Paranoia? forse...
Come da titolo,
Non chiedo terapie o consulti on line, ma non riesco a capire, se dovrei tentarne una, di terapia.
Sono una persona tendenzialmente ansiosa, questo si, ma solo di fronte ai problemi, non li so gestire.
Il mio motto in generale è "se una cosa può andare male, lo farà", sono precisa, non su tutto, ma ho sempre la sensazione che chi mi sta intorno, non comprenda i rischi e le conseguenze delle proprie azioni.
In particolare sono i problemi sul lavoro che mi stroncano.
Ho paura, spesso, mi viene l'ansia, molto spesso. E quando sono in quello stato non ho voglia di far niente, mangiare niente, dedicarmi a niente.
Vorrei addormentarmi e risvegliarmi quando è tutto finito.
È solo un difetto caratteriale?
Non chiedo terapie o consulti on line, ma non riesco a capire, se dovrei tentarne una, di terapia.
Sono una persona tendenzialmente ansiosa, questo si, ma solo di fronte ai problemi, non li so gestire.
Il mio motto in generale è "se una cosa può andare male, lo farà", sono precisa, non su tutto, ma ho sempre la sensazione che chi mi sta intorno, non comprenda i rischi e le conseguenze delle proprie azioni.
In particolare sono i problemi sul lavoro che mi stroncano.
Ho paura, spesso, mi viene l'ansia, molto spesso. E quando sono in quello stato non ho voglia di far niente, mangiare niente, dedicarmi a niente.
Vorrei addormentarmi e risvegliarmi quando è tutto finito.
È solo un difetto caratteriale?
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
sembra che lei viva un pessimismo di fondo ("se una cosa può andare male, lo farà") che la porta a vivere con ansia i problemi che la vita le pone.
Azzardo l'ipotesi che lei non riesca ad avere il controllo delle situazioni problematiche, e sembra che questo lo riscontra anche in chi le sta attorno ("ho sempre la sensazione che chi mi sta intorno, non comprenda i rischi e le conseguenze delle proprie azioni).
Se cosi fosse, sarebbe come se i problemi per lei sono delle chimere, delle situazioni impronosticabili il cui esito porterà quasi sicuramente un danno che tuttavia non sarà prevedibile.
I problemi che si presentano in ambito lavorativo, oltre a procurarle ansia per la mancanza di gestione di questi, le creano paura forse perchè in quel contesto lei sente la responsabilità di doverli inevitabilmente affrontare, non potendosi sottrarre.
Questo vissuto sembra estendersi alla sua vita più strettamente privata, potremmo quindi dire che le condiziona in maniera significativa la sua qualità della vita.
Sulla base di quanto le ho detto, le consiglierei di contattare uno psicologo in modo che possa conoscere le sue potenzialità e risorse affinchè possa affrontare con maggiore resilienza i problemi che vive ed i vissuti ad essi correlati.
sembra che lei viva un pessimismo di fondo ("se una cosa può andare male, lo farà") che la porta a vivere con ansia i problemi che la vita le pone.
Azzardo l'ipotesi che lei non riesca ad avere il controllo delle situazioni problematiche, e sembra che questo lo riscontra anche in chi le sta attorno ("ho sempre la sensazione che chi mi sta intorno, non comprenda i rischi e le conseguenze delle proprie azioni).
Se cosi fosse, sarebbe come se i problemi per lei sono delle chimere, delle situazioni impronosticabili il cui esito porterà quasi sicuramente un danno che tuttavia non sarà prevedibile.
I problemi che si presentano in ambito lavorativo, oltre a procurarle ansia per la mancanza di gestione di questi, le creano paura forse perchè in quel contesto lei sente la responsabilità di doverli inevitabilmente affrontare, non potendosi sottrarre.
Questo vissuto sembra estendersi alla sua vita più strettamente privata, potremmo quindi dire che le condiziona in maniera significativa la sua qualità della vita.
Sulla base di quanto le ho detto, le consiglierei di contattare uno psicologo in modo che possa conoscere le sue potenzialità e risorse affinchè possa affrontare con maggiore resilienza i problemi che vive ed i vissuti ad essi correlati.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 713 visite dal 01/06/2018.
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