Crisi del partner

Da una settimana a questa parte sono caduta in un momento di totale disorientamento.. dopo 4 anni il mio ragazzo mi dice, sotto mia esortazione, di stare attraversando un momento complicato della sua vita in cui è arrivato a mettere in dubbio i sentimenti che prova nei miei confronti.
Stiamo insieme da 4 anni e mezzo e abbiamo sempre avuto un rapporto idilliaco sotto tutti i punti di vista, nonostante la nostra sia sempre stata una relazione a distanza (abitiamo a 300km, ma ci vediamo molto spesso). Zero tensioni, stesso punto di vista dalle piccole alle grandi questioni, stesse passioni, forte intesa sessuale. Non abbiamo mai avuto dei dubbi sui nostri sentimenti, anzi.. è sempre stata una relazione da "batticuore".
Ora mi dice che si sente spaesato, annoiato, "spento", "svuotato dalle emozioni", svogliato in tutto quello che fa.. dal lavoro alle sue passioni e che questo si riflette, in teoria, anche sulla nostra relazione. Non sente più quella forte emozione di qualche mese fa quando stiamo insieme e non capisce se questa è la causa o una conseguenza del suo malessere. Mi ha chiesto del tempo per elaborare questa cosa.. mi ha detto che la sua intenzione è di risolvere tutto, ma non sa dirmi se effettivamente succederà e che non si sente in grado di dare delle risposte su ciò che sente da solo, motivo per cui si è rivolto ad uno psicologo.
Mi è crollato il mondo addosso.. avevo capito stesse attraversando una crisi "esistenziale", ma mai avrei immaginato che sarebbe arrivato a mettere fortemente in dubbio il sentimento che prova nei miei confronti, cosa che a suo dire, è stata sempre la sua unica grande certezza. Non me ne capacito perché è stato un cambiamento molto repentino e per questo sono entrata in un vortice di pensieri negativi da cui non riesco ad uscire.. non riesco ad aggrapparmi a niente che mi dia motivazione per stare "tranquilla" ad aspettarlo, pur volendolo fortemente fare. Continuiamo a sentirci quotidianamente nonostante io gli abbia proposto un allontanamento per favorire la sua riflessione, ma non capisco se mi cerchi per abitudine o per senso di colpa o perché davvero vuole farlo.. insomma non riesco a trovare un appiglio da parte sua che mi faccia credere davvero che possa esserci un epilogo positivo a questo momento. Non so nemmeno come comportarmi nei suoi confronti.. vorrei che stesse più tranquillo e sereno possibile.. vorrei creare terreno fertile intorno per farlo "ragionare".. vorrei cercare di fargli sentire che io sono qui, senza faro sentire "pressato", ma ho il terrore che in realtà stia solo metabolizzando che può fare a meno di me e io non sono pronta a questo, per niente. Non sto bene, né fisicamente, né psicologicamente. Mi sembra che la mia vita si sia come paralizzata, adesso mi sento io come lui si descrive. Giovedì passeremo 5 giorni insieme e io ho l'ansia solo al pensiero. Mi sento come sotto esame..come se dipendesse tutto da questo incontro. Come affronto questo stallo? Cosa posso fare per lui?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Cosa posso fare per lui?"

Gentile Utente,

può capitare di avere una crisi del genere; ne state parlando e ritengo sia sensato domandare direttamente al Suo compagno che cosa potrebbe fare o di che cosa avrebbe bisogno lui.

Noi non possiamo saperlo, non vi conosciamo direttamente e non abbiamo la versione di lui, ma solo la Sua.
Quindi non so dirle che succederà giovedì, certamente non pressarlo è una buona idea, anche perchè lui ha espressamente detto come si sente.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica