Dipendenza da pornografia e difficoltà erettile

Salve a tutti,
vorrei chiedere un consulto perché oggi, dopo l'ultima esperienza sessuale di Marzo, ho avuto nuovamente un episodio di disfunzione erettile. Insomma, in 3 mesi ho avuto 2 rapporti ed entrambi con disfunzione erettile.
Da anni, pur di non consumare rapporti fugaci ed occasionali, ho sempre scelto e preferito, per avere anche meno ansie dovute alle malattie sessualmente trasmissibili, di masturbarmi giornalmente(anche più volte al giorno) guardando video pornografici.
Il problema è che da un bel po' di tempo ho notato di non riuscirne a farne a meno, tanto che credo di avere una vera e propria dipendenza. I periodi in cui mi impongo di non guardarne e non masturbarmi però finiscono sempre dopo pochi giorni o al massimo settimane. Mi impongo quasi un fioretto per concentrarmi sullo studio ad esempio.
Ad ogni modo le mie uniche esperienze sessuali sono sempre state fugaci con gente con cui non intrattenevo rapporti sentimentali o amicali.
Prima di questo periodo mi era già capitato una "prima volta" nel 2014, ma non avevo dato molto peso alla cosa pensando il partner sessuale fosse poco "bravo". Sono gay non dichiarato in famiglia ed alla società e di me sanno solo amici stretti.
Scrivo poiché questa situazione inizia a diventare veramente imbarazzante. Inizialmente l'erezione si presenta anche, poi però svanisce. Soprattutto quando si passa all'azione...
Spesso, in precedenza, è capitato di dover pensare a qualche situazione "da film" che mi prenda veramente pur di provare eccitazione.
Da diversi anni sto vivendo un periodo di intenso disagio e difficoltà legato all'università e, soffrendo anche di ansia abbastanza elevata, ho pensato persino sia iniziata per me una fase depressiva molto silenziosa ed aggressiva.
Tra le tante cose ho anche complessi d'autostima dovuti ad un contesto familiare un po' tossico.
In passato, vorrei aggiungere, non ho mai avuto problemi di disfunzione erettile, anzi... C'è sempre stata nonostante non fossi neanche completamente preso dai partner del momento.
Vorrei scrivere molto, vorrei sfogarmi ed aprirmi totalmente, ma neanche dietro una tastiera ci riesco per paura di essere riconosciuto da qualche conoscente.
Ps. più volte ho pensato di andare in terapia e farmi seguire da un bravo psicoterapeuta, ma non avendo un'indipendenza economica non mi è possibile farlo. Ho però avuto colloqui di servizio psicologico individuale e di gruppo messi a disposizione dall'università, ma ovviamente il tutto è sempre stato incentrato sulla sfera universitaria. Qualche settimana fa ho chiesto informazioni alla psicoterapeuta dei colloqui se consigliasse dei colloqui presso il Sim, ma me l'ha sconsigliato per la gente che si può incontrare. Sento che la mia vita, la mia psiche, inizia a claudicare su più fronti, quando magari prima era circoscritta a diverse "aree".
Spero di avere chiarimenti.
Cordialmente
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
le "carte" che ha messo in tavola sono molteplici e, dal mio punto di vista, quello dell'erezione mancata è più possibile che sia un effetto che non una causa del suo stato d'animo e delle sue emozioni.

Innanzitutto sarebbe importante, se non ne ha mai fatte ed indipendentemente dal problema che ha descritto, effettuare una visita andrologica di controllo.

Parallelamente sarebbe auspicabile intraprendere quel percorso terapeutico che ha già in mente. Non so se è corretta l'età che ci compare nella sua scheda, ma a maggior ragione se lo è, è senza dubbio comprensibile la sofferenza di vivere una vita non sua, di doversi "nascondere" alle persone più care e non sentirsi amato per quello che è, ma per quello che -secondo Lei- gli altri si attendono.
Continui ad informarsi sulle opportunità esistenti in tal senso nel suo territorio: in una città vicina alla sua ci potrebbe essere uno sportello gratuito offerto da qualche associazione (es. Arcigay, Nuovi Diritti, Agedo...).

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa,
Grazie per la cortese e celere risposta.
Per effetto piuttosto che causa dello stato d'animo cosa intende precisamente? Che sia attribuibile appunto ad una possibile depressione dovuta al mio stato d'animo?
Inoltre faccio annualmente una visita andrologica di controllo per un'operazione subita qualche anno fa(varicocele), ma non ho mai avuto problemi attribuibili all'erezione. Certo, da qualche mese accuso un dolore durante l'erezione, ma non credo sia attribuibile al caso. Inoltre ho notato che, da diverso tempo, sempre durante la masturbazione, la mia erezione non è duratura. Nel senso che "svanisce" dopo qualche secondo dalla mia "disconnessione cerebrale" o dall'interruzione dell'atto. Prima invece restava per un po', a prescindere dalla stimolazione meccanica.

