Sesso anale e candida

Buongiorno, scrivo "a nome" del mio ragazzo. Ho sofferto di candida vaginale a novembre 2017 e maggio 2018, episodi curati entrambi con una cura estesa anche al partner. Premetto che prendo la pillola, per cui tutti i nostri rapporti sono non protetti. Io ed il mio ragazzo abbiamo avuto due rapporti anali, uno i primi di aprile (dopo il quale non ci sono stati problemi), ed uno ieri sera. Scrivo perché, essendo stato un rapporto senza preservativo, ora sono preoccupata che il mio ragazzo possa essere stato contagiato dalla candida presente a livello del mio intestino, e che nei prossimi rapporti vaginali possa passarmela nuovamente. E' un'ipotesi plausibile? Se sì, sarebbe utile in maniera preventiva fargli assumere una pastiglia di Diflucan 150mg (o Zoloder 200mg) che ho in casa? In maniera che, se contagiato, non me la ripassi nuovamente?
Grazie e cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Queste pratiche sono ovviamente ad elevatissimo rischio infettivo, considerata la carica batterica del basso intestino, con germi di varia aggressività. C'è da dire che la pelle integra e le difese immunitarie di un individuo sano dovrebbero proteggere abbastanza, ma non è il caso di sfidare ulteriormente la sorte, prendendo eventualmente le dovute precauzioni. In assenza di disturbi non ha molto senso un trattamento preventivo, anche perché non si sa cosa ci sia da combattere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
La ringrazio profondamente per la sua risposta e la sua rapidità, mi ha molto tranquillizzata. Per ora il mio ragazzo non presenta sintomi di alcun tipo, entro quanti giorni dal rapporto a rischio dovrebbero comparire eventuali fastidi?
Buona giornata e ulteriori ringraziamenti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Forse 7-10 giorni.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Buon pomeriggio Dottore, la disturbo nuovamente. Il mio ragazzo oggi ha lamentato "leggero fastidio, come se si attaccasse la pelle quando estraggo il glande", e quindi sensazione di "appiccicoso". Dice che è una sensazione che aveva quando ci siamo sottoposti alle cure anticandida, che poi è passata assumendo Zoloder. Ora, lei cosa consiglia? Visite specialistiche, se sì da che esperto? O quali esami sarebbero consigliati? Provare a prendere pastiglie di Zoloder sarebbe scorretto?
Grazie di cuore
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Quanto ci riferisce ci pare molto vago e non correlabile alla reale presenza di alterazioni meritevoli di cura. Da rivalutare eventualmente nel corso dei prossimi giorni.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
In questi giorni riferisce rossore ("se premi con il dito rimane bianco per un pò"), ancora difficoltà ad estrarre il glande e domenica, in seguito ad eiaculazione, riferiva sensazione di bruciore "come se fosse caldo" durata anche il giorno successivo. Che esami si potrebbero richiedere al medico di base? Potrebbe essere ancora candida?
La ringrazio molto, mi scusi per il disturbo
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Escluderemmo la candida che in genere ha manifestazioni assai più vistose.. La cosa più opportuna è un valutazione specialistica urologica diretta.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Ma l'ultima volta aveva fastidi simili, e dopo due pastiglie di Zoloder 200 è tornato a stare bene (si è accorto di star male solo dopo aver preso i farmaci, obbligati perché io avevo candida, in quanto i suoi sintomi erano molto lievi). La mia ginecologa ritiene sia ancora candida, ma avendo fatto sesso anale potrebbe essere qualsiasi cosa. La ringrazio