Un mese sto avendo "problemi"

Buonasera, chiedo scusa per il disturbo.
Sono una studentessa di quasi 19 anni e frequento l'ultimo anno di liceo scientifico.
Da circa un mese sto avendo "problemi" a gestire la mia ansia: tornata dalla gita scolastica dalla durata di cinque giorni, per circa due settimane sono stata male, suppongo a causa del sonno scarso, il quale mi ha provocato non pochi giramenti di testa. Riposandomi, in quei giorni, sono riuscita a riprendermi e l'ansia di svenire (motivata anche dalla mia pressione bassa) mi è passata, anche se non del tutto.
Circa una settimana fa, però, sono stata nuovamente poco bene. Ho tutti i sintomi di un'influenza (soprattutto la nausea, oltre la stanchezza perenne e fortissimi mal di testa) ma non ho la febbre! Questo avvenimento mi ha fatto insorgere nuovamente l'ansia in quanto non capisco cosa stia succedendo e, soprattutto, perché non mi passi, al punto tale che due notti fa ho avuto un vero e proprio attacco di panico (mai successo prima!). Non capisco se il tutto potrebbe essere dovuto all'avvicinarsi dell'esame di stato (terminare il liceo e cambiare abitudini mi ha sempre spaventata) o se mi sto impressionando ed è solo una semplice influenza (considerando anche che, in questo periodo, l'influenza intestinale sta girando... ma, anche in questo caso, non presento diarrea ma solo conati di vomito, ansia e crampi allo stomaco). Non so come comportarmi, se dovrei andare da uno psicologo o se devo aspettare di riprendermi fisicamente e vedere se l'ansia persiste. Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi parere.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signorina,

Si faccia visitare dal suo medico. Possono essere sintomi parainfluenzali ad esempio. La diagnosi spetterà al medico.

Poi, una volta ripresa, potrà contattare un collega psicologo psicoterapeuta meglio se specialista in terapia cognitivo comportamentale oppure breve strategica, per lavorare con lo scopo di imparare a gestire in modo funzionale e sano la sua ansia. Anche un periodo breve di incontri con un/una collega le tornerebbero utili per sostenerla e aiutarsi in questo periodo.

Stia bene!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la disponibilità e per il parere. Volevo chiederle se, secondo voi, c’e un modo per iniziare a gestire l’ansia fin quando non mi sarò ripresa fisicamente perché sta diventando insostenibile. Ci tengo a precisare che sono consapevole di provocarmela da sola (più ci penso, più vado in ansia). Grazie ancora.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Direi che sarebbe utile capire che l’ansia è semplicemente una emozione. Quindi, per evitare che l’ansia dell’ansia la debiliti ulteriormente fino alla ripresa fisica, potrebbe pensare che l’ansia come ogni emozione ha un inizio, raggiunge un picco massimo e poi fisiologicamente tende a calare di intensità. Quindi non occorre temere l’ansia.
Una strategia potrebbe essere quella di impegnarsi mentalmente la giornata in attività piacevoli per evitare di fermarsi. Generalmente è proprio quando ci fermiamo a pensare un po troppo, che tendiamo ad avvertire ansia.

Altre e molto più mirate e specifiche tecniche gestionali le potrà imparare con la collaborazione di un collega. Sono tecniche ad personam e fondamentalmente dipendono dalla diagnosi.