Attacchi di pianto improvvisi

Ciao a tutti.
Il 13 maggio svorso, è deceduto mio papà.
In quell'occasione non ho pianto affatto.
Non ho versato una lacrima. Ero fredda e distaccata. A volte mi sentivo gli occhi umidi ma non di più.
Trascorsi quel giorno infernali, a vita è tornata alla normalità.. tuttavia da alcuni giorni mi ritrovo a piangere a dirotto.
Scoppio in lacrime senza una ragione, e verso fiumi di lacrime.
Cosa mi sta succedendo?
Io so solo una cosa, che con mio padre non andavo d'accordo, avevamo due caratteri forti e forse fin troppo somiglianti, così tanto che alla fine ci prendevamo per le corna, ma adesso mi manca, mi mancano i suoi messaggi del buongiorno e della buonanotte, mi mancs poter fare il suo numero e sapere che dopo qualche secondo il telefono risquillerà è sarà lui.
Mi manca sentirmi dire ti voglio bene non dimenticarlo mai.
Io lo so che ho una mamma, due fratelli una nonna, mi sento quasi ingrata a dire questo, ma mi manca sapere che dall'altra parte avevo una persona che mi voleva bene.. non ci sto capendo più niente, datemi qualche consiglio. Grazie.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Non le sta accadendo nulla di anomalo. Leggendo il precedente consulto e questo a distanza di un mese l’uno dall’altro, lei verosimilmente nei giorni in cui suo papà è morto si è emotivamente auto-anestetizzata (le ragioni psicologiche possono essere varie e da qui è impossibile evidenziarle) e ORA, dopo un mese, sta iniziando a vivere il lutto della perdita di suo padre piangendo anche improvvisamente e apparentemente senza motivi razionali.
La spiegazione di cosa le accade, la scrive lei stessa: “ma adesso mi manca, mi mancano i suoi messaggi del buongiorno e della buonanotte, mi mancs poter fare il suo numero e sapere che dopo qualche secondo il telefono risquillerà è sarà lui.”

Le emozioni vengono scarsamente guidate dalla razio, sono ancestrali e rettiliane e quando “decidono” di emergere o meno, lo fanno senza chiedere il permesso alla ragione...

Lei sta iniziando, a suo modo e tempo, ad avvertire l’assenza di suo papà. Non ci sono spazi e tempi di elaborazione del lutto uguali per tutti.

Occorre attraversarla la sofferenza della mancanza o prima o dopo. Tocca a tutti prima o poi...

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.