Disturbo di personalità o altro.

Gentili dottori. Sono un ragazzo di 22 anni e purtroppo non riesco a vivere bene. Ho come problema di base emozioni e volontà che nella giornata cambiano repentinamente, passo dall'essere convinto che la mia facoltà (studio farmacia) sia il percorso che voglio fare a pensare dopo poche ore che non fa per me, perché in realtà non mi piace (tutto nell'arco di poche ore). Passo dal pensiero di voler stare col mio partner ad odiarlo e non volerlo se lui fa qualcosa per lui e non per me e questo mi fa impazZire, non mi fa dormire la notte... Ho sempre paura che mi possa tradire, mi dicono che così non possa campare e effettivamente così é. Il partner é molto legato a me e io a volte non sento di amarlo o volergli bene, la distanza da lui mi porta a non provare più nulla... Sono ossessionato dalla mia estetica, ho un certo pensiero di come il mio fisico debba essere ma che in realtà non é. A volte quando parlo col mio partner dal suo tono di voce sembra che mi prenda in giro, penso spesso che quando non mi chiama mi stia dicendo una bugia perché é con un'altra persona. Penso sempre che possa tradirmi. Mi sento vuoto, non so chi sono, sono passato dal volergli molto bene a non desiderarlo più. Ma non voglio che qualcun altro possa stare con lui perché vorrei che fosse solo mio. Ho molte ossessioni, che mi hanno portato e mi portano ancora a visitare mille siti su mille cose, non riesco a stare bene, sono molto depresso. Vorrei essere felice. Non riesco a fidarmi più di nessuno, soffro di ansia quando sono fuori casa e non riesco a godere più della vita.
Sono borderline narcisista o bipolare? Ho avuto un passato molto difficile dottori, un padre molto violento e una madre isterica, fino all'età di 16 anni bagnavo il letto, da piccolo invece ero una peste, un pazzo, se i miei genitori non mi davano ciò che volevo io mi facevo del male, graffiandomi la pelle del viso fino a farmi sanguinare oppure prendevo la rincorsa per fiondarmi nelle mura, ricordo che in casa avevamo una parete con un fosso perché mi ci davo ripetutamente testate, ricordo che più mia madre non mi ascoltava e io più facevo forte fino a farmi male e piangere. Sono sempre stato o triste o vuoto.
Attualmente sono in psicoterapia presso una psicologa con indirizzo cognitivo comportamentale ma non mi piace l'approccio, lo reputo un po' scontato, mi ha dato come compito quello di scrivere su un foglio cosa mi rende triste, mi ha detto di non aver paura di stare in contatto con la tristezza. Non che non sia brava, ma non la reputo all'altezza di trattare un paziente con problemi come i miei. D'altronde se fossi narcisista (e lei cura le vittime dei narcisisti 'maligni') come potrebbe aiutarmi? Credo che per un caso come il mio serva una persona con una maggiore esperienza. E poi si prende 70 euro a seduta...
Ah a volte non so se sono etero gay o se voglio diventare trans e questa cosa mi fa ridere. Passo da voler essere uomo a volermi sentire femminile. Boh. Comunque sono gay di base
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

dal momento che sei già in terapia, è indispensabile che tu dica alla terapeuta come ti senti nella relazione terapeutica.
Se non è chiaro un determinato compito, se trovi scontata un'affermazione, ecc... è giusto che tu lo dica direttamente a lei, perchè può e deve essere messa al corrente di tutto ciò per aiutarti.

Posso chiederti quali sono gli obiettivi terapeutici?
Da quanto tempo hai iniziato la psicoterapia?
Con quale diagnosi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
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La diagnosi principale é disturbo narcisistico di personalità con organizzazione borderline, atteggiamento paranoide. Disturbo d'ansia associato e derealizzazione. Tratti nevrotici che tendono verso tratti psicotici nei momenti di forte stress.

Dottore ci sono delle probabilità di guarire dal disturbo narcisistico di personalità, per guarigione intendo la capacità di potersi immedesimare negli altri, far uscire l'enorme rabbia e l'enorme odio e invidia che mi pervade? Posso essere una persona che come gli altri li rispetta e li ama senza imparare dei comportamenti di vita efficaci, cosa che mi propinano tutti gli psicologi?
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dopo
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