Distorsione tibiotarsica piede sinistro, formazione cisti

Buonasera, ho preso una botta alla caviglia, si è gonfiata e non riuscivo a poggiare il tallone, fatta la radiografia sono state escluse fratture, mi è stato prescritto gesso per 14 e poi visita ortopedica con ecografia al seguito. Il 15 giorno la caviglia risulta ancora gonfia e i risultati dell'ecografia sono i seguenti:
- edema del tessuto sottocutaneo piu evidente in sede perimalleolare interna
- minima quota di versamento articolare nel recesso TTA dello spessore max di mm 3.2
- regolare flessione tendini comparto anteriore, peroneale e tibiale
- regolare riflessione del legamento deltoideo e PAA
- In sede perimalleolare interna, presenza di formazione rotondeggiante di mm 9x7 circa a contenuto anecogeno finemente corpuscolato, avascolare al CPD, con apparente tramite articolare, da riferire in prima ipotesi a cisti gangliare.
- ispessimento del t. achilleo (max 6mm) con regolare riflessione tendinea.
- regolare lo spessore e la riflessione della fascia plantare
- in sede plantare e soprafasciale, in prossimità della tuberosità calcaneare, presenza di raccolta anecogena vascolare di mm 38x7.

L'ortopedico abbastanza sbrigativo, mi ha detto che tutto questo è normale per via della botta, di iniziare nuovamente a caricare peso e fare fisioterapia autonoma o col fisioterapista.
Io sto notando che più carico più mi fa male il tallone, il gonfiore è uguale, e ogni tanto quando mi piego per toccare il piede ho un formicolio misto a scossa poco sotto l'osso del malleolo. voi che ne pensate? che devo fare? non devo preoccuparmi della cisti formatasi?

vi ringrazio per l'attenzione
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Prof. Andrea Angelini Ortopedico 183 25
Salve,
il quadro descritto all'ecografia è compatibile con un risentimento infiammatorio successivo alla distorsione della caviglia. A distanza di circa 30-45 giorni dal trauma eseguirei una RMN della caviglia che le permette di quantificare in modo oggettivo il quadro capsulo-legamentoso, l'eventuale cisti gangliare e l'interessamento dei tessuti molli circostanti.
Un dolore persistente giustifica anche la ripetizione dell'esame radiografico in 2P per escludere una rima di frattura non visibile ai radiogrammi iniziali.
Prosegua con arto in scarico durante la notte (metta un cuscino o una coperta sotto il materasso al fondo del letto), ghiaccio 20 minuti 2 vv/die (mai a diretto contatto con la cute). Utile un tutore tipo aircast per proteggere e stabilizzare lateralmente e mediamente la caviglia
Cordiali saluti

Prof. Andrea Angelini

Prof. Andrea Angelini