Strategia corretta?

Gentili Dottori,
sono attualmente in terapia per doc atipico (pensieri prevalenti/ossessivi) con Zoloft da 50 mg al mattino e 0.5 di Risperdal alla sera. Negli ultimi 2 anni di terapia, lo psichiatra di riferimento ha sempre mantenuto la sertralina al mattino, facendomi interromper diverse volte l'assunzione del risperidone. In tutti i casi si è reso necessario il ricorso ad altri farmaci (Sonirem 10 gocce per 3 mesi una volta e 4 mesi un altra e Xanax Rp 1mg per 4 mesi, con i 2 principi alternati). Dopo l'ultima sospensione dello xanax, mi ha nuovamente prescritto il riperdal. Ora, dopo 1 mese di equilibrio, vuole nuovamente sospendere il risperdal. Ritenete che ci sia un razionale in questo continuo prescrivere/abbandonare il risperidone? Visto che lo zoloft a queste dosi non è troppo efficace (non mi ha mai detto di aumentarne la dose), non sarebbe corretto lasciare la cura invariata per un certo tempo prima di fare cambiamenti? Ho posto tali quesiti al dottore ma mi ha semplicemente detto che quando i sintomi sono compensati i farmaci non sono più necessari. Inoltre l'alternanza tra benzodiazepine e neurolettici è pratica corretta?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non ha alcun senso mettere e togliere le terapie in questo modo.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Attivo dal 2013 al 2022
Ex utente
Ringrazio per la risposta e pongo un'altra domanda. sulla base delle linee guida psichiatriche, è previsto un tempo teoricamente standard per il mantenimento della terapia oppure la sospensione della stessa è determinata da una libera valutazione del medico? Ci sono rischi di assuefazione/dipendenza/tolleranza per il risperidone? Ieri ho ricontattato lo psichiatra per porre nuivamente tali quesiti. Al primo mi ha risposto ribadendo la non necessità di mantenere il risperidone (a cui è sempre possibile ricorrere) per evitare che in autunno debba raddoppiare la dose e alla seconda che non ci sono rischi di tali fenomeni a questi dosaggi. Grazie a chi vorrà rispondere
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Esistono linee guida per i tempi di trattamento in generale.

In ogni caso la sospensione di un farmaco dopo poco tempo dalla stabilizzazione non è una pratica corretta.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2022
Ex utente
Si, anche perché ogni qualvolta mi fa sospendere, il quadro clinico peggiora e vi è necessità di ricorrere alle benzodiazepine. Capirà però la mia difficoltà......perché ogni psichiatra a cui mi sono rivolto ha formulato una diagnosi diversa, con terapie differenti (tutte ugualmente inefficaci) mentre ora che ho la terapia più idonea ad eliminare i disturbi, ho un medico che ha sempre una tremenda fretta di sospenderla.