Sensazione di ovattamento e soffi nell'orecchio destro

Un saluto a tutti i medici dello staff e grazie come sempre per il bel servizio che offrite.

Da alcuni giorni, avverto all'orecchio destro una sensazione (non fissa ma intermittente) di ovattamento, mista a una sensazione strana che mi riesce difficile anche descrivere, come se qualcuno mi soffiasse leggermente dentro l'orecchio.

Inoltre, avverto una maggiore sensibilità e fastidio ai rumori acuti, me ne accorgo quando parlo col cellulare, se dal'altra parte è una voce molto squillante, avverto come un fastidio e una "vibrazione" nell'orecchio stesso, anche se questa è una sensazione che va attenuandosi perché fino a un paio di gg fa la avvertivo anche con la mia stessa voce.
Per il resto niente dolore o acufeni.


Non son potuto recarmi dal mio medico di famiglia in quanto mi trovo fuori città per una trasferta di lavoro, mi son ripromesso che, qualora i sintomi dovessero persistere, mi recherò direttamente a visita specialistica con un otorino.

Pur coi limiti di un consulto a distanza vorrei chiedervi se a parer vostro, possa trattarsi di qualcosa di grave che necessita di una urgenza immediata, magari un'otite o qualcosa di peggio.

A dire il vero, son rimasto molto scosso dalla vicenda mediatica di quell'operatore Telecom che ha vinto una causa di lavoro per un sopraggiunto neurinoma del nervo acustico, correlato, a parere della commissione medica, a un uso prolungato del cellulare per diverse ore al giorno per 15 anni.

Io per circa un anno e mezzo ho fatto la sua stessa vita (sono un consulente commerciale), stavo al telefono anche se per chiamate brevi, per circa 3/4 ore al giorno, solo dopo mi son deciso a usare gli auricolari, o a tenere il cellulare spostato dall'orecchio di almeno un paio di centimetri.


RingraziandoVi anticipatamente colgo l'occasione per porgervi i miei più cari saluti
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Dr. Simone Spagliardi Otorinolaringoiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 217 10
Buongiorno, da quanto scrive potrebbe avere delle secrezioni catarrali nell’orecchio o un temporaneo malfunzionamento della tuba di Eustachio. Visto però che non è possibile essere precisi senza una visita, le consiglio di fare appena possibile una visita specialistica con esame audio-impedenzometrico. Non ci sono ancora studi scientifici che dimostrino chiaramente la correlazione tra utilizzo del cellulare e sviluppo di neurinomi del nervo acustico, per lo meno non nel breve-medio termine (entro dieci anni circa), ma il sospetto c’è per vari motivi. Non credo possa essere riconducibile però ai suoi sintomi, dato che in quel caso la perdita uditiva sarebbe progressiva ma costante, mentre lei descrive una sensazione di ovattamento saltuaria. Resta però il consiglio di effettuare una visita con esame audio-impedenzometrico. Cordialmente,

Dr. Simone Spagliardi

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Utente
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La ringrazio Dott. Spagliardi, per il.Suo.consiglio..sembra per fortuna che la cosa vada a scemare, oggi non avverto quasi piu nessuna sensazione sgradevole, tuttavia seguiro il suo consiglio.

Mi interessa apprifondire con lei, se ne ha piacere, il discorso sui neurinomi, anche se nemmeno io credo per il momento si tratti di quello. Che intende dire circa il fatto che non.ci sono studi scientifici ma c'è un sospetto su una possibile correlazione? Il.sospetto a cosa è dovuto? A diversi casi statistici di persone che usavano molto il cellulare?
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Dr. Simone Spagliardi Otorinolaringoiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 217 10
Buonasera, alcuni studi hanno evidenziato come per un utilizzo normale o per un utilizzo intenso ma sul breve-medio periodo, il rischio di neurinoma dell’acustico non si modifichi. Questi studi sono però molto complessi, innanzitutto perché si è evidenziata una diversa sensibilità individuale ai campi elettromagnetici, e inoltre perché sono studi che si basano almeno per il momento su “interviste” ai soggetti studiati (tradotto, le precisione non può essere assoluta). Può dare un’occhiata ad esempio a questo articolo (liberamente consultabile tramite pubmed) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15475713
Cordialmente,
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente, Dott. Simone. E Le chiedo un ultimo parere. Seguendo il Suo consiglio mi son messo alla ricerca di un otorino nella cittadina dove mi trovo ora per lavoro (cittadina molto piccola a dir la verita) ,e ne ho trovato uno che esegue l'esame audio-impedenzometrico, ma solo tonale, non anche vocale. Non so che differenza ci sua a fini diagnostici, ma sono qui a chiederle, Potrebbe andar bene lo stesso? Io il fastidio lo avverto con le voci squillanti al cellulare, paradossalmente anche se metto il.cell vicino all'orecchio sinistro, il fastidio lo avverto.comunque dentro ildi destro. Grazie ancora.
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Dr. Simone Spagliardi Otorinolaringoiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 217 10
Buongiorno, una valutazione ORL completa con esame audiometrico tonale, vocale ed impedenzometria sarebbe preferibile, ma visto che si trova fuori sede le consiglierei di farsi comunque visitare. Sarà poi il Collega a indicarle se sia necessario o meno effettuare anche l’audiometria vocale. Cordialmente,
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Utente
Utente
Buonasera Dott Spagloardi, ieri ho effettuato la visita otorinolaringoiatrica con l'esame audioimpedenziometrico. Ho preferito ricontattarla su questo topic gia aperto piuttosto che aprirne uno nuovo. All'esame.impedenziometrico entrambi I timpani hanno risposto bene, la curva disegnata dal computer cge studiava I movimenti vibratori è perfetta, a detta del.dottore. l'esame audiometrico.tonale ha rilevato invece una leggerissoma ipoacusia bilaterale alle sonorita piu basse, comunque il dottore ha detto che si tratta quasi sicuramente di catarrp tubarico e credo abbia ragione dato che avverto nell orecchio come una sensazione di qualcosa che coli come la cera. Nn ho ben compreso invecev la terapia, mi ha dato uno spray nasale BIORINIL e una cura via aerosol, una fialetta di AIRCORT 0,5 mischiata a una fialetta di soluzione sedo calcio.le ho. Acquistate e mi appresto a fare la prima seduta di aerosol, ma ho letto sul bugiardino che l'Aircort si usaè per l'asma, quindi immagino sia un cortisone molto forte e nn capisco che c'entri l'asma col catarro tubarico. La soluzione in sedo calcio invece nn ho capito chevruolo abbia. Nella mia ignoranza mi chiedo, Non sarebbe stato meglio accorpare I classici fluibron e clenil?
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