Depressione dopo il lutto

Buongiorno,mi chiamo Noemi e ho 21 anni.
Circa un mese fa è venuta a mancare la mia cara nonna dopo una lunga malattia. Eravamo molto unite, sono cresciuta con lei e l ho assistita durante tutto il periodo della malattia,la vedevo e curavo ogni giorno anche perché abitava con me al piano di sotto. Ho assistito al momento del suo ultimo sospiro abbracciandola e baciandola fino alla fine, quando se né andata i primi giorni sono stati difficili ma ho iniziato subito a stare "meglio ", ero totalmente apatica ed indifferente circa ciò che era accaduto, ne parlavo tranquillamente e con distacco e persino andare al cimitero non mi suscitava nessuna emozione. Questo stato è durato circa due settimane, da una settimana invece è riaffiorato tutto e sono davvero triste, non penso costantemente a lei ma in generale mi sento molto depressa, sola e vuota. Non riesco ad andare avanti, devo studiare perché a breve ho degli esami universitari ma faccio veramente fatica a concentrarmi. Qualsiasi cosa succede,anche una leggera lite con la mia famiglia o con il mio ragazzo mi fa letteralmente impazzire,nel senso che mi arrabbio e me la prendo più del normale e vedo tutto in maniera molto negativa,diverse volte ho pensato al suicidio, non ad uccidermi ma ho pensato che se non esistessi più tutta questa situazione finirebbe e mi sentirei meglio perché ora come ora niente e nessuno riesce a farmi stare bene. Non riesco più a stare in casa e per studiare vado in biblioteca o al parco ma non trovo pace in nessun luogo. Mi sto allontanando dalle mie amiche, non mi va di vederle perché non riesco ad avere un dialogo con loro non riesco ad ascoltarle, non per colpa loro immagino. L unica persona che vedo è il mio ragazzo che è fantastico perché sta sopportando tutto questo ma ho delle paranoie e ansie che si possa stufare di questa situazione e cercare qualcun altro con cui stare meglio, sto iniziando a non sfogarmi più con lui perché mi sento in colpa nei suoi confronti. Con la mia famiglia non riesco a parlare perché penso sottovaluterebbero la situazione e ho molta paura che possa succedere perché se così fosse mi sentirei ancora più sola. Inoltre avevo gia prima dei problemi alimentari che sono completamente fuori controllo, cosi come le sigarette. Volevo avere un vostro parere sulla mia situazione, se è una "normale" fase del lutto e secondo voi cosa devo fare..ho provato a rivolgermi ad un professionista ma mi sento molto in imbarazzo a parlarne faccia a faccia con qualcuno. Grazie anticipatamente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Noemi,

in questo momento è davvero importante che lei si rivolga ad un professionista e non ha proprio nessun motivo per sentirsi in imbarazzo, visto che quello di cui ha bisogno di parlare non rappresenta davvero nulla di imbarazzante.

Ha appena perso un fondamentale punto di riferimento affettivo, una persona che le è stata vicina per lungo tempo e l'ha cresciuta, ed entro certi limiti è normale che si senta spaesata e triste: questi sentimenti fanno parte del lutto e sarebbe preoccupante se non li provasse.
Anche l'irritabilità è da considerarsi un sintomo depressivo (quindi in questo caso legato al lutto) e rientra abitualmente nel quadro della reazione ad una perdita affettiva importante.

Il fatto di aver inizialmente reagito bene per poi veder peggiorare gradualmente il tono dell'umore e svanire l'apparente serenità è normale, perchè il momento in cui si realizza di aver perso definitivamente una persona cara si concretizza spesso ad una certa distanza di tempo dal momento della sua morte.

Quello che può essere preoccupante nel suo caso è che in breve tempo ha allontanato le amiche e si è chiusa nei confronti del suo ragazzo, iniziando già ad immaginare di essergli di peso e che potrebbe trovarsi un'altra con la quale non dover affrontare questi problemi.
Anche la fantasia che morendo non soffrirebbe più, per quanto non stia meditando di suicidarsi, merita attenzione.
E' possibile che il disturbo alimentare pregresso e tuttora presente influenzi la sua reazione e il suo stato d'animo o che indichi la presenza di tratti di personalità che la predispongono a reagire in un certo modo, ma non sapendone di più non sono in grado di dirle altro.

Il mio consiglio è quindi quello di superare gli indugi e farsi aiutare sia per quanto riguarda il lutto, sia per quanto riguarda il DCA.

Le faccio tanti auguri,
dott.ssa Flavia Massaro
Psicologa a Milano
info@serviziodipsicologia.it

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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