Sarebbe stata trattata con intervento

Mia moglie, dopo un ricovero in Neurologia nel 2009, perché soggetta a frequenti emicranie, è stata dimessa con la seguente diagnosi “Riscontro alla RMN di aree di alterato segnale in sede di sostanza bianca sottocorticale prive di potenziamento dopo MDC di verosimile natura infiammatoria autoimmune”, con prescrizioni di RMN encefalo e midollo con MDC a distanza di tempo prestabiliti.
Effettuate tra gli anni 2009-2018 (totale 5), i referti riportano comunque sempre la dicitura….”rispetto al precedente esame, non si osservano sostanziali variazioni, in particolare invariato il carico lesionale in corrispondenza della sostanza bianca encefalitica (a patogenesi infiammatoria)” oppure “sostanziale sovrapponibilità per numero, dimensioni, distribuzione spaziale, caratteristiche di segnale a carico delle localizzazioni già riscontrate”..
Intanto, ha effettuato nel 2009-2010 vari controlli cardiologici presso una prima struttura.Tra questi il referto dell’eco color doppler transcranico con contrasto riporta: “Segni indiretti di shunt dx-sx di minima/trascurabile entità di base e di grado al massimo moderato con Valsava”. Anomalia che, a fine esami, sarebbe stata trattata con intervento (famoso ombrellino). Invece, dopo circa un paio di mesi (2010), siamo stati contattati dalla struttura che ci comunicava, la non necessità dell’intervento, in alternativa prescrivevano la cardioaspirina a vita (anche nelle successive strutture). Presa solo per un breve periodo salvo sospenderla perché passata nel dimenticatoio, faccio presente che è una assidua frequentatrice di palestra a cadenza 4-5 volte la settimana dagli anni 90.
Arriviamo all'inizio del 2018. Abbiamo deciso di riaprire questo discorso. Dopo esserci questa volta documentati, nel mese di aprile ci siamo recati in un seconda struttura. Riassumo in poche righe il referto dell’eco trans esofageo …Setto interatriale, pervietà del forame ovale tunnel-like tipo I (12x3 mm) al bubble test (soluzione salina sonicata) assenza di shunt dx-sx basale, dopo manovra di Valsava comparsa di shunt dx-sx di grado lieve.
Infine le conclusioni “Pervietà del forame ovale tunnel-like tipo I; lieve “arching sistolico dei lembi mitralici associato a rigurgito lieve. Allo stato attuale, dato il quadro clinico strumentale neurologico non vi è indicazione alla chiusura percutanea di PFO. A voce cì è stato aggiunto le differenze tra protocolli secondari e primari, effetti e benefici dell’intervento, ecc. ecc. Criteri chiari e condivisi anche da me dopo opportuna documentazione in rete.
Desideravo avere un ulteriore parere, ed abbiamo effettuato nel corrente mese di maggio una visita presso una terza struttura dove, invece ci hanno detto, dopo aver visionato la documentazione e visitata, la necessità di intervento perché davanti a “RMN con risultati anomali” e per prevenire qualsiasi rischio di ictus. Questo responso mi ha alquanto spiazzato. Desideravo avere un Suo parere.
La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.7k 3.6k 3
Le altyerazioni alla RM encefalica vengono descritte su base autoimmune (?) e non su base ischemica.
Cio' nonostante l'ecografia transesofagea evidenzia una pervieta' del forame ovale, anche se di modesta entita'.
La assunzione di aspirina e' pertanto raccomandabile e , per cio' che riguarda la possibilita' e la opportunita' di una chiusura del difetto concordo con gli ultimi Colleghi, ovvero consiglierei la chiusra del difetto.
Ovviamente l'ultima parola spetta non solo alla paziente, ma anche ai Colleghi che hanno visionato la documanteazione.

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
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Buongiorno Dottore. La ringrazio per la sua risposta celere ed esaustiva. Prendo atto.