Un lutto familiare mi sto curando

Buongiorno gentili Dottori,
da circa un anno a seguito di un lutto familiare mi sto curando per un episodio di depressione maggiore. Avendo già avuto altri due episodi nel 2003 e nel 2012 lo Specialista a cui mi sono rivolta ha parlato di depressione maggiore ricorrente.
Attualmente assumo venlafaxina 37,5 al mattino e olanzapina 2,5 alla sera. Lo specialista che mi segue avrebbe ipotizzato una terapia di mantenimento con venlafaxina 37,5 da assumere a vita...
Sono molto preoccupata circa eventuali ricadute perchè mentre negli episodi precedenti ho risposto alla terapia farmacologica abbastanza velocemente in quest'ultimo episodio ho impiegato quasi due mesi e mezzo per trovare la giusta terapia e rispondere al trattamento inoltre ho sofferto anche di episodi di derealizzazione molto forti e spiacevoli...inoltre ho notato che gli episodi sono stati via via sempre più forti....ora assumo la terapia prescrittami, cerco di fare una vita sana e attività fisica moderata...cosa posso fare per evitare ricadute pesanti? sono veramente terrorizzata..
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Il trattamento a questi dosaggi potrebbe non essere completamente efficace.

Nel corso di una diagnosi di depressione ricorrente comunque andrebbero considerate anche altre classe farmacologiche, sebbene la ricorrenza degli eventi è piuttosto ampia.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie dott. Ruggiero per la veloce risposta....quindi Lei mi consiglierebbe di rivedere con lo Specialista i dosaggi dei farmaci?....sarebbe ipotizzabile una terapia di mantenimento con dosaggi più alti?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Una terapia di mantenimento deve essere efficace nei dosaggi altrimenti non ha senso.

Se è stabilito che deve assumere sempre la terapia lo dovrebbe fare a dosaggi terapeutici.

Del resto è ancora giovane per stabilire che dovrà assumerla per sempre.

Gli intervalli tra gli episodi sono lunghi per cui la “ricorrenza”è piuttosto dubbia.