L'età indicata è corretta ed in realtà la mia scelta di non dire nulla in famiglia deriva da molteplici ragioni.
Innanzitutto mia sorella sa da diversi anni ma non accetta, l'argomentonon l'ho più toccato.
Con gli altri membri della mia famiglia(fatta eccezione per mio padre) alterno momenti in cui vorrei aprirmi completamente a momenti in cui preferisco tenermi tutto dentro(caratteristica che è dominante del mio essere). Dopo essermi aperto con mia sorella con cui ho un legame speciale(spesso addirittura opprimente) ho provato una forte delusione, tanto da aver paura di aprirmi anche con gli altri membri, con cui non ho questo rapporto così forte(fatta eccezione con mia madre).
Le carte poste in tavola sono molte, ha ragione. Ce ne sarebbero tantissime altre in realtà. Io intanto sento che la mia vita stia progressivamente peggiorando ed ho paura di non risalire più dal baratro in cui sto sprofondando. Ecco perché menziono più volte la depressione. Non credo sia una mia fissa, ma ho paura mi stia o mi sia realmente ammalato.
Ancora grazie per il suo consulto ed il tempo perso nei miei riguardi.
Cordialmente
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buonasera,
mi unisco alle indicazioni della Collega, e la invito a visionare questa video intervista, le indicherà come risolvere

https://m.youtube.com/watch?v=tzvrdDihGSw

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Il mio tempo non l'ho perso, ma ho scelto di dedicarlo a Lei, proprio così come ora :-)

Per quanto concerne l'aspetto "meccanico" dell'erezione, ne parli dunque alla prossima visita con il suo andrologo, dal momento che le cose sono un po' cambiate.
Per quanto attiene, invece, alla componente psicogena alla base dell'eccitazione, sarebbe uno dei temi da affrontare insieme ad un mio collega, perché merita un accurato approfondimento che non può essere attuato in questa sede (uso/abuso di pornografia, desiderio o no di una relazione caratterizzata da intimità e affidabilità, volontà/timore di svelare il suo 'segreto', idee su se stesso e sul proprio futuro...).

Non posso sapere se il suo umore è così deflesso da poter parlare di depressione, ma la invito a leggere qualcosa sul minority stress legato al suo orientamento sessuale e alle varie difficoltà nel poterselo vivere spensieratamente.

Buona serata.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Randone,
vorrei ringraziare anche Lei per aver speso qualche minuto per rispondere al mio consulto.
Ho guardato con molta attenzione il Suo video e devo dire che, ahimè, rientro nella categoria da Lei esaminata.
Ad ogni modo Le chiedo: avendo preso coscienza del problema ed avendo realmente intenzione di smettere con questa "dipendenza" non crede possa concretamente funzionare una privazione volontaria della pornografia?
Le spiego, ogni volta che ho deciso di smettere(in vista degli esami universitari) mi sono accorto che i primi giorni avevo un pensiero fisso, una voglia spasmodica di ricorrere alla visione di video, dopo diversi giorni però il tutto si affievoliva fino addirittura a sparire del tutto. E così la mia mente era serena e libera di "concentrarsi"(parola grossa, vista la mia poca concentrazione dovuta alle altre problematiche sopraesposte ).
Dice che senza un aiuto esterno(farmacologico e/o professionale) non riuscirei ad uscirne? Vorrei tenermi alla larga dai farmaci, assumendone già troppi di mio. Degli psicofarmaci poi ho veramente terrore.
L'aiuto di un professionista ovviamente credo sia quasi d'obbligo considerando la molteplicità di problemi che affliggono la mia psiche, però magari autonomamente potrei riuscire a superare qualche problema, quale appunto questa dipendenza, no?!

Gent.ma Dott.ssa Scalco,
la ringrazio infinitamente, davvero!
Al prossimo consulto con l'andrologo esporrò la problematica.
In realtà in questo periodo sto avendo anche problemi di salute, quindi, visti i miei pensieri, in tutto questo potrebbe anche influire quest'ultimo aspetto?! Chissà!
Quanto alla componente psicogena ci sarebbe davvero molto da disquisire. Ad esempio negli ultimi due incontri non ero particolarmente preso o coinvolto mentalmente, però di contro non sono riuscito a dire di no. Questo problema si è presentato diverse volte; nonostante non mi andasse e non mi sentissi pronto non sono riuscito a dire di no, ovviamente standoci male nei momenti/giorni successivi.
Fino a diversi anni fa ero convinto di non volere storie sentimentali poiché convinto che queste mi avrebbero distolto dai miei obiettivi. In realtà ho maturato la convinzione di non essere fatto per una storia e di essere molto egoista del mio tempo, tanto da non volerlo condividere con un eventuale partner. Nella mia testa la relazione è spesso vista come un intralcio ai miei piani.
Di fatto però, più volte, ho provato ad aprirmi e fidarmi(cosa abbastanza difficile per me) per iniziare così una relazione sentimentale, ma puntualmente ho incontrato perfetti idioti che non hanno fatto altro che farmi chiudere ancora più in me stesso.
Quanto al mio timore di svelare il mio vero essere diciamo che non la reputo una cosa fondamentale da dire agli altri. Non la reputo una cosa da sbandierare ai quattro venti.
Con amici stretti mi sono aperto, in realtà da qualche anno ho anche imparato ad aprirmi e non fingere neanche con nuovi amici e/o conoscenti. Però ritengo sempre che sia una mia personale caratteristica e che non sia necessario dirla a tutti quanti. Sarebbe come se andassi in giro a dire: "sai che ho messo su 1kg?"
La cosa insomma non avrebbe molta rilevanza per gli altri.
Essendo una persona molto riservata non mi sforzo di farlo anche su questo tema. Mi viene spontaneo come per ogni altro aspetto della mia vita.
Sul dirlo invece alla mia famiglia... beh, sì... c'è qualcosa che mi impedisce di farlo. Forse la paura di deludere mia mamma. Su mio padre invece, non avendo nessun rapporto(lo stesso è molto limitato in alcuni periodi) non mi pongo neanche il problema. Non ho mai parlato di nulla con lui e non vedo perché debba su un tema così personale e delicato.
Ad ogni modo seguirò assolutamente il suo consiglio e mi documenterò sul minority stress, grazie per l'indicazione. :)
Ancora una volta si è dimostrata gentile e disponibile a leggermi, grazie!

