Accettazione realtà

Salve sono un ragazzo di 20 anni e mi trovo a gestire una situazione complicata.Ho conosciuto una ragazza molto simile a me, diffidente, poco comprensiva e comprensibile, chiusa Siamo entrati in intimità,per il carattere che abbiamo,con una facilità irrisoria è semplicemente mettendoci d’accordo di conoscerci in maniera spontanea e sincera. In pochi mesi si è creato un rapporto intimo, intenso emotivamente dove,in maniera morbosa,non riuscivamo a stare lontani per più di un’ora. Ci aprivamo riguardo,quelle paure e sensazioni che le persone tendono a non condividere,sopratutto se con il nostro carattere. Lei viveva in momento in cui aveva poca fiducia nelle relazioni sentimentali e quando si è resa conta della portata emotiva della cosa ha iniziato a essere diffidente,a trovare alibi e scuse per convincersi che non fosse pronta a vivere un’altra relazione di quel tipo. Così lei mi ha rifiutato perché, sostanzialmente,aveva paura e pensava di aver bisogno di altro in quel momento ma tutto ciò è stato coperto con motivazioni di tutt’altra natura. Ho avuto una reagito male ma poi le ho detto che le mie intenzioni erano quelle di starle accanto e di farla stare bene in un momento difficile, indipendentemente dal tipo di relazione.Una sera però,c’è stato un momento di grande intimità,che io ho frainteso, ingenuamente,come un cambio di idea da parte sua,come se si fosse resa conto che la sfiducia esistenziale che la faceva soffrire non riguardasse me o il nostro rapporto.Così ci ho provato con lei che si è sentita molto ferita da questo gesto, non rispettata e tradita in una fiducia con fatica concessa.Ha dunque deciso di cancellarmi dalla sua vita, ritenendomi una persona non sana e instabile,senza un confronto.Ho sofferto molto,ho provato a parlarle ma lei è stata irremovibile nella sua decisione e dopo pochi mesi si è messa con un altro.In due mesi sono passato dalla prospettiva di vivere un qualcosa di importante con una persona speciale a esser cancellato e calpestato nei miei sentimenti dalla situazione attuale.Ho superato la fase di depressione e imparato a gestire la sofferenza,che permane dopo 4 mesi,ma nella mia testa c’è ancora il desiderio di parlarle, di non lasciare che un rapporto del genere finisca così,di provare a tornare come prima, anche se fuori da ogni logica. Per lei è incapacità di andare avanti,di accettare la chiusura del rapporto ma semplicemente io penso che per certe emozioni e sensazioni vada la pena di non darsi per vinto e di provare a cambiare la realtà. Vorrei parlarle e ricordarle quando siamo stati bene e di come non sia colpa di nessuno dei due se non abbia funzionato in quel momento.Non voglio che finisca così, con amarezza e dispiacere. È giusto provare a recuperare un rapporto meraviglioso, sincero, spontaneo e emotivo, andando oltre tutte le incomprensioni, diffidenza, o è solo una mia incapacità ad accettare la realtà, da me ritenuta ingiusta? Mi sono per la prima volta allontanto da lei da un mese ormai
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazzo, siete così giovani, con gli slanci e le contraddizioni tipiche di questa età.. spiace dirLe che forse è meglio lasciar stare per ora, Lei ha già provato a spiegarle, chiarire, pentirsi , disperarsi..
Temo che a questa ragazza piaccia avere il controllo del quadro e drammatizzare ogni evento, le cose con maggiore maturità , a mio parere , possono essere molto più semplici.. per il momento , cerchi di fare altro , di interessarsi di altre cose e di altre persone, quanti anni ha la ragazza..? Magari fra cinque sei mesi le cose e lo sguardo sul mondo cambiano.. e Lei , carissimo, che mi pare intelligente e gentile,comincia a pensare che avere rapporti complicati con ragazze particolarmente complicate.. è faticoso..e quasi inutile, perchè queste sono ... prove di volo, per loro.. Restiamo in ascolto.. con empatia e tantissimi auguri di una vita affettiva solida e felice..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Salve dottoressa, la ringrazio e le chiedo cosa intenda precisamente per “prove di volo”. Per quanto riguarda la ragazza è vero, tende a voler tenere il controllo della situazione, a essere molto egocentrica e a tenere molto ai suoi “bisogni”, non lasciando mai che le persone intorno a lei possano farla sentire vulnerabile o farla soffrire. È una ragazza molto sensibile, fragile con mille paure e insicurezze che, per poca autostima, la portano ad agire secondo “bisogni” che non corrispondono ai suoi sentimenti, allontanandosi dalla sua sensibilità, come se fosse un difetto. Non penso le piaccia drammatizzare, è solo molto sensibile e complicata, come me. Anche io sono complicato, non dovrei volere una relazione con una persona come me? Nel nostro rapporto ci sono state tante cose in controtendenza con quello che siamo. Spontaneità, sincerità, apertura, fiducia, emotività: Quelle cose che le persone come noi hanno in genere il terrore a esporre. Questo rapporto ha un significato e il fatto che lei, per paura e diffidenza, lo abbia chiuso e banalizzato, mi fa soffrire nonostante abbia ricominciato a vivere la mia vita. Vorrei aiutarla a capirsi e sostenerla, ma ho perso credibilità e fiducia ai suoi occhi e non so cosa fare. La sofferenza rimarrà temo
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Mi ero scordato di rispondere: lei è del 98 e ha compiuto 20 anni, sono un anno più grande.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissimo, per .. prove di volo.. intendo modalità relazionali giovani, totali, senza mediazioni e indulgenze, in cui tutto è bianco o nero, tutto è assoluto o terribilmente deludente.. poi , spesso, per fortuna, un pò si media, un pò si comprende, un pò si cerca di sorvolare..tappe maturative, dicono i libri.. Mi dispiace questo suo .. star male.. di oggi.. domani si vedrà..sono contenta se nonostante tutto Lei ha ricominciato, un pò a vivere.. Abbia fiducia nelle sue risorse e nella vita..
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Il fatto è che io sto vivendo questo momento in attesa di far passare del tempo per poi richiederle un confronto.... Lei è stata ingiusta nei miei confronti ma lo ha fatto per evitare di soffrire. Non voglio che un rapporto così tenero, dolce è vero si chiusa così, senza parlarne delle vere motivazioni. Le farebbe bene parlarne. Non so sinceramente cosa fare, le ho chiesto una volta di vederci e lei, sensibilmente provata, mi ha chiesto di lasciarla stare con un tono misto tra la rabbia e il pianto. Poi si è scusata e ha detto che era troppo arrabbiata per parlarne. Ha più volte detto che la situazione è finita, rifiutando un secondo incontro. Ho paura di tranquillizzarmi ora sperando che dopo l’estate voglia riaprire la cosa, per parlarne e invece scoprire che ormai mi ha totalmente dimenticato. Mi sento sinceramente incapace di lasciare le cose così, passare da stare al telefono ore e ore fino all’alba a non riuscire nemmeno a guardarla negli occhi. Vorrei parlarne ma lei non vuole, sto male