Come capire se uno psicologo è adatto a te o perchè lavora in un determinato modo.

Buongiorno,
ho incontrato uno psicologo del consultorio che mi pare molto brusco come modi nei miei confronti.

Già al primo appuntamento non mi ha dato alcuna possibilità di scelta per cui ho dovuto fare un grosso sforzo e precipitarmi nonostante avessi avuto già un impegno prima ed ero molto stanca (e sopratutto perchè la nostra conversazione è stata fortemente influenzata da questo sforzo).

Non può essere come un lavoro andare da lui, e non dovrebbe essere sforzo per me perchè già ho dei problemi di salute, e non ha davvero senso stressarmi ulteriormente.

Mi ha anche detto che tra 6 mesi andrà in pensione e non sarà più disponibile.

Anche in passato una dottoressa sempre del settore pubblico, che non ho più rivisto (aspettai per mesi che ritornasse) e che mi disse "ci penseranno loro" (i suoi colleghi) ma non essendoci nessun'altro mi rimandarono ad uno psichiatra e il passaggio fu un autentico DISASTRO.

Adesso con il dottore ci siamo lasciati con il solito appuntamento "forzato" non ho potuto nemmeno chiedergli un giorno fisso (o almeno una fascia di orario) in modo da organizzare meglio i miei impegni e a causa dei miei problemi di salute.
Non ho infatti nessuno a cui delegarli.

Come approccio è stato pesante, uscendo non mi sono sentita meglio e più volte mi ha ripreso nel farmi constatare che decide lui cosa fare, come e quando.

Ora se si comporta così o mi valuta come una persona prepotente, oppure è un tipo autoritario, CHE E' PROPRIO IL GENERE DI PERSONA CHE VORREI EVITARE, perchè mi sembra ancor prima di conoscermi la sua priorità sia far capire che chi comanda è lui.

Mi ha detto di pensarci e di farglielo sapere.

Tra l'altro non lo posso chiamare direttamente perchè le comunicazioni vengono filtrate (non risponde mai direttamente) e quindi passano dei giorni prima riuscire a contattarlo.

Io da una parte non so capire se è la persona adatta a me, e dall'altra temo di inizare un percorso di pochi mesi ( ci sarà anche l'intervallo estivo) che poi non sarà più disponibile (almeno non più in quel contesto, semmai privatamente).

Temo che finisca tutto in un ennesimo insuccesso, di sbagliare a iniziare questo percorso e che non avere altra alternativa non sia un buon motivo per insistere.

O forse doverei accontentarmi (per l'ennesima volta) di ottenere solo una parte di ciò che cerco?

Se è per una questione di soldi, è davvero inutile continuare così.

Maria
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

1. l'ente pubblico - Servizio Sanitario Nazionale - ha delle regole organizzative spesso rigide che riguardano non solo lo Psicologo ma anche gli specialisti di area medica.
Anche con loro non è contrattabile giorno e ora della visita,
anche con loro i contatti sono filtrati dalla segreteria.
In questo modo risulta possibile erogare il servizio a molte persone, e pressochè gratuitamente.

In alternativa si ricorre al privato, psicologico o medico, a pagamento.

2. Altra faccenda: la modalità relazionale dello Psicologo in questione.
Non sappiamo dirLe se questo è il modo di fare proprio del Collega, oppure altro;
sarebbe importante che Lei ne parli con lui.

3. In pensione tra sei mesi?
In sei mesi - lavorando sodo - si può fare molto buon lavoro insieme...

4. Il ripetere del verbo "..temo.." fa pensare a delle Sue paure, forse resistenze. Ed altrettanto l'accenno all' "accontentarsi".
Oppure si tratta di altro?

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Saranno molto meno di sei mesi.

Siamo già a metà giugno, ci sarà una pausa di oltre un mese da metà luglio a fine agosto, e poi non è detto che a questi ritrmi io riesca ad andare sempre quando vuole lui, perchè io lavoro poco durante l'anno e solo d'estate, con delle collaborazioni occasionali (se ci sono devo prenderle altrimenti non ho un soldo). Ripeto: SE sono molto stanca non ha senso andare a parlare con lui perchè è tutto condizionato da questo: non sto bene di salute, non posso sforzarmi troppo.
Sto male.
Nessuna paura o resistenza: semmai sfiducia nel Servizio Sanitario Nazionale dovuta ad eseprienze negative passate.
Solo balzi affannosi e sterili sempre ad accontentarsi di ciò che si può.
Tra l'altro esposi in queste situazioni ad un estraneo è comunque doloroso come credo Lei sappia.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

In #1 Le sono stati forniti elementi di riflessione.
Ora sta a Lei prendere la decisione sulla base di tutti gli elementi che possiede di sè
e che a noi certamente sfuggono, specie in un consulto online.

Certamente le esperienze negative pesano, sta a ognuno decidere quale peso attribuire loro.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Non credo lei abbia capito la situazione.
E' troppo pesante se continua così, e lei non mi ha fornito alcun elemento di riflessione, semmai la riflessione me la sto fornendo da me.
[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Sfiducia riguardo alle motivazioni del comportamento in generale dei medici in questo settore pubblico, che magari non hanno molta voglia di lavorare, NO?
[#6]
Gentile utente

credo che lei non abbia letto le linee guida di questa piattaforma, pertanto il suo account verrà eliminato immediatamente.

Cordiali saluti
staff@medicitalia.it