la situazione e durante la quale faro' anche le prove allergiche (fino ad ora non ho mai avuto problemi d'allergia).

La mia domanda è la seguente : la crisi asmatica rilevata dalla spirometria durante la visita può da sola bastare a una diagnosi dell'asma? Insomma, io non ho mai avuto problemi respiratori fino ad ora e non ho familiarità con la malattia. Inoltre, questa malattia è sempre cronica o c'è possibilità di remissione ?

Sono davvero preoccupata in quanto ho paura che mi porterò sempre dietro questa fame d'aria che mi tormenta ormai da diversi mesi e che mi impedisce di fare, a volte, anche una semplice passeggiata. Ringrazio anticipatamente chiunque abbia la gentilezza di rispondere al mio consulto.

Cordiali saluti.
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Dr. Cesare Arezzo Pneumologo 197 5 1
Mi sembra chiaro. E' asma. Giusta la terapia. Occorre ora capire che tipo di asma trattasi (allergica o altro). E l'asma si cura con tranquillità ed efficacia.

Dr. Cesare Arezzo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Arezzo,

Grazie per aver risposto.

Dopo 10 giorni dall'inizio della terapia, non vedo miglioramenti e talvolta neppure il Ventolin mi fa effetto.

Ho la prossima visita dallo specialista tra un mese. È normale che nonostante la terapia respiri ancora male?

Sono molto ansiosa, è possibile che la preoccupazione di avere crisi gravi possa peggiorare la situazione?

Insomma, non avendo mai sofferto d'asma prima d'ora non so proprio come gestirla.

La ringrazio in anticipo per l'attenzione.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore Arezzo,

Mi scusi se la disturbo ancora, ma vorrei aggiornarla sulla mia situazione e chiederle un nuovo parere.

Visto che la terapia con Symbicort (2 inalazioni al mattino e 2 alla sera) + Ventolin al bisogno non ha avuto nessun effetto sulla mia asma, la pneumologa mi ha prescritto una nuova terapia che seguo da 10 giorni con Beclometasone (il Formoterolo mi dava palpitazioni e insonnia) 4 volte al giorno e Tiotropio al mattino.

Tuttavia respiro ancora male. Il mio medico di base suppone che possa non trattarsi di asma visto che non risponde alla terapia, mentre la pneumologa ritiene che sia asma (dovuto probabilmente a uno stato ansioso o ad altra causa sconosciuta) e che devo quindi continuare la terapia e che prima o poi passerà.

Non le nascondo che sono un po' perplessa e non so cosa pensare.
è possibile che abbia sviluppato in età adulta un'asma cosi' tenace e farmacoresistente ? E soprattutto, posso sperare di stare meglio e di tornare a respirare (e a vivere) normalmente?

Grazie in anticipo per l'attenzione. Le auguro una splendida giornata.
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Dr. Cesare Arezzo Pneumologo 197 5 1
Si, alcune forme di asma sono resistenti. Occorre insistere.