Porgo ad entrambe i miei distinti saluti.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
“smettere con questa "dipendenza" non crede possa concretamente funzionare una privazione volontaria della pornografia?”

No.
Bisogna lavorare sulle cause che l’hanno portata alla dipendenza, e capire - in sede di consulenza specialistica - se lei ha una personalità dipendente
[#7]
dopo
Utente
Utente
Le cause sono state appunto "casuali".
Prima i giornaletti con gli amici, poi i video ricreativi alla scoperta della sessualità.
Insomma, essendo adolescente è tutto iniziato così. Poi è diventata abitudine/normalità per diversi anni per paura di avere incontro e soprattutto per una mancata accettazione.
Poi verso i 20 anni c'è stata piena consapevolezza del mio essere ed una completa accettazione.
Diciamo che il mio "rifugio" nella pornografia era dettato principalmente da una consapevolezza ed una voglia di preservare la mia salute, non avendo/volendo una relazione stabile.

Quanto alla mia personalità posso affermare con certezza di non essere una personalità-dipendente. Non sostituirei la pornografia con alcool, droghe, cibo, gioco d'azzardo o altro perché non mi sono mai voluto avvicinare a queste cose per valori personali.
Al massimo potrei dipendere dal letto e dall'ozio nulla di più.
Cordialmente
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le cause - in clinica sono molto differenti quelli d’esordio da quelle di mantenimento - così come la struttura di personalità non può analizzarle lei, ma un clinico.

Le allego del materiale sul d.e che unitamente al video dovrebbe indirizzarla verso il percorso da poter seguire.

https://www.valeriarandone.it/disfunzione-erettile-impotenza/
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa,
Grazie per l'indicazione. Il materiale è stato illuminante! Ad ogni modo sto eseguendo ancora degli esami diagnostici per dei problemi generali che sto avendo. Vedrò quanto prima di mobilitarmi...
Cordialmente
[#10]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bene, sono contenta che il materiale che sia tornato utile.

Auguri per tutto
[#11]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi Dottori,
mi scuso in anticipo se apro nuovamente il Thread, ma ho una curiosità.

La notte/mattina successiva alle prime repliche al mio post mi sono svegliato con l'erezione, pensando appunto al mio problema ed alla difficoltà di raggiungerla. Bene, stranamente c'è stata per diverso tempo: non so quantificare quanto, ma riuscivo a tenere l'erezione senza difficoltà... e di lì ho pensato tra me e me che fosse un periodo solo molto stressante e che sarebbe passato(vedendo appunto l'erezione-reazione)

Da quel giorno non è più avvenuta. Sta diventando il mio chiodo fisso, che si aggiunge alla lunga lista di pensieri e problemi che penso mi affliggano.
Inoltre vorrei specificare che da diverse settimane, ancor prima dell'incontro avuto la settimana scorsa, il mio desiderio sessuale/di masturbazione era pressoché nullo o quasi inesistente. Insomma, sono settimane che non ho un forte desiderio/voglia anche solo di masturbarmi. Quelle poche volte che l'ho fatto era forse dovuto a noia/voglia di rilassarmi per staccare dai problemi e pensieri.
Vorrei premettere che è un periodo veramente molto, molto, molto stressante. Sto vivendo la mia vita in maniera negativa nell'ultimo periodo, molto più del solito. Per ragioni imputabili soprattutto all'università ed alla mia sfera affettiva/amicale pressoché inesistente.

Detto questo, come mai c'è stata quella reazione il giorno successivo le vostre repliche alla mia richiesta?

Cordialmente
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La diagnosi non la so fa via email, come è stato scritto.

E l’erezione non la di monitora giorno per giorno.

Faccia gli accertamenti e le indagini del caso, così risolverà davvero.